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SALUTE<br />
© create jobs 51/www.shutterstock.com<br />
Coronavirus e istruzione a distanza<br />
Banchi vuoti, ma la scuola continua via web<br />
sanitaria ha investito il mondo della scuola.<br />
Luogo dove il contatto tra le persone è inevitabile e,<br />
dunque, le prime azioni stringenti del Governo, per arginare<br />
il diffondersi del coronavirus, non potevano non L’emergenza<br />
interessare il sistema dell’istruzione.<br />
<strong>Il</strong> telelavoro, o lavoro agile, è arrivato in soccorso della scuola,<br />
affinché l’anno scolastico non vada perduto. I dirigenti scolastici<br />
hanno dato istruzioni ai docenti per dialogare con le famiglie e<br />
continuare il percorso formativo, certo con inusuali restrizioni, ma<br />
con la maggiore efficacia possibile.<br />
<strong>Il</strong> Ministero dell’Istruzione ha emanato delle note con istruzioni<br />
operative per chiarire da subito cosa si intende per didattica<br />
a distanza e per approfondire altre tematiche: la questione della<br />
privacy, la progettazione delle attività, l’attenzione agli alunni con<br />
disabilità e con bisogni educativi speciali e la valutazione delle attività<br />
didattiche a distanza..<br />
In queste settimane difficili, la didattica a distanza, ha scritto il<br />
Ministero, ha avuto e ha due significati. Da un lato, sta servendo a<br />
“mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza”,<br />
combattendo “il rischio di isolamento e di demotivazione”.<br />
Dall’altro lato, è essenziale per “non interrompere il percorso<br />
di apprendimento”.<br />
Certo, la spensieratezza <strong>dei</strong> giorni migliori sembra lontana,<br />
ma, l’auspicio di tutti, è che si possa ritornare presto alla normalità<br />
e che gli studenti possano tornare ad affollare le classi e portare a<br />
termine l’anno scolastico. La formazione a distanza serve anche a<br />
garantire il numero minimo di giornate scolastiche affinché l’anno<br />
risulti valido.<br />
Infatti il ministero ha chiarito che “le assenze degli alunni nei<br />
periodi di sospensione ‘forzata’ delle attività didattiche non saranno<br />
conteggiate ai fini della validità dell’anno scolastico. Allo stesso<br />
modo, l’anno scolastico è comunque valido, anche qualora non<br />
dovesse raggiungere il minimo di 200 giorni previsti, in quanto si<br />
Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione.<br />
tratterebbe di una situazione dovuta a cause di forza maggiore”.<br />
Dunque, si tratta di una situazione straordinaria di impedimento<br />
alle attività di aula. Infatti, come previsto dal decreto del 9<br />
marzo del Presidente del Consiglio <strong>dei</strong> Ministri, sono state sospese<br />
le attività didattiche in tutte le scuole del Paese fino al prossimo 3<br />
aprile. Sospesa anche la frequenza delle attività di formazione superiore,<br />
comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione<br />
Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi<br />
per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma restando<br />
la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad<br />
esclusione <strong>dei</strong> corsi per i medici in formazione specialistica e <strong>dei</strong><br />
corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle<br />
attività <strong>dei</strong> tirocinanti delle professioni sanitarie.<br />
Dunque, un piccolo grande sforzo per alunni, studenti e docenti.<br />
Si rimane a casa e si studia a distanza con la speranza di<br />
festeggiare insieme la fine dell’anno scolastico. (F. F.)<br />
24 <strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Marzo 2020