Allegato C - Azienda USL di Reggio Emilia

1.2 La struttura dell’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitariPer quanto riguarda gli elementi inerenti il grado di copertura dei LEA, a fronte della popolazione residentenella Provincia di Reggio Emilia e all’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari, al finanziamento pro capitee al costo procapite per livelli di assistenza, si rimanda al Bilancio di Missione 2011, dove vengonodettagliatamente descritti. In particolare, si rimanda alla Sezione 1 Contesto di riferimento, per leinformazioni inerenti la popolazione residente (andamento temporale, natalità, mortalità, immigrazione,condizioni socio economiche, stili di vita, sicurezza, ecc..), alla sezione 2 Profilo aziendale, e nello specifico2.3 Livelli Essenziali di Assistenza, dove vengono riportati i dati aziendali a confronto con i dati regionali sufinanziamento e costo pro capite e dove viene descritta l’offerta dei servizi, alla Sezione 7, Integrazionesocio-sanitaria, Sezione 8 Servizi per la salute mentale e dipendenze patologiche, Sezione 9 Cure primarie,per approfondimenti su questi temi specifici.Si precisa che il finanziamento pro capite per l’Azienda USL di Reggio Emilia risulta inferiore a quello medioregionale ed il costo pro capite ponderato aziendale, inferiore a quello medio regionale, è il più basso nellaregione.1.3 Le linee di azione strategica: innovazione nei processi di cura1.3.1 Rileggere e ridefinire i processi di curaOspedale organizzato per intensità di curaIl modello è in parte applicato e verrà sviluppato negli ospedali del Presidio aziendale, secondo le modalitàattualmente percorribili in ospedali medio/piccoli con un’organizzazione che si sviluppa all’interno delle unitàoperative e dei dipartimenti, in particolare di quelli internistici.Nell’ambito delle degenze internistiche aziendali, l’introduzione di modalità di gestione dei pazienti alternativaal ricovero, quali l’OBI e il day service, associate all’introduzione di aree monitorizzate polispecialistiche edelle lungodegenze, hanno configurato un modello basato su livelli di intensità di cura e sull’appropriatezzadi setting clinico assistenziale connotando le "Unità Internistiche Multidisciplinari", al cui interno trovanocollocazione funzioni specialistiche quali la cardiologia, la pneumologia, la geriatria, la diabetologia,l’oncologia per una gestione integrata del percorso dei pazienti. L’Unità Internistica Multidisciplinare èarticolata su:- Osservazione Breve Intensiva (OBI), collocata in area internistica per la difficoltà logistica eorganizzativa di gestione presso i Punti di Primo Intervento;- High Care intese come aree di degenza monitorata dove trovano assistenza pazienti cardiopatici(Infarto Miocardico Acuto non ST sopra, Infarto Miocardico Acuto ST sopra al rientro dall'hub dopoPTCA), pazienti in ventilazione non invasiva, stroke;- Area Acuti;- Lungodegenza;- Day Hospital e Day Service.Al contempo realizza un "modello di assistenza integrato multidisciplinare", poiché al suo interno sonorappresentate le diverse competenze specialistiche che, da un lato assumono la responsabilità del caso a4