Le grida della Fenice

alla terza, a cui l’artista ha messo dei simboli dipinti sul vestito (che non riesco a
distinguere), ha assegnato un calice (fig.a). Quelle tre donne potrebbero avere lo
stesso significato delle tre disegnate da Nostradamus (fig.b).
(Sono state varie le congetture riguardo la croce rovesciata sulla sedia papale, ma quella croce è rovesciata per
il fatto che, da Pietro in poi, al papa è stato attribuito il ruolo di rappresentante di Dio in terra. Cosa che
simboleggia quella croce rovesciata. Come possiamo invece vedere sia nella figura del mosaico riportata sopra
che nella figura della cappella di Rosslyn, la divinità incarnata nella materia – che è ciò che rappresentano
quelle figure a testa in giù – è donna. La Dea non può essere quindi rappresentata da un uomo)
La ragione per cui il Cati ha messo in mano un’ascia ad una sola lama, potrebbe
voler simboleggiare che quella donna rappresenta una sola Grande Madre non due
come ha simboleggiato Michelangelo nella sua opera, oppure che governa solo la
metà del mondo.
L’ascia bipenne era un'ascia a due lame simbolo del potere minoico, conosciuta
presso i Greci antichi come pelekys o sagaris, e presso i Romani come bipennis. Fu
un simbolo religioso che troviamo nell'arte e nella mitologia cretese, tracia,
nuragica e greca. Molto diffuso nel Mediterraneo attorno al 1200 a.C.
Nella sezione dell’opera riportata di seguito (fig.c) c’è una donna che mostra le
tavole di pietra a quell’altra morta e sembra le stia indicando quello che c'è scritto
sopra; potrebbe trattarsi della Legge, cioè della legge di Madre Natura, che non può
essere modificata dagli uomini. La donna potrebbe raffigurare il tredicesimo segno