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Ecoideare Maggio Giugno N29

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Claudia Taccani<br />

Avvocato e responsabile sportello legale OIPA si impegna per far conoscere<br />

a tutti le innumerevoli leggi che interessano gli animali d’affezione che,<br />

sempre più numerosi, vivono nel contesto urbano, affinchè i loro diritti siano<br />

rispettati. Partendo dal principio che anima la zooantropologia, che attribuisce<br />

ai cani un valore sociale e tende quindi a valutare diritti e doveri sia degli animali<br />

che dei padroni, abbiamo deciso di dedicare uno spazio ai temi legati ai<br />

nostri amici a quattro zampe.<br />

Daniela Milano<br />

Laureata in filosofia, specializzata<br />

in psicologia psicosomatica,<br />

junghiana, lavora a titolo di libera<br />

professionista come counselor<br />

per il benessere, la formazione,<br />

l’istruzione della persona<br />

ed è giornalista.<br />

IDEA BENESSERE<br />

COME AVVIENE UNA SEDUTA DI REIKI – I BENEFICI – DOVE VIENE PRATICATO<br />

di Claudia Taccani<br />

LA DETENZIONE<br />

DEL CANE AL GUINZAGLIO:<br />

QUANDO E PERCHÈ?<br />

La seduta di reiki (tecnica di origine giapponese che avviene<br />

attraverso l’utilizzo delle proprie mani e restituisce benessere<br />

psico fisico) inizia con la “centratura”, vale a dire l’acquisizione<br />

dello stato di quiete e di equilibrio da parte dell’operatore,<br />

una sorta di stato meditativo di “totale vigilanza, ma senza<br />

sforzo. Nel frattempo è utile che il paziente si metta in contatto<br />

con il proprio corpo attraverso una respirazione consapevole,<br />

eseguendo due o più respiri profondi.”<br />

Segue poi la parte di tocco “dolce” delle varie parti del corpo.<br />

Nel trattamento completo, le mani dell’operatore vengono<br />

delicatamente appoggiate, per una durata di 3-5 minuti, su varie<br />

zone del corpo del paziente, in corrispondenza dei “centri”<br />

energetici della medicina orientale, denominati chakra. La sequenza<br />

del trattamento avviene secondo un ordine e modalità<br />

standardizzate.<br />

A paziente supino: occhi, tempie, nuca, petto (cuore e polmoni),<br />

regione epigastrica (fegato, stomaco, milza), regione periombelicale<br />

(intestino), inguini (organi genitali, anche). Quindi a<br />

paziente prono: spalle, scapole (cuore, polmoni), regioni sottoscapolari<br />

(fegato, milza), lombi (reni, surreni), regione sacrale<br />

(retto, organi genitali), cavi poplitei, piante dei piedi. Nel caso<br />

vi sia una zona dolente ben determinata, si può intervenire con<br />

un trattamento localizzato alla sola area interessata. A trattamento<br />

terminato è importante che il paziente rimanga rilassato e in<br />

stato di quiete per alcuni minuti, al fine di prendere il tempo<br />

necessario per assimilare a fondo l’esperienza.<br />

La seduta dura in tutto dai 30 minuti (per un trattamento breve o<br />

localizzato), ai 45 minuti.<br />

I benefici del reiki sono oltre a quelli sopra indicati, specifici<br />

anche sul piano fisico:<br />

● sollecita il processo di eliminazione delle tossine accumulate<br />

nel corpo alleviando il dolore acuto e cronico;<br />

● modifica la struttura chimica delle cellule del corpo rigenerando<br />

gli organi e ricostruendo tessuti e ossa;<br />

● stimola attraverso il sistema linfatico ed endocrino a rafforzare<br />

i sistema immunitario con una migliore resistenza immunologica<br />

alle malattie;<br />

● favorisce il riequilibrio delle funzioni del ciclo sonno-veglia,<br />

interviene sull’auto regolazione dell’appetito;<br />

● allevia lo stato di stress, generando una distensione muscolare.<br />

Per questi effetti benefici il Reiki (praticato da operatori che si siano<br />

formati e abbiano ricevuto l’attestato dei III livelli necessari<br />

per operare a livello professionale) è oramai riconosciuto e praticato<br />

in molte strutture sanitarie anche in Italia, nello specifico:<br />

- a Milano, presso l’Ospedale San Carlo Borromeo (centro medicina<br />

psicosomatica III piano);<br />

- a Roma, presso l’Ospedale il Regina Elena;<br />

- a Torino, presso l’Ospedale san Giovanni Battista (reparto oncologia<br />

– ematologia e reparto neonatologia)<br />

- a Asti, presso l’Ospedale Cardinale Massaia;<br />

- a Vicenza, presso il servizio di tossicodipendenza e alcool dipendenza.<br />

■<br />

48<br />

ecoIDEARE - <strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> 2015<br />

È<br />

corretto e doveroso portare a spasso il nostro cane legato?<br />

La risposta è si, la legge prevede infatti l’obbligo per il<br />

detentore di tenere il proprio cane al guinzaglio, anche<br />

“estensibile”, sulle strade e nei luoghi pubblici o aperti<br />

al pubblico.<br />

Se infatti pensiamo ai pericoli sulle strade, l’obbligo normativo<br />

pare spontaneo, in quanto per tutelare il nostro quattro zampe<br />

come le altre persone o animali, è corretto utilizzare il guinzaglio<br />

e liberare l’animale in un luogo sicuro. Un’ordinanza del<br />

Ministero della Salute impone l’utilizzo del guinzaglio di una<br />

lunghezza massima, in estensione, di un metro e mezzo, e di<br />

portare con sé museruola da utilizzare solo in caso di necessità<br />

oppure su ordine dell’autorità. Anche i Comuni, con propri regolamenti,<br />

impongono di tenere il cane legato per strada o in luogo<br />

pubblico, incappando in una multa in caso di trasgressione..<br />

La legge è quindi chiara sul punto, ma cosa succede in caso di<br />

trasgressione e, soprattutto, chi può contestare la violazione?<br />

Come indicato, portare a spasso un quattro zampe libero può farci<br />

incorrere nella violazione del regolamento comunale che comporta<br />

il pagamento di una multa, per esempio, il regolamento della<br />

città di Milano prevede l’applicazione di una sanzione pecuniaria.<br />

Ma attenzione, un comportamento di questo tipo potrebbe arrecare<br />

qualche guaio anche in campo di responsabilità come<br />

detentore “canino”.<br />

Se per esempio il nostro peloso, tenuto libero, arreca un danno<br />

ad altro animale o a persona, saremo passibili di multa e, inoltre,<br />

dovremo risarcire il danneggiato. L’autorità competente a contestare<br />

l’infrazione, è la polizia municipale come pure le guardie<br />

eco-zoofile. Tale prescrizione, infatti, tutela non soltanto le persone<br />

ma anche gli animali, basta pensare alla possibile zuffa tra<br />

cani per strada ovvero alla circolazione di veicoli con pericolo<br />

per lo stesso quattro zampe.<br />

Per fortuna esistono aree dedicate allo “sgambamento” degli animali,<br />

la così detta area cani, all’interno delle quali è possibile tenere<br />

i quattro zampe liberi, sempre prestando la dovuta attenzione.<br />

E la museruola? Nessun obbligo per strada ma, come prevede<br />

l’Ordinanza ministeriale, meglio averla con sé da utilizzare<br />

solo in caso di necessità o quando la situazione lo impone: se<br />

per esempio siamo a Milano e vogliamo prendere il tram o la<br />

metropolitana, come prescritto dal regolamento ATM, dobbiamo<br />

tenere Fido al guinzaglio e avere con noi la museruola.<br />

Questi sono piccoli consigli per garantire una pacifica convivenza<br />

tra uomo e animali in città, nonché per tutelare la sicurezza ed<br />

il benessere del nostro migliore amico. ■<br />

Qualora abbiate voglia di<br />

fare osservazioni su quanto<br />

ho scritto o sollevare nuovi<br />

quesiti potete scrivermi a:<br />

redazione_ecoideare@libero.it<br />

> Opera di Renato Giananti<br />

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