2. Organizzare la aree Leader attraverso la creazione di un distrettoRurale di Qualità: l’esperienza del GAL Colli Esini (Marche) 10Il Distretto Rurale di Qualità Colli Esini nasce nell’ambito di un Piano di Sviluppo Locale Leader+ (PSL) conl’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un territorio, in linea con il concetto di “sviluppo rurale” stabilito alivello comunitario ed ai principi ispiratori dei “<strong>distretti</strong> <strong>rurali</strong>” introdotti dalla normativa nazionale (D.Lgs. 228/01).Si tratta di un progetto di marketing territoriale relativo all’area che si estende dall’entroterra del comunedi Jesi alle pendici dell’Appennino, toccando la valle del Misa a nord e quella del Musone a Sud. Il progettointende valorizzare le produzioni locali e tipiche, le risorse naturali e artigianali, le attività turistiche eimprenditoriali, creando una immagine riconoscibile del territorio attraverso la creazione e promozione diun marchio territoriale di qualità.Questa idea nasce coma la naturale prosecuzione del lavoro svolto dal GAL Colli Esini grazie alle Iniziativecomunitarie Leader I e II che hanno permesso di accreditare il Gruppo come agenzia di sviluppo a livellolocale e di creare le condizioni di base per la creazione di un distretto volto a mettere a sistema le risorseeconomiche locali.La creazione di un distretto rurale è stata individuata come la strategia più efficace per superare il principaleostacolo ad uno sviluppo organico ed innovativo del territorio che scaturisce dalla difficoltà degli operatorilocali, pubblici e privati, ad intessere relazioni proficue tra i diversi settori di attività.Il caso è particolarmente significativo perché permette di ripercorrere le diverse fasi necessarie alla creazionedi un distretto rurale ed evidenzia l’importanza dell’esistenza di una massa critica a livello localecapace di sostenere le iniziative promosse e di garantirne la sostenibilità nel tempo.2.1 La nascita dell’iniziativa: il contesto, gli obiettivi, i soggetti coinvoltiIl contesto di riferimento e le motivazioniIl contesto della programmazioneIl PSL individua come obiettivo globale “la valorizzazione delle produzioni locali in particolare agevolandoazioni collettive volte a facilitare l’accesso ai mercati per le piccole aziende e valorizzare le risorse naturalie culturali”. La strategia del Piano è quella di perseguire la ricerca ed il conseguimento di una diffusa qualitàdel territorio, di mettere a sistema le risorse locali attraverso una immagine unica, istituizionalizzatanel DRQ. All’interno di questa finalità generale, il PSL si struttura con un sistema di Assi di intervento, con10 Il Caso è stato elaborato da Laura Aguglia ed estrapolato da “Repertorio Volume I - Le buone prassi per lo sviluppo rurale. Una raccolta di iniziative,esperienze e progetti”, a cura di Alessandra Pesce, Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale, ATI INEA – Agriconsulting, in corso di stampa. Il documentoredatto da Laura Aguglia è stato integrato con alcune informazioni sui risultati conseguiti e le attività realizzate presentate da Riccardo Maderloni(Presidente del GAL Colli Esini in occasione del Seminario della Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale “Promuovere lo Sviluppo Locale: esperienzeLeader e <strong>distretti</strong> a confronto”, Sambuca di Sicilia, 12 ottobre 2006 (atti pubblicati in www.reteleader.it).RETE<strong>LEADER</strong> 65
obiettivi specifici.ASSI DI INTERVENTOOBIETTIVI SPECIFICI1- organizzazione istituzionale del drq Integrare le risorse locali in un sistema organizzato ed organico al finedi migliorarne le potenzialità di accesso ai mercati e promuovernel'immagine unitaria2- interventi per la definizione di Qualificare l'offerta dei servizi e delle produzioni locali rafforzanstandardsdi qualitàdone l'immagine commerciale ed il posizionamento di mercato3- interventi prioritari per l’avvio drq Qualificare il territorio rafforzando e valorizzando il sistema3a- Azioni di supporto a scala territoriale delle reti locali delle istituzioni, dei servizi alla fruizione, della cultura,dei luoghi a valenza ambientale3- interventi prioritari per l’avvio drq Sostenere il sistema produttivo locale nell'azione di qualificazione3b- Azioni di sostegno al miglioramento delle produzioni, miglioramento del rapporto con l'ambiente e laqualitativo delle attività economiche qualità di vita, in un'ottica di qualificazione dell'immagine esternadel distrettoCome si evince da questo schema, tutte le azioni previste sono riconducibili alla costruzione di una immagineunica del territorio con la valorizzazione di tutte le differenti risorse interne, umane, naturali, commerciali,finalità ultima del distretto.L’azione che rappresenta il fulcro dell’intervento per la realizzazione del distretto si trova all’interno dell’asse3 del PSL ed è la seguente:Prog. 3b3 Misura 1 Azione 1.1 Sub azione 1.1.8 “Sostegno alle imprese che aderiscono agli standard qualitatividel distretto”.Il contesto attuale e le motivazioniIl GAL, nato nel 1991 con il <strong>LEADER</strong> I, sta contribuendo a diffondere una vera coscienza locale e una culturacollaborativa, superando la forte e radicata tendenza degli operatori locali, sia pubblici che privati, aduna visione parziale dei problemi dello sviluppo rurale.Infatti, nell’area di intervento del GAL, che presenta una struttura economica piuttosto forte e strettamentelegata alla tradizione agricola e rurale, il principale ostacolo ad uno sviluppo organico ed innovativo delterritorio scaturisce dalla difficoltà degli operatori locali, pubblici e privati, ad intessere relazioni proficuetra i diversi settori di attività.Con il <strong>LEADER</strong> I si è cominciato a diffondere un nuovo modo di concepire lo sviluppo, sempre più caratterizzatoda un’impostazione plurisettoriale frutto di negoziati e concertazioni tra i vari operatori di un’area.Con il <strong>LEADER</strong> II, si è giunti a dotare il territorio di una rete di strutture ed infrastrutture, pubbliche e private,e all’avvio di attività di servizio, in un’ottica di sistema territoriale, rivolte particolarmente allo sviluppoturistico, al miglioramento delle produzioni agricole, agro-alimentari e dell’artigianato, al rafforzamentodel legame tra il territorio, inteso come insieme delle risorse istituzionali, umane, culturali, ambien-66 RETE<strong>LEADER</strong>
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