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Lo feci, ma nonostante la gentilezza e la disponibilità di cui gli sono grata, il<br />
professor Volterri non poté dirmi nulla di più di quanto non sapessi già su Simon<br />
Mago. Mi aiutò comunque moltissimo indirettamente perché grazie a lui, ai suoi<br />
libri e ai siti di conseguenza visitati, inizierò a scoprire la storia e la magia nascosta<br />
<strong>della</strong> zona dove sono nata: i Castelli Romani.<br />
Nulla accade mai per caso, neanche quello che può sembrare più insignificante!<br />
Dopo aver potuto constatare la veridicità delle informazioni contenute nel sito <strong>della</strong><br />
Uberti, la serietà e preparazione sua e degli autori che collaboravano al sito, lo presi<br />
come uno dei punti di riferimento per gli argomenti collegati alla mia ricerca.<br />
Era forse già passato più di un anno, la mia prima relazione sul mosaico di Otranto<br />
era già pubblicata quando un giorno, spaziando fra le innumerevoli pagine del sito<br />
<strong>della</strong> Uberti non ricordo più in cerca di quale informazione, mi imbattei, non so<br />
come, nella pagina dedicata a Nicolas Poussin, artista di cui non sapevo nulla.<br />
Nella pagina erano riportate le due opere dell’autore e gli interrogativi che queste<br />
suscitavano per i collegamenti che venivano fatti tra quelle opere di Poussin,<br />
Rennes-le-Château, e Saunière, di cui non sapevo affatto.<br />
<strong>Le</strong>ggendo quanto scritto nella pagina Web <strong>della</strong> Uberti su Poussin, e osservando i<br />
due quadri di cui si parlava, grazie alle ricerche fatte sul mosaico fino a quel<br />
momento e a due mie particolari esperienze, compresi a quali figure avesse voluto<br />
riferirsi l'artista in quei suoi due quadri e quale fosse la differenza tra le due opere.<br />
Ma dissi a me stessa che non poteva essere così semplice, altrimenti qualcuno già<br />
prima di me l’avrebbe certamente capito! Scoprirò in seguito come non fosse così.<br />
Dalle informazioni sull'artista contenute nella pagina del sito, appresi che le sue<br />
spoglie mortali erano sepolte a Roma, nella chiesa di San Lorenzo in Lucina, sul<br />
cui sepolcro, nel 1823-30, venne eretta una lapide commissionata da Renè de<br />
Chateaubiand, scrittore, quando era ministro a Roma.<br />
Per curiosità decisi di andare a visitare la chiesa e vedere anche la lapide, che<br />
secondo quanto scritto nella pagina e quanto visibile nella foto, riportava il secondo<br />
quadro di Poussin sui Pastori di Arcadia. Quindi mi organizzai, e la prima<br />
domenica mattina libera dal lavoro andai a visitare la chiesa.<br />
Quella domenica mattina, nell’arrivare sulla piazza, ebbi una sorpresa, gradita sì<br />
ma che mi lasciò letteralmente di sale perché proprio non me l’aspettavo!<br />
Arrivando dal vicolo laterale, come metto piede nella piazza antistante la chiesa,<br />
riconosco la piazza e la facciata <strong>della</strong> chiesa come quello del luogo di un mio<br />
vecchio sogno! Persino l’inclinazione del sole sulla piazza in quel momento<br />
corrispondeva a quel mio sogno! E io che non gli avevo dato nessuna importanza!<br />
Anzi, per il calore che durante il sogno quel luogo mi trasmetteva, al risveglio