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Ecoideare Maggio Giugno N29

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LA SCELTA DEI PRODOTTI<br />

IN CHIAVE SOSTENIBILE<br />

di Fabrizio Piva<br />

Amministratore Delegato CCPB<br />

Siamo arrivati ad Expo. Nutrire il Pianeta energia per la<br />

Vita, un semplice slogan che racchiude il significato<br />

della sostenibilità, di quel percorso che dovrebbe portarci<br />

a produrre di più e meglio ovvero di più e con un<br />

minor ricorso e spreco di risorse naturali ed ambientali favorendo<br />

la loro rigenerazione attraverso una biodegradabilità che porti<br />

al loro riutilizzo e all’immissione “in circolo” di sostanze che<br />

possono ricreare l’energia per la vita.<br />

La vita è la vita del Pianeta, è la vita in cui tutti gli esseri viventi<br />

trovano spazio, senza il rispetto della vita nella sua più ampia accezione<br />

non vi può essere vita a lungo, ovvero sostenibile, solo<br />

per alcuni a scapito di altri.<br />

Occorre aumentare la consapevolezza che la nostra esistenza e<br />

l’esistenza di migliaia e milioni di specie animali e vegetali è<br />

strettamente interdipendente, la biodiversità, che ne è alla base,<br />

costituisce il paradigma della sostenibilità. L’equilibrio che si<br />

instaura fra le diverse forme di vita ed il rispetto che sottende<br />

all’equilibrio costituiscono la base dell’esistenza delle differenti<br />

forme di vita che fanno l’unicità e la bellezza di questo Pianeta.<br />

Se questo era facilmente raggiungibile in un’economia di sussistenza<br />

o di “baratto” o quando la popolazione mondiale era<br />

poco più di un miliardo di persone e la maggior parte dell’energia<br />

non proveniva dall’economia del petrolio, oggi il necessario<br />

equilibrio lo si può raggiungere solo grazie all’intelligenza ed<br />

all’aumento della conoscenza. Nove o più miliardi di persone al<br />

2050 impongono un profondo ripensamento dei cicli produttivi,<br />

dei prodotti, delle modalità di lavoro e di spostamento, garantire<br />

un livello produttivo elevato aumentando la produttività delle<br />

risorse naturali e, soprattutto, favorendo la loro perpetuazione<br />

nel tempo costituiscono le fondamenta della sostenibilità, accanto<br />

alla riduzione significativa di qualsiasi spreco sia in ambito<br />

produttivo che famigliare o casalingo.<br />

Attraverso l’analisi energetica e l’imputazione in termini di utilizzo<br />

di materie prime per unità funzionale di prodotti consente<br />

di conoscere l’impatto che un determinato processo produttivo<br />

ha in termini di consumo di risorse ambientali, l’adozione dello<br />

strumento dell’LCA (Life Cycle Assessment) porta a conoscere<br />

quante materie prime vengono utilizzate per produrre un Kg di<br />

grano o di acciaio. Conoscere per deliberare diceva Luigi Einaudi;<br />

anche in questo caso è necessario adottare strumenti di “contabilità”<br />

produttiva per poi ridisegnare, in una logica di “ecodesign”,<br />

i sistemi produttivi al fine di ridurre la quantità di materie<br />

prime e di risorse (acqua, suolo, energia, ecc) che contribuiscono<br />

a formare una determinata quota di prodotto. In questi ultimi<br />

anni sono stati fatti notevoli progressi per migliorare la produttività<br />

delle risorse naturali, così come si è progrediti nell’adottare<br />

processi produttivi che consentano di poter riutilizzare le risorse<br />

utilizzate in una logica di “riciclo” senza intaccare il capitale<br />

delle risorse naturali. Il tasso di risorse utilizzate nei percorsi<br />

produttivi dovrebbe collocarsi ad un livello tale da non superare<br />

il tasso di risorse naturali che il nostro Pianeta ci mette a<br />

disposizione, una riproducibilità di risorse tali da non intaccare<br />

le risorse naturali utilizzabli in futuro. Ciò implica l’adozione di<br />

concetti quali il riutilizzo, il riciclo, l’azzeramento dello spreco<br />

e l’adozione di processi che implichino un utilizzo minimo<br />

di energia.<br />

Nel settore agroalimentare la produzione biologica ed ecosostenibile,<br />

così come in altri settori l’attenzione alla sostenibilità<br />

ambientale, consentono, pur in una logica di miglioramento<br />

continuo, di raggiungere l’obiettivo di produrre ad un tasso di<br />

sostenibilità coerente con la riproducibilità delle risorse. Ovvio<br />

che in un’economia a “necessità crescente”, sia per questioni<br />

legate all’evoluzione demografica che per la presenza di paesi<br />

ad economia in fase di sviluppo crescente, la produzione globale<br />

deve crescere pur in una situazione in cui le risorse naturali non<br />

si riproducono a tassi così elevati. Giocoforza, è necessario che<br />

la produttività delle risorse naturali migliori e i processi produttivi<br />

siano sempre più sostenibili, così come sostenibili debbano<br />

essere i nostri comportamenti quotidiani che si traducono in capacità<br />

e modalità di movimento, scelte di consumo, risparmio,<br />

lotta allo spreco, riutilizzo, riciclo.<br />

ALIMENTAZIONE<br />

"...senza il rispetto della vita<br />

nella sua più ampia accezione<br />

non vi può essere vita a lungo,<br />

ovvero sostenibile, solo per alcuni<br />

a scapito di altri."<br />

Non si tratta tanto di una scelta pauperista o rinunciataria, ispirata<br />

al malthusianesimo, ma di una consapevolezza del nostro<br />

ruolo e della necessità di utilizzare le risorse pensando sia a noi<br />

che a quelli che verranno dopo di noi. Ecco perché educazione,<br />

conoscenza e scienza devono essere alla base del miglioramento<br />

dei sistemi produttivi e culturali per invertire il ciclo che ha portato<br />

al cambiamento climatico e mette a rischio la permanenza di<br />

forme di vita dignitose su questo Pianeta.<br />

Spesso, negli ambienti legati al “naturale” si assiste a forme<br />

di diffidenza nei confronti della scienza, della ricerca e della<br />

sperimentazione, certamente comprensibili visti molti risultati<br />

degli ultimi decenni e soprattutto di quelli a cavallo fra gli anni<br />

’60 ed ’80 del secolo scorso, ma oggi non più giustificati visto<br />

l’apporto della scienza in termini di aumento della sostenibilità.<br />

Occorre spingere per un maggior impegno del mondo della ricerca<br />

in questa direzione e per un impegno educativo, sia nella<br />

scuola e non solo, verso un maggior rispetto della natura e delle<br />

sue risorse. ■<br />

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ecoIDEARE - <strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> 2015<br />

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