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© M.MarinPh.<br />
BELLA DA… VIVERE<br />
SU RAI1 DAL 15 MARZO UNA FICTION AFFRONTA<br />
IL TEMA DEL FEMMINICIDIO. MARGHERITA LATERZA INTERPRETA<br />
ANITA, UNA SCIENZIATA IMPEGNATA A COMBATTERE<br />
LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE<br />
di Francesca Ventre - f.ventre@fsitaliane.it<br />
Donna e libertà, un binomio ancora non realizzato<br />
in pieno. Margherita <strong>La</strong>terza è una delle protagoniste<br />
di Bella da morire, la fiction in onda su Rai1<br />
dal 15 marzo per quattro puntate. <strong>La</strong> giovane attrice interpreta<br />
una scienziata un po’ svagata, che si affeziona ai morti e si tiene<br />
lontana dai vivi. Un personaggio puro che, però, deve fare i<br />
conti con la violenza nei confronti delle donne.<br />
In questa fiction si affronta un tema impegnativo e anche la<br />
Rai fa una scelta forte. Che ne pensi?<br />
<strong>La</strong> questione è attuale, si parla di femminicidio. <strong>La</strong> televisione<br />
pubblica svolge il suo compito, direi in modo coraggioso.<br />
Chi sei esattamente sul piccolo schermo?<br />
Una giovane medico legale un po’ fuori di testa. Il mio personaggio,<br />
Anita, è surreale. Svolge autopsie e, paradossalmente,<br />
si trova più a suo agio con i morti. È una bambina non<br />
cresciuta, talmente sensibile che preferisce avere a che fare<br />
con loro. Per questo stabilisce un rapporto molto stretto con<br />
Gioia, la vittima.<br />
Come ti sei preparata per questa parte?<br />
Ho visto il documentario Ignoto 1 - Yara, Dna di un’indagine,<br />
sull’omicidio della giovanissima Gambirasio. Inoltre ho consultato<br />
una mia amica, medico legale. Lei mi ha spiegato che,<br />
mentre i medici in genere hanno a che fare con la sofferenza<br />
delle persone, i medici legali lavorano per dare loro verità e<br />
giustizia. Per prepararmi ho anche passato un po’ di tempo<br />
con mia zia, che lavora nel settore, in un laboratorio d’analisi.<br />
Nella storia c’è spazio anche per la solidarietà?<br />
<strong>La</strong> collaborazione tra le protagoniste è forte. Giuditta (Lucrezia<br />
<strong>La</strong>nte della Rovere) è il pubblico ministero, la donna in<br />
carriera; Eva, la poliziotta (Cristiana Capotondi), è una donna<br />
tosta e Anita è quasi autistica. Hanno tre caratteri diffi cili, ma<br />
credono nel lavoro di squadra.<br />
E i momenti ironici?<br />
Non mancano. Molti sono legati al mio personaggio. Supportata<br />
dalle due amiche, per esempio, approccio il mio professore,<br />
ma gli incontri si rivelano disastrosi.<br />
Il titolo mette in evidenza il solito luogo comune che essere<br />
belle sia una colpa. Che ne pensi?<br />
In Italia sopravvive ancora una cultura machista. Spesso l’uomo,<br />
se non riesce a sopportare il confronto con una donna<br />
forte e non controllabile, magari anche bella, diventa aggressivo.<br />
In questo senso tutte le protagoniste sono “belle da morire”.<br />
Secondo te c’è stata un’evoluzione tra la tua generazione e<br />
le precedenti?<br />
Noi trentenni siamo cresciuti con le stesse favole dei nostri<br />
genitori, dal finale “e vissero felici e contenti” ma, crollati gli<br />
schemi, abbiamo la necessità e la responsabilità di riscrivere i<br />
rapporti. E questo genera tensione.<br />
DONNE DA FILM<br />
Al cinema scienza e coraggio al femminile. È nelle sale dal<br />
12 marzo Marie Curie, film diretto dalla regista Marie Noelle.<br />
<strong>La</strong> storia eccezionale di una fisica, due volte Premio Nobel,<br />
che nei primi del ’900 passò la vita, a fianco del marito<br />
Pierre, nella ricerca pioneristica di una cura contro i tumori, la<br />
radioterapia.<br />
Proprio il giorno della Festa della donna, poi, esce nelle sale<br />
Sono innamorato di Pippa Bacca di Simone Manetti. Il film<br />
racconta la biografia dell’artista uccisa in Turchia nel corso<br />
di un viaggio in autostop, realizzato nel 2008 con Silvia Moro.<br />
Entrambe le ragazze, vestite da sposa, avevano intrapreso<br />
questa avventura per portare un messaggio di pace dalla<br />
Slovenia fino a Israele.<br />
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