"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

sul bel tappeto persiano, con Johnny che si issava su di leie le si sedeva sulla pancia. Erano i momenti più belli dellasua vita, durante i quali ritrovava se stessa, una ragazzaventenne piena di gioia di vivere. Il giorno del compleannodel suo Johnny, Kathie rifiutò ogni impegno, tralasciò illavoro e concesse di far festa anche ai suoi dipendenti. Peril pranzo di mezzogiorno vennero predisposte lunghetavole, imbandite di ogni ben di Dio, affinché tutti coloroche vivevano alla fattoria potessero partecipare. Gli invitatid'onore però erano tutti i bambini che scorrazzavano allegrie vociferanti da tutte le parti, mentre Kathie, maestosacome una regina, partecipava alla gioia generaleosservando con orgoglio materno il piccolo Johnny.Orgoglio materno, sì, perché dal giorno che quel frugolettoaveva pronunciato per la prima volta mamma lo aveva fattorivolgendosi a lei e, finché lui lo avesse voluto, Kathiesarebbe stata anche una madre! Era ben lungi dalla suamente l'idea di nascondere a Johnny la vera identità deisuoi genitori: desiderava essere assolutamente sincera eleale con lui.Nel pomeriggio, dopo un riposino ristoratore, Kathie eJohnny si divertivano da soli nel salottino con i regali che ilpiccolo aveva ricevuto. Kathie aveva donato al figlio uncavallino di legno a pedali con il quale avevano corso pertutto il giardino. Johnny faceva mille dispetti alla suamamma che si divertiva tantissimo lasciandolo fare. Adinterrompere i loro lazzi giunse un agitatissimomaggiordomo.– Signorina, c'è una visita per lei! Venga subito! –annunciò.Kathie lasciò il figlio in salotto, notevolmente51