Le grida della Fenice

Sotto dove narra dei fabbri il monaco disegna la Torre di Babele.
La torre di Babele è la leggendaria costruzione di cui narra la Bibbia nel libro della
Genesi (11,1-9) che presenta un importante parallelo in un poema sumerico più
antico, Enmerkar e il signore di Aratta, e nel Libro dei Giubilei (10,18-27).
(Mi scuso per l’immagine riportata ma era l’unico modo per evidenziare il particolare che mostra la differenza
genetica delle persone che costruirono la torre di Babele; la differenza genetica Pantaleone l’ha simboleggiata
mettendo o meno le tuniche alle varie figure, facendogli o meno i capelli rossi, o mettendogli o meno le scarpe
rosse.)
Riferimenti più o meno ampi ad essa si trovano anche nelle opere di scrittori d'età
ellenistica e romana: nei frammenti di Alessandro Polistore e Eupolerno, negli
Oracoli sibillini, in Flavio Giuseppe. La leggenda biblica della Torre di Babele
deriva probabilmente dalla reale e principale Ziggurat di Babilonia, centro religioso
principale della città e di tutta l'area circostante. Ma perché il nostro Pantaleone, nel
racconto che fa nella sua opera, disegna questa torre?
Quando abbiamo iniziato a riflettere su questa parte del mosaico, l’importanza della
simbologia della scala l’avevamo capita, come eravamo già a conoscenza che i
diversi gruppi sanguigni (simboleggiati nelle figure diverse disegnate sulla Torre)
delle persone erano anime con provenienze diverse, e che quella figura