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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica - If

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S. CECCHINI: <strong>IL</strong> MISTERO DEI RAGGI COSMICI DI ULTRA ALTA ENERGIApioni neutri), alla quale è legata gran partedella energia del primario; la componentemuonica (e neutrinica) generata dal deca<strong>di</strong>mentoe dall’interazione dei pioni carichi; lacomponente adronica che costituisce la partecentrale della cascata atmosferica (ve<strong>di</strong> fig. 1).Lo sviluppo longitu<strong>di</strong>nale dello sciame èdominato dallo sviluppo in atmosfera dellacomponente ef. Il processo <strong>di</strong> cascata si arrestaquando l’energia delle particelle scendesotto un valore critico, (E c ) per la produzione<strong>di</strong> altre particelle. Quando questo avviene leper<strong>di</strong>te <strong>di</strong> energia dominano il processo e ilnumero <strong>di</strong> particelle dello sciame comincia a<strong>di</strong>minuire esponenzialmente con lo spessoreattraversato.La profon<strong>di</strong>tà alla quale l’energia della maggiorparte delle particelle scende sotto E c è in<strong>di</strong>catacon X max (g/cm 2 ). In linea <strong>di</strong> principio setutta l’energia del primario (E o ) fosse convertitanella componente ef, il numero <strong>di</strong> particelleal massimo dello sviluppo, N max , sarebbe proporzionalea E o e varrebbe la relazioneE o /N max 4E c ,mentre per la profon<strong>di</strong>tà del massimo stesso,rispetto agli strati superiori dell’atmosfera,vale approssimativamente la relazioneX max 4X o ln(E o /E c ).La <strong>di</strong>pendenza logaritmica <strong>di</strong> X max dall’energiadel primario e la proporzionalità traquesta ed N max continuano a valere non soloper trattazioni più accurate dello sviluppo <strong>di</strong>uno sciame ef, ma anche per cascate iniziateda adroni. Per questi ultimi si assume in generaleche valga il «modello <strong>di</strong> sovrapposizione»,ovvero che un nucleo <strong>di</strong> massa A edenergia E o sia equivalente a A nucleoni ciascunocon energia E o /A. In questo caso la relazioneche lega il numero <strong>di</strong> particelle almassimo all’energia del primario non cambia,mentre vale la relazioneX max 4X o [ln(E o /E c )2alnAb]per cui ci si aspetta che, per la stessa energiatotale, uno sciame dovuto ad un nucleo pesantesi sviluppi più velocemente <strong>di</strong> uno generatoda un protone (ve<strong>di</strong> fig. 2).La misura della profon<strong>di</strong>tà (o altezza) in atmosferadel massimo in funzione dell’energiaFig. 2. – Sviluppo longitu<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> uno sciame atmosfericocon energie vicine a 10 20 eV prodotto da protoni(linea continua sottile), nucleo <strong>di</strong> Fe (linea tratteggiatasottile) e fotoni per due casi <strong>di</strong>versi: lineatratteggiata spessa-semplice cascata ef, area grigiaconeffetto LMP e del campo geomagnetico incluso.Come si può vedere le cascate iniziate da protoni fluttuanopiù <strong>di</strong> quelle iniziate da ferro che iniziano anchepiù in alto in atmosfera (adattato da ( 2 )).fornisce una in<strong>di</strong>cazione della composizionedei raggi cosmici. Purtroppo le fluttuazioninella misura <strong>di</strong> X max sono confrontabili con icambiamenti introdotti da una variazione daA41 (puri protoni) a alnAb41.5 (composizionemista alle basse energie) o alnAb44(puri Fe) e la determinazione della composizionealle altissime energie, come vedremopiù avanti, risulta molto incerta.La componente muonica ha una storia <strong>di</strong>versada quella della componente ef in quantole per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> energia durante lo sviluppo dellosciame sono solamente per ionizzazione. Perquesto la componente muonica cresce fino adun massimo e poi si attenua lentamente. Ilnumero <strong>di</strong> muoni <strong>di</strong> uno sciame che raggiungeil livello del mare è circa 10 volte più basso <strong>di</strong>quello della componente ef.È tuttavia molto importante misurare lacomponente muonica poiché da essa è possibilericavare informazioni sulla composizionedei nuclei primari. Infatti il numero <strong>di</strong> muoni<strong>di</strong>pende dal numero, dalla <strong>di</strong>stribuzione inimpulso e dall’altezza <strong>di</strong> generazione dei pionicarichi, tutte caratteristiche legate alla naturadella particella che ha interagito alla sommitàdell’atmosfera. Simulazioni Monte Carlo35

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