You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ALIMENTAZIONE<br />
Se avrà mantenuto le promesse fatte, lo potremo dire solo alla fine, ma un dato è<br />
certo: la ribalta è sua. Piacerà o no, Expo è l’Evento per eccellenza. Per l’interesse<br />
che suscita al livello mondo e per la massa di denaro che movimenta.<br />
EXPO 2015: IMPEGNO PER<br />
UN CIBO SOSTENIBILE O<br />
GREEN WASHING?<br />
di Nicola Saluzzi<br />
Ormai da mesi, tutte le istituzioni sono impegnate in<br />
una campagna mediatica che tende a radicare un’immagine<br />
positiva nell’opinione pubblica laddove, per<br />
rispondere alle numerose e impietose critiche che arrivano<br />
da tutti i settori della società, in primo piano c’è il messaggio<br />
della “irrinunciabile opportunità per l’Italia” che Expo<br />
rappresenta. Ma non è scontato che, per quanto possa essere<br />
condizionata, l’opinione pubblica “si beva” le dichiarazioni di<br />
ministri e commissari su un evento che mostra le sue criticità fin<br />
dalla nascita. Ecco alcuni fattori che fanno di Expo un evento<br />
insostenibile e certo non giovano all’immagine, sua e dell’Italia<br />
nel mondo:<br />
1) i lavori sono partiti con 3 anni di ritardo e, manco a dirlo, i<br />
costi sono lievitati in modo impressionante. Il solo Padiglione<br />
Italia, dal costo di circa 60 milioni è passato a oltre 90 milioni<br />
di euro;<br />
2) a parte l’area espositiva, intorno alla quale si sono praticati espropri<br />
che si potevano evitare, il territorio ha subìto l’ennesima aggressione<br />
con la costruzione di infrastrutture di dubbia utilità, abbruttendo un paesaggio<br />
già stressato e sottraendo all’agricoltura grandi estensioni di<br />
campi di ottima fertilità che non potranno ritornare ad essere coltivati;<br />
3) la costruzione di opere dalla funzione puramente simbolica i<br />
cui enormi costi incidono sul bilancio pubblico a dispetto della<br />
crisi e delle condizioni di nuova povertà;<br />
4) a manifestazione conclusa è prevista la demolizione dei padiglioni<br />
e bisognerà individuare un sito per la raccolta e lo smaltimento<br />
dei materiali con costi che non rientrano nel budget<br />
generale;<br />
5) la corruzione quotidianamente denunciata nell’assegnazione<br />
degli appalti.<br />
Nessun pregiudizio né catastrofismo, ma questo è il quadro sintetico<br />
dei motivi che gettano ombra sul bilancio complessivo<br />
della manifestazione. Ma per i più sensibili al tema “Nutrire il<br />
Pianeta, Energia per la Vita”, l’Expo milanese manifesta una<br />
grande incoerenza per l’ingombrante partecipazione di multinazionali<br />
dell’industria del settore alimentare e non solo. Le quali,<br />
legittimate dal ruolo di sponsor, si fregiano del titolo di aziende<br />
sostenibili.<br />
36<br />
ecoIDEARE - <strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> 2015<br />
37