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Claudia Taccani<br />
Avvocato e responsabile sportello legale OIPA si impegna per far conoscere<br />
a tutti le innumerevoli leggi che interessano gli animali d’affezione che,<br />
sempre più numerosi, vivono nel contesto urbano, affinchè i loro diritti siano<br />
rispettati. Partendo dal principio che anima la zooantropologia, che attribuisce<br />
ai cani un valore sociale e tende quindi a valutare diritti e doveri sia degli animali<br />
che dei padroni, abbiamo deciso di dedicare uno spazio ai temi legati ai<br />
nostri amici a quattro zampe.<br />
Daniela Milano<br />
Laureata in filosofia, specializzata<br />
in psicologia psicosomatica,<br />
junghiana, lavora a titolo di libera<br />
professionista come counselor<br />
per il benessere, la formazione,<br />
l’istruzione della persona<br />
ed è giornalista.<br />
IDEA BENESSERE<br />
COME AVVIENE UNA SEDUTA DI REIKI – I BENEFICI – DOVE VIENE PRATICATO<br />
di Claudia Taccani<br />
LA DETENZIONE<br />
DEL CANE AL GUINZAGLIO:<br />
QUANDO E PERCHÈ?<br />
La seduta di reiki (tecnica di origine giapponese che avviene<br />
attraverso l’utilizzo delle proprie mani e restituisce benessere<br />
psico fisico) inizia con la “centratura”, vale a dire l’acquisizione<br />
dello stato di quiete e di equilibrio da parte dell’operatore,<br />
una sorta di stato meditativo di “totale vigilanza, ma senza<br />
sforzo. Nel frattempo è utile che il paziente si metta in contatto<br />
con il proprio corpo attraverso una respirazione consapevole,<br />
eseguendo due o più respiri profondi.”<br />
Segue poi la parte di tocco “dolce” delle varie parti del corpo.<br />
Nel trattamento completo, le mani dell’operatore vengono<br />
delicatamente appoggiate, per una durata di 3-5 minuti, su varie<br />
zone del corpo del paziente, in corrispondenza dei “centri”<br />
energetici della medicina orientale, denominati chakra. La sequenza<br />
del trattamento avviene secondo un ordine e modalità<br />
standardizzate.<br />
A paziente supino: occhi, tempie, nuca, petto (cuore e polmoni),<br />
regione epigastrica (fegato, stomaco, milza), regione periombelicale<br />
(intestino), inguini (organi genitali, anche). Quindi a<br />
paziente prono: spalle, scapole (cuore, polmoni), regioni sottoscapolari<br />
(fegato, milza), lombi (reni, surreni), regione sacrale<br />
(retto, organi genitali), cavi poplitei, piante dei piedi. Nel caso<br />
vi sia una zona dolente ben determinata, si può intervenire con<br />
un trattamento localizzato alla sola area interessata. A trattamento<br />
terminato è importante che il paziente rimanga rilassato e in<br />
stato di quiete per alcuni minuti, al fine di prendere il tempo<br />
necessario per assimilare a fondo l’esperienza.<br />
La seduta dura in tutto dai 30 minuti (per un trattamento breve o<br />
localizzato), ai 45 minuti.<br />
I benefici del reiki sono oltre a quelli sopra indicati, specifici<br />
anche sul piano fisico:<br />
● sollecita il processo di eliminazione delle tossine accumulate<br />
nel corpo alleviando il dolore acuto e cronico;<br />
● modifica la struttura chimica delle cellule del corpo rigenerando<br />
gli organi e ricostruendo tessuti e ossa;<br />
● stimola attraverso il sistema linfatico ed endocrino a rafforzare<br />
i sistema immunitario con una migliore resistenza immunologica<br />
alle malattie;<br />
● favorisce il riequilibrio delle funzioni del ciclo sonno-veglia,<br />
interviene sull’auto regolazione dell’appetito;<br />
● allevia lo stato di stress, generando una distensione muscolare.<br />
Per questi effetti benefici il Reiki (praticato da operatori che si siano<br />
formati e abbiano ricevuto l’attestato dei III livelli necessari<br />
per operare a livello professionale) è oramai riconosciuto e praticato<br />
in molte strutture sanitarie anche in Italia, nello specifico:<br />
- a Milano, presso l’Ospedale San Carlo Borromeo (centro medicina<br />
psicosomatica III piano);<br />
- a Roma, presso l’Ospedale il Regina Elena;<br />
- a Torino, presso l’Ospedale san Giovanni Battista (reparto oncologia<br />
– ematologia e reparto neonatologia)<br />
- a Asti, presso l’Ospedale Cardinale Massaia;<br />
- a Vicenza, presso il servizio di tossicodipendenza e alcool dipendenza.<br />
■<br />
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ecoIDEARE - <strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> 2015<br />
È<br />
corretto e doveroso portare a spasso il nostro cane legato?<br />
La risposta è si, la legge prevede infatti l’obbligo per il<br />
detentore di tenere il proprio cane al guinzaglio, anche<br />
“estensibile”, sulle strade e nei luoghi pubblici o aperti<br />
al pubblico.<br />
Se infatti pensiamo ai pericoli sulle strade, l’obbligo normativo<br />
pare spontaneo, in quanto per tutelare il nostro quattro zampe<br />
come le altre persone o animali, è corretto utilizzare il guinzaglio<br />
e liberare l’animale in un luogo sicuro. Un’ordinanza del<br />
Ministero della Salute impone l’utilizzo del guinzaglio di una<br />
lunghezza massima, in estensione, di un metro e mezzo, e di<br />
portare con sé museruola da utilizzare solo in caso di necessità<br />
oppure su ordine dell’autorità. Anche i Comuni, con propri regolamenti,<br />
impongono di tenere il cane legato per strada o in luogo<br />
pubblico, incappando in una multa in caso di trasgressione..<br />
La legge è quindi chiara sul punto, ma cosa succede in caso di<br />
trasgressione e, soprattutto, chi può contestare la violazione?<br />
Come indicato, portare a spasso un quattro zampe libero può farci<br />
incorrere nella violazione del regolamento comunale che comporta<br />
il pagamento di una multa, per esempio, il regolamento della<br />
città di Milano prevede l’applicazione di una sanzione pecuniaria.<br />
Ma attenzione, un comportamento di questo tipo potrebbe arrecare<br />
qualche guaio anche in campo di responsabilità come<br />
detentore “canino”.<br />
Se per esempio il nostro peloso, tenuto libero, arreca un danno<br />
ad altro animale o a persona, saremo passibili di multa e, inoltre,<br />
dovremo risarcire il danneggiato. L’autorità competente a contestare<br />
l’infrazione, è la polizia municipale come pure le guardie<br />
eco-zoofile. Tale prescrizione, infatti, tutela non soltanto le persone<br />
ma anche gli animali, basta pensare alla possibile zuffa tra<br />
cani per strada ovvero alla circolazione di veicoli con pericolo<br />
per lo stesso quattro zampe.<br />
Per fortuna esistono aree dedicate allo “sgambamento” degli animali,<br />
la così detta area cani, all’interno delle quali è possibile tenere<br />
i quattro zampe liberi, sempre prestando la dovuta attenzione.<br />
E la museruola? Nessun obbligo per strada ma, come prevede<br />
l’Ordinanza ministeriale, meglio averla con sé da utilizzare<br />
solo in caso di necessità o quando la situazione lo impone: se<br />
per esempio siamo a Milano e vogliamo prendere il tram o la<br />
metropolitana, come prescritto dal regolamento ATM, dobbiamo<br />
tenere Fido al guinzaglio e avere con noi la museruola.<br />
Questi sono piccoli consigli per garantire una pacifica convivenza<br />
tra uomo e animali in città, nonché per tutelare la sicurezza ed<br />
il benessere del nostro migliore amico. ■<br />
Qualora abbiate voglia di<br />
fare osservazioni su quanto<br />
ho scritto o sollevare nuovi<br />
quesiti potete scrivermi a:<br />
redazione_ecoideare@libero.it<br />
> Opera di Renato Giananti<br />
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