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La Freccia Marzo 2020

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TRAVEL<br />

MARCHE GOURMET<br />

© muf/AdobeStock<br />

TARTUFO, VINCISGRASSI E<br />

BRODETTO. SULLA VIA FLAMINIA,<br />

DA FANO ALLA GOLA DEL<br />

FURLO, ALLA SCOPERTA DELLE<br />

SPECIALITÀ MARCHIGIANE<br />

di Riccardo <strong>La</strong>gorio - a cura di vdgmagazine.it<br />

Fano è una città-lasagna: le mura romane si srotolano<br />

attorno alla cattedrale, le opere di Raffaello e Perugino<br />

in Santa Maria Nuova sono a pochi passi dal'Arco di<br />

Augusto, dove la Via Flaminia si affaccia in centro. Dal Caffè Aurora,<br />

sulla piazza del Teatro della Fortuna, si sparge il profumo<br />

della moretta, l’energica bevanda dei pescatori fanesi, dove<br />

anche liquori e caffè si alternano in un susseguirsi di sapori e<br />

colori senza mai mischiarsi. Come i profumi del Mercato ittico:<br />

qui si fa la spesa di pesce azzurro, seppie e molluschi, in attesa<br />

di assaggiare il tipico piatto cittadino durante il BrodettoFest,<br />

dal 30 aprile al 3 maggio, o al ristorante AlMare.<br />

Prima di seguire la via consolare nel tratto marchigiano, si recupera<br />

la bottiglia da tenere stretta per il ritorno a casa salendo i<br />

primi declivi: a Sant’Andrea in Villis i migliori vigneti di Alessandro<br />

Vitali lusingano il palato con KC, un Bianchello del Metauro<br />

Doc, rotondo e grasso, da uve Biancame raccolte a giusta maturazione.<br />

Nella vicina frazione di Lucrezia il profilo del Monte<br />

Catria si impone da lontano e il profumo del pane frusta del<br />

Piccolo forno invade la Via Flaminia. Tagliato a fette spesse e<br />

passato alla griglia, s’inzuppa di Cartoceto Dop, l'ottimo olio extravergine<br />

di oliva della fattoria di Bruno Alessandri. Dalle mura<br />

di Cartoceto si ammira la vallata degli ulivi in un rincorrersi di<br />

toni verdi dove la brezza marina è già un ricordo. Tra i casolari<br />

disciolti sulle colline si può tentare l’acquisto di formaggette<br />

di pecora. Oppure bussare alle porte del caseificio di Colli al<br />

Metauro per una Casciotta d’Urbino Dop morbida e dolce, da<br />

tagliare a spicchi come merenda o scaldare al forno per pochi<br />

istanti, arricchendola con il tartufo bianchetto. L’odoroso tubero<br />

raccolto dall’Associazione Tartufai nella Foresta Demaniale<br />

delle Cesane si festeggia nei primi tre fine settimana di marzo<br />

a Fossombrone. Nei ristoranti aderenti alla manifestazione, le<br />

preziose lamine cadono sul carpaccio di razza Marchigiana e<br />

sui passatelli in brodo. Chi vuole fare scorta della caratteristica<br />

pasta fresca si può fermare nel laboratorio di Melissa Ligi, Il<br />

Rasagnolo. E gli occhi strabuzzano di fronte al reticolo di edifici,<br />

campanili e palazzi nobiliari, Ancora di più avvicinandosi alla<br />

Gola del Furlo, il canyon sul Candigliano che sfodera un’intera<br />

tavolozza di turchese. Il profilo di San Vincenzo al Furlo predice<br />

Acqualagna, la capitale del tartufo bianco. Dopo una sosta al<br />

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