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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica - If

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RECENSIONIun libro scritto apposta per lui. Necessariadomanda preliminare: cre<strong>di</strong> negli atomi?E nei quarks? Se la risposta è affermativa,il fedele può accedere al libro,dove si spiega come i concetti e i modelliche abbiamo <strong>di</strong> atomi e <strong>di</strong> quark permettono<strong>di</strong> capire le proprietà della materia,da quella <strong>di</strong> tutti i giorni a quella più esoticae remota. L’autore, con l’aiuto <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertentifigure <strong>di</strong>segnate da Andrew Slocombe,si industria <strong>di</strong> fornire al lettoreutili mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> pensare e vedere i materialie immaginare come sono fatti. A parte ilfine utilitario, il lettore ha libertà <strong>di</strong> crederese gli atomi e i quarks sono oggettireali o comode finzioni. Questo tema, leggeroo filosofico che lo si voglia considerare,interessa anche agli studenti <strong>di</strong>ogni or<strong>di</strong>ne e grado «per capire ciò che èloro insegnato», ai «science graduatesper apprezzare ciò che hanno imparato»,agli insegnati <strong>di</strong> scienza «per offrire una<strong>di</strong>versa visuale <strong>di</strong> ciò che insegnano» eagli stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> altre aree «per aggiornarela loro conoscenza dei materiali». Levirgolette, che riassumono la presentazionedel libro, sono d’obbligo poiché untarget così vasto può prendersi <strong>di</strong>fficilmentesul serio. In realtà il tono sceltodell’autore è quello dell’amena <strong>di</strong>vulgazione,fondata su una solida e prestigiosacarriera <strong>di</strong> materialista, e sicuramentetutte le categorie <strong>di</strong> lettori sopra elencatepotranno trovare nel libro parecchispunti utili e <strong>di</strong>vertenti. In ogni caso nonci sono equazioni, nel libro, né formulechimiche.Anche l’in<strong>di</strong>ce dei capitoli merita <strong>di</strong>essere elencato: Stati della materia, linguaggiodella materia, patterns nella materia,materia inusuale, materia termo<strong>di</strong>namica,materia interagente, materiafondamentale, materia atomica, materiachimica, materia molecolare, materia <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata,materia mista, materia or<strong>di</strong>nata,materia d’interfaccia, materia soffice.Alla fine un breve poscritto intitolato«stato della mente», ove si afferma che«il numero dei possibili stati della materiaè limitato dalla nostra abilità <strong>di</strong> percepirli».In sostanza l’autore <strong>di</strong>ce chemolte scoperte <strong>di</strong> nuovi materiali, <strong>di</strong> formeesotiche <strong>di</strong> aggregazione della materia,la stessa immagine che ci siamo gradualmenteformata della struttura dellestelle o dei nuclei, <strong>di</strong>pendono dalla progressivatrasformazione <strong>di</strong> astrazionimatematiche come funzioni d’onda, simmetrie,eccetera, in immagini mentalielementari corrispondenti agli atomi, aisuoi componenti, fino ai quarks e ai leptoni.E giocando con questi oggetti mentali,come si farebbe con un meccano eben definite regole d’uso, si costruiscononuovi sistemi che in natura non esistono.Così il numero <strong>di</strong> stati possibili della materiaè destinato a crescere esponenzialmentecon il numero delle immagini mentaliche il cervello elabora attraverso unprocesso <strong>di</strong> generazione continua dalleesperienze precedenti. Un argomento seducenteanche per chi si interessa <strong>di</strong> coseartistiche e mondane: per inciso AllanBarton de<strong>di</strong>ca il suo libro a ben cinquesignore della sua vita.G. Caglioti:Giorgio BenedekCasanova e la scienza.Moretti & Vitali E<strong>di</strong>tori,Bergamo, 1998;p. 120; L. 10.000Conversando con Peppino Caglioti sulsuo precedente libro «Eidos e Psiche:struttura della materia e <strong>di</strong>namica dell’immagine»,gli chiesi quando e come avrebberacchiuso i due concetti in un triangolo assiemead Eros. Con un ragionamento sullerotture <strong>di</strong> simmetria Caglioti stabiliva unnesso tra l’evoluzione dei sistemi quantisticie i meccanismi percettivi, al punto <strong>di</strong>pensare che l’immagine che ci costruiamodel mondo quantistico è il riflesso dei nostriprocessi mentali. Quella rottura <strong>di</strong> simmetriache conferisce <strong>di</strong>namica alle immaginie <strong>di</strong>rezionalità al tempo come si correlaa quella teleologia interiore che spingeall’atto creativo, all’invenzione artistica, allaspeculazione scientifica, in una parolal’Eros? Ovviamente non intendevo il rapportomitologico tra Eros e Psiche, caro adApuleio e ai neoplatonici; mi chiedevo piuttostocome Eros si ponesse in rapporto all’Eidosplatonica: è la forza platonica chetende (idealmente) a ricomporre la simmetriaspezzata, oppure è la forza freu<strong>di</strong>anache, sublimata, sollecita la creatività, recuperainformazione e <strong>di</strong>strugge localmentel’entropia?Peppino Caglioti, <strong>di</strong> fronte al fataletriangolo <strong>di</strong>segnato sulla lavagna, era alquantoperplesso. Ma con il bicentenariodella morte <strong>di</strong> Casanova Caglioti ritrovò inun cassetto un saggio ine<strong>di</strong>to che avevascritto il celebre avventuriero anni prima,su sollecitazione dello scrittore e amicoPiero Chiara. Non conosco i particolaridel ritrovamento, ma credo sia stataun’autentica apparizione <strong>di</strong> Casanova (semai gli fosse stata concessa questa prerogativadei santi) sul sentiero che Cagliotista percorrendo da qualche annoverso la comprensione dei meccanismidella percezione estetica in termini <strong>di</strong>rotture <strong>di</strong> simmetria. Quasi la scoperta <strong>di</strong>un’affinità elettiva. Ne è venuto fuoriquesto delizioso libretto «Casanova e lascienza», stampato nel settembre delloscorso anno da Moretti e Vitali.Casanova, che <strong>di</strong> Eros era sicuramenteun gran sacerdote, era ugualmente affascinatodalla scienza, nei suoi aspetti praticicome in quelli esoterici della matematica edell’astronomia. Non abbastanza per considerareCasanova uno scienziato, eppure<strong>di</strong> fisica e matematica egli ne sapeva parecchio:abbastanza per fare proposte genialie sensate, quali il gioco del lotto al governofrancese e il calendario riformato a CaterinaII, e, all’occorrenza, per cavarsi dagliimpicci con esperimenti mirabolanti comequello dell’amalgama mercurio-bismuto,escogitato per non pagare il conto dell’albergo.Sulla Britannica Casanova è definito«ecclesiastico, scrittore, soldato, spia e<strong>di</strong>plomatico, ricordato principalmente comeprincipe degli avventurieri italiani».Tutto, ma non scienziato. Dal saggio <strong>di</strong> Cagliotiemerge dunque il lato meno conosciutoma, forse, più affascinante del famososeduttore veneziano. Casanova osservatoredella natura e delle sue simmetrie,Casanova cabalista e alchimista, ma anchesostenitore del metodo sperimentale e dellapossibilità <strong>di</strong> un viaggio sulla luna, Casanovageometra, preso dal problema deliaco<strong>di</strong> duplicare un cubo. Però la folgoranteme<strong>di</strong>tazione <strong>di</strong> Casanova, tratta dal suoReveries sur la mesure moyenne de notreannée selon la Reformation Gregorienne,è questa: «la simmetria fa piacere, equaliadelectant: si crede <strong>di</strong> poterla ravvisare nellapace, nella tranquillità, nel sonno, nellamusica, nella danza, nella pittura, nell’architettura... Si parla <strong>di</strong> equilibrio generalenecessario all’or<strong>di</strong>ne della natura; ma nonsi sa né cosa è, né se le parti che lo compongonopossono o devono avere un equilibrioparticolare tra loro. L’equilibrio generaledella natura nel nostro Universo parrebbenella sua immensità <strong>di</strong>pendere dauna mancanza continua <strong>di</strong> equilibrio, poichéun equilibrio generalizzato fa quasi orrore:sembra escludere il movimento. Puòdarsi che la salute, della quale abbiamo bisognoper vivere, <strong>di</strong>penda da un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong>equilibrio necessario al benessere... Il turbiniocaotico della volontà nell’uomo el’istinto nelle bestie spiazzano il tutto dalpunto <strong>di</strong> mezzo e rompono l’equilibrio».Dunque un Eros <strong>di</strong> Schopenauer e Freud,non platonico. Caglioti rileva che Casanova,«facendo leva sulla sua sensibilità e sulsuo istinto, con duecento anni <strong>di</strong> anticipoarriva ad intuire una verità fondamentale,messa in luce soltanto dalla sinergetica <strong>di</strong>Hermann Haken e dalla termo<strong>di</strong>namica irreversibiledei sistemi aperti in non-equilibrio<strong>di</strong> Ilya Prigogine».Così questo saggio su Casanova scienziatosi salda singolarmente, attraverso laconsueta scrittura piacevole e accattivantee senza artificio alcuno, ai precedenti testi<strong>di</strong> Caglioti, «Simmetrie infrante nellascienza e nell’arte» e «Eidos e Psiche»,nonché ai suoi recenti saggi con TatianaTchouvileva sulle ra<strong>di</strong>ci scientifiche dell’estetica.Con l’apparizione <strong>di</strong> Casanova suquesto percorso mi sembra chiudersi il famosotriangolo: emerge nel <strong>di</strong>scorso su Eidose Psiche la pulsione interiore verso larealizzazione estetica. Però al quesito setale pulsione sia causa prima o conseguenza<strong>di</strong> una rottura <strong>di</strong> simmetria credo non sipossa rispondere senza aver prima chiaritoi fondamenti fisici dello stato cosciente.Giorgio Benedek67

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