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Il Giornale dei Biologi - N. 3

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PRIMO PIANO<br />

© Alexandros Michailidis/www.shutterstock.com<br />

ne Veneto, adotta, con un’ordinanza contingibile<br />

e urgente, misure straordinarie per il<br />

contenimento e la gestione dell’emergenza.<br />

<strong>Il</strong> provvedimento, con decorrenza 23<br />

febbraio fino al I marzo 2020, passibile di<br />

modifiche in relazione all’evolversi delle circostanze,<br />

in aggiunta ai provvedimenti già<br />

in essere raccomanda e ribadisce l’adozione<br />

delle misure igieniche per le patologie a diffusione<br />

respiratoria: pulire spesso le mani,<br />

non toccarsi occhi,<br />

naso e bocca con le<br />

mani, coprirsi bocca e<br />

naso se si starnutisce<br />

o tossisce, lavare le superfici<br />

con antisettici a<br />

base di cloro o alcol,<br />

impiegare la mascherina<br />

solo se si sospetta<br />

di essere malato o si<br />

assiste persone ammalate, contattare i numeri<br />

verde dedicati se si verifichi febbre o tosse,<br />

e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.<br />

<strong>Il</strong> 25 febbraio il presidente Conte vara un<br />

nuovo decreto recante misure urgenti in materia<br />

di contenimento e gestione dell’emergenza<br />

riguardante principalmente le regioni<br />

I Dpcm hanno imposto<br />

obblighi sempre più<br />

stringenti per tutelare<br />

la salute <strong>dei</strong> cittadini<br />

di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,<br />

Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte. Tra<br />

i principali provvedimenti la sospensione di<br />

eventi e competizioni sportive di ogni ordine<br />

e disciplina, in luoghi pubblici o privati,<br />

consentendo solo lo svolgimento e gli allenamenti<br />

all’interno di impianti sportivi utilizzati<br />

a porte chiuse. Sospensione di viaggi d’istruzione,<br />

scambio o gemellaggio, visite guidate e<br />

uscite didattiche fino al 15 marzo 2020; possibilità<br />

per i dirigenti scolastici di attivare la<br />

modalità di didattica a distanza; divieto a livello<br />

nazionale di accesso agli istituti e luoghi<br />

di cultura. <strong>Il</strong> I marzo viene varato un nuovo<br />

decreto che recepisce e proroga alcune delle<br />

misure già adottate e ne introduce ulteriori.<br />

<strong>Il</strong> testo distingue le misure da adottare, sulla<br />

base delle aree geografiche d’intervento, tra i<br />

comuni considerati Zona Rossa, le Regioni e<br />

le Province. Del decreto del 4 marzo i provvedimenti<br />

più importati riguardano la chiusura<br />

di scuole e università fino al 15 marzo, campionato<br />

di calcio a porte chiuse per un mese e<br />

restrizioni per cinema e teatri. Per tutti obbligo<br />

di rispettare la distanza di sicurezza di un<br />

metro ed evitare strette di mano e abbracci.<br />

Nella notte tra il 7 e l’8 marzo, con un nuovo<br />

decreto, il Premier Conte limita le possibilità<br />

di movimento nelle zone più colpite dal contagio,<br />

in entrata e in uscita e all’interno <strong>dei</strong><br />

territori. La zona Rossa interessa le regioni<br />

della Lombardia e le<br />

province di Modena,<br />

Parma, Piacenza,<br />

Reggio Emilia, Rimini,<br />

Pesaro e Urbino, Venezia,<br />

Padova, Treviso,<br />

Asti, Alessandria,<br />

Verbano Cusio Ossola,<br />

Novara e Vercelli.<br />

La sera del 9 marzo,<br />

con un nuovo decreto in vigore dal giorno<br />

successivo, tutta l’Italia viene dichiarata zona<br />

rossa. Obbligo di uscire solo per comprovati<br />

motivi di salute e, soprattutto, muniti di autocertificazione.<br />

L’11 marzo l’Oms dichiara che<br />

quella di Sars-CoV-2 è una pandemia. Nella<br />

serata, il Premier Conte firma il nuovo Dpcm<br />

recante ulteriori misure in materia di contenimento<br />

e gestione dell’emergenza COVID-19<br />

sull’intero territorio nazionale: chiusura di<br />

tutte le attività commerciali, ad eccezione <strong>dei</strong><br />

negozi di generi alimentari, di prima necessità,<br />

delle farmacie e delle parafarmacie<br />

<strong>Il</strong> 16 Marzo viene approvato il Decreto<br />

#CuraItalia, recante le nuove misure a sostegno<br />

di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare<br />

gli effetti dell’emergenza coronavirus<br />

sull’economia. <strong>Il</strong> 19 Marzo viene deciso di<br />

creare una task force di medici che conterà<br />

fino a un massimo di 300 medici, con partecipazione<br />

su base volontaria. <strong>Il</strong> 20 Marzo<br />

<strong>Il</strong> Ministro della Salute firma l’ordinanza che<br />

vieta: accesso ai parchi, ville, aree gioco e ai<br />

giardini pubblici. Resta consentito svolgere<br />

individualmente attività motoria in prossimità<br />

della propria abitazione, nel rispetto<br />

della distanza di sicurezza. Nei giorni festivi<br />

e prefestivi, è vietato ogni spostamento verso<br />

abitazioni diverse da quella principale, comprese<br />

le seconde case utilizzate per vacanza.<br />

<strong>Il</strong> 22 Marzo un ulteriore ordinanza firmata<br />

dal Ministro della Salute e dal Ministro dell’Interno<br />

vieta spostamenti con mezzi di trasporto<br />

pubblici o privati in altri comuni, salvo comprovate<br />

esigenze lavorative, o assoluta urgenza<br />

per motivi di salute. Nella serata il Presidente<br />

Conte firma il Dpcm che prevede la chiusura<br />

attività produttive non essenziali o strategiche.<br />

Aperti alimentari, farmacie, negozi di generi<br />

di prima necessità e i servizi essenziali. <strong>Il</strong> 24<br />

Marzo il Consiglio <strong>dei</strong> Ministri n. 38 approva<br />

un decreto-legge che introduce misure urgenti<br />

per fronteggiare l’emergenza da COVID-19.<br />

Esso prevede che possano essere adottate, su<br />

specifiche parti del territorio nazionale o sulla<br />

totalità, per periodi non superiore a 30 giorni,<br />

reiterabili e modificabili anche più volte fino<br />

al termine dello stato di emergenza, fissato al<br />

31 luglio 2020, una o più tra le misure previste<br />

dal decreto stesso. L’applicazione potrà essere<br />

modulata secondo l’andamento epidemiologico<br />

del virus, una o più tra le misure previste<br />

dal decreto stesso, secondo criteri di adeguatezza<br />

specifica e principi di proporzionalità al<br />

rischio effettivamente presente. (M. M.).<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Marzo 2020<br />

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