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SPORT<br />
di Antonino Palumbo<br />
Rinvii o non rinvii, porte chiuse o<br />
socchiuse, Champions League<br />
ferma ed Europa League in campo,<br />
baci e abbracci nonostante<br />
l’ombra minacciosa del Covid-19. Alla fine<br />
il calcio si è fermato, non prima che anche<br />
in Serie A si verificassero le prime positività<br />
al coronavirus. E non prima di regalare<br />
un teatrino di polemiche e “tira e molla”,<br />
animato dagli interessi di ciascun club e<br />
acuito dalla presenza in calendario di Juventus-Inter,<br />
sfida tra club rivali in lotta per<br />
lo scudetto assieme alla Lazio. Aveva fatto<br />
discutere il rinvio al 13 maggio di questa<br />
e altre quattro partite da giocare nel nord<br />
Italia (Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa,<br />
Parma-Spal e Sassuolo-Brescia), tanto che<br />
poi si è deciso di calendarizzarle l’8 marzo,<br />
facendo slittare il resto del programma.<br />
Celebrato il Derby d’Italia in uno Juventus<br />
Stadium a porte chiuse, salutato il<br />
posticipo tra Sassuolo e Brescia, lunedì 9<br />
marzo è arrivato lo stop definitivo al campionato<br />
di Serie A. Ad anticipare la decisione<br />
della Figc è stato il premier Conte,<br />
nel giro di vite che ha reso tutta Italia una<br />
zona rossa. “Non c’è ragione per cui proseguano<br />
le manifestazioni sportive” le parole<br />
del premier. Poche ore prima il presidente<br />
del Coni, Giovanni Malagò, e i presidenti<br />
delle federazioni sportive italiane, avevano<br />
deciso di fermare “le competizioni sportive<br />
degli sport di squadra a ogni livello”,<br />
demandando però “al Governo di emanare<br />
un apposito DPCM che possa superare<br />
quello attuale in corso di validità”. Su richiesta<br />
dell’Assocalciatori, dal giorno dopo<br />
sono stati sospesi anche gli allenamenti,<br />
prima in Lega Pro, poi in A e B.<br />
<strong>Il</strong> presidente della Federazione Italiana<br />
Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, si<br />
è impegnato a parlare con il governo per<br />
sostenere la richiesta di inserire anche l’azienda<br />
calcio nel decreto di agevolazioni<br />
contributive e fiscali. Ai club di A, invece,<br />
COVID-19 E CALCIO:<br />
RITARDI, RICADUTE<br />
E POSITIVITÀ<br />
Aumentano i casi tra i calciatori.<br />
Ferma la Serie A e gli altri tornei<br />
il compito di riunirsi per valutare l’impatto<br />
economico dello stop per i club tra<br />
contratti gli sponsor e diritti TV. Secondo<br />
alcuni esperti, se non si tornasse a giocare<br />
le perdite potrebbero lievitare a 800 milioni<br />
di euro tra botteghino e abbonamenti<br />
(150-200), sponsorizzazioni<br />
(200) e diritti<br />
televisivi (400). Tra<br />
gli altri il presidente<br />
del Brescia, Massimo<br />
Cellino, ha suggerito<br />
al governo di scontare<br />
i contributi sugli<br />
stipendi <strong>dei</strong> giocatori:<br />
150 milioni che potrebbero aiutare il sistema<br />
calcio di andare in default.<br />
La speranza della Federcalcio, e di tutti,<br />
è di poter tornare prima possibile a una<br />
parvenza di normalità. Che, tradotto, vuol<br />
dire limitare le preoccupazioni calcistiche<br />
solo alle questioni di campo o di classifica.<br />
Se non dovesse esserci spazio per recuperare<br />
le giornate saltate, la Serie A 2019-2020 si<br />
concluderebbe con la mancata assegnazione<br />
Dopo la partita Juventus-<br />
Inter, lunedì 9 marzo è<br />
arrivato lo stop definitivo<br />
al campionato di Serie A<br />
dello scudetto o il congelamento della classifica<br />
al momento dello stop definitivo (scelta<br />
dolorosa e rischiosa). Se invece si riuscisse<br />
a riprendere - possibile visto lo slittamento<br />
degli Europei dal 2020 al 2021 - si punterebbe<br />
a completare regolarmente il programma<br />
oppure a procedere<br />
con una insolita<br />
formula di playoff e<br />
playout, per decretare<br />
da una parte la<br />
vincitrice del titolo e<br />
dall’altra le squadre<br />
retrocesse in B.<br />
Con il passare <strong>dei</strong><br />
giorni, l’allarme coronavirus si è esteso anche<br />
fuori dai confini italiani, con la UEFA<br />
(Union of European Football Associations)<br />
che ha cercato di salvare il salvabile, tra rinvii<br />
e porte chiuse. L’Atalanta ha fatto in tempo<br />
a battere il Valencia anche al ritorno degli<br />
ottavi di Champions League e a conquistare<br />
una storica qualificazione per i quarti,<br />
grazie a un poker di gol di Josip <strong>Il</strong>icic. Lo<br />
stop ai voli dall’Italia alla Spagna ha inve-<br />
60 <strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Marzo 2020