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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica - If

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<strong>IL</strong> <strong>NUOVO</strong> <strong>SAGGIATORE</strong>46sorgente. In uno dei doppietti, costituito daun evento con energia <strong>di</strong> 44 EeV e uno <strong>di</strong> 106EeV, quest’ultimo è arrivato dopo ca. 3 annidal primo. Ora se si suppone che la loro sorgentesi trovi entro 30 Mpc (per via dell’effettoGZK), anche tenendo conto dello sparpagliamentodei tempi indotto dalla deflessionedelle traiettorie a causa della propagazionenel campo intergalattico, è poco plausibile ritenereche se le due particelle sono stateemesse allo stesso tempo, quella <strong>di</strong> più altaenergia accumuli un tale ritardo. D’altra parteè anche <strong>di</strong>fficile immaginare un meccanismofisico per il quale una sorgente riesca amantenere per un così lungo tempo una potenza<strong>di</strong> emissione al livello richiesto per generarei due eventi. Una loro origine in occasione<strong>di</strong> gamma-ray burst è da considerarsiimprobabile. Considerazioni simili escludonouna origine legata ai meccanismi top-down.In definitiva è prematuro trarre conclusionicerte sulla base <strong>di</strong> così poche osservazioni.7. – Prospettive futureL’apparato AGASA raccoglie circa 100eventi/anno con E o D 10 19 eV, mentre FE,nella sua nuova configurazione HiRes, sarà ingrado <strong>di</strong> rivelare circa 200 eV/anno.Ma per affrontare e risolvere il problemadella origine dei RC <strong>di</strong> UHE è necessario rivelaree stu<strong>di</strong>are gli sciami con log(E o ) D 19ad un ritmo ancora più alto e con una efficienzauniforme per l’emisfero Nord e Sud.La collaborazione internazionale raggruppataattorno al progetto Auger ( 2 ) prevede <strong>di</strong>costruire due apparati per sciami, rispettivamentein Nord America ed in Argentina, ciascunocon una area <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong> 3000 km 2 .Per la rivelazione degli sciami verranno impiegatela tecnica classica del campionamentodella densità <strong>di</strong> particelle e quella della raccoltadella luce <strong>di</strong> fluorescenza. Un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>base dell’apparato prevede 1600 contenitoripieni <strong>di</strong> acqua (ve<strong>di</strong> fig. 11) usati per rivelarela luce Cerenkov emessa dalle particelle nelloro attraversamento. Con tali rivelatori èpossibile misurare anche il contenuto dellosciame in muoni. Le unità sarebbero <strong>di</strong>spostesu una griglia esagonale e spaziate <strong>di</strong> 1.5 kmper usare tecniche <strong>di</strong> campionamento entrol’intervallo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze da 500 m a 3000 m dalcentro. Al centro sarà costruito un sistema <strong>di</strong>Fig. 11. – Foto <strong>di</strong> una unità <strong>di</strong> rivelazione del ProgettoAuger ( 2 ).rivelazione della luce <strong>di</strong> fluorescenza simile aquello <strong>di</strong> Fly’s Eye HiRes. Il progetto prevedeche in questo modo sarà possibile risalirealla stima dell’energia con una accuratezzadel 20% e con una risoluzione angolare <strong>di</strong> 17(questa risoluzione scende a 0.37 quando glieventi sono visti in coincidenza dai due sistemi).Dall’estrapolazione del numero <strong>di</strong> eventifinora osservati si stima <strong>di</strong> raccogliere 8000eventi/anno con log(E o )419 e 30 eventi/annocon log(E o )420.2.Altrettanto ambizioso è il progetto AIR-WATCH-OWL, una collaborazione internazionaletra Italia, Giappone e Stati Uniti chevede la realizzazione <strong>di</strong> una idea avanzata perla prima volta da J. Linsley nel 1981 ( 40 ) e hatra i principali collaboratori L. Scarsi ( 41 ).L’esperimento prevede <strong>di</strong> osservare il fenomenodella fluorescenza prodotta in atmosferadagli sciami UHE guardando verso il bassocon specchi provvisti <strong>di</strong> lenti <strong>di</strong> Fresnelposti a bordo della Stazione Spaziale Internazionaleo a bordo <strong>di</strong> satelliti posti in orbita bassa(ve<strong>di</strong> fig. 12). Con questa tecnica sarebbepossibile avere una accettanza D5310 5 km 2sr e rivelare 5000 ev/anno con E o A 10 20 eV(se non c’è il cut-off <strong>di</strong> GKZ) o 50–100 ev/annonel caso <strong>di</strong> cut-off <strong>di</strong> GKZ. Con queste caratteristichel’esperimento potrebbe estenderel’osservazione dello spettro fino a 10 21 eV ecercare gli eventi <strong>di</strong> neutrini <strong>di</strong> altissimaenergia, guardando alle tracce molto inclinateche attraversano quasi orizzontalmentel’atmosfera, generati da AGN o anche dal deca<strong>di</strong>mentodei pioni prodotti a seguito dell’effettoGZK.

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