You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
AMBIENTE<br />
SE LA NATURA TORNA<br />
A PRENDERSI I SUOI SPAZI<br />
L’isolamento forzato della popolazione ha permesso<br />
all’ambiente e agli animali di recuperare il terreno perso<br />
di Giacomo Talignani<br />
Mai, come in questi ultimi<br />
giorni, tutto appare collegato.<br />
L’anomalia, nella normalità<br />
conquistata dall’uomo,<br />
ai tempi della pandemia del coronavirus<br />
sta nell’impossibilità nell’uscire di casa.<br />
Ma anche di utilizzare mezzi di trasporto,<br />
dall’auto all’aereo, per i propri spostamenti,<br />
per i propri viaggi, per il proprio<br />
commercio. Oppure semplicemente per<br />
invadere, come è abituato a fare da secoli,<br />
<strong>dei</strong> precisi spazi naturali, habitat che<br />
appartengono ad altre specie.<br />
Così accade che in questi giorni il<br />
collegamento uomo-natura diventi lampante,<br />
non solo per le immagini satellitari<br />
di Copernicus che ci mostrano il miglioramento<br />
della nostra qualità dell’aria, ma<br />
anche per gli animali che in tutto il mondo<br />
si stanno riprendendo habitat, territori,<br />
zone sottratte dall’uomo per i suoi<br />
scopi. O al contrario, tornando al collegamento,<br />
degli animali che ormai troppo<br />
strettamente dipendenti dall’uomo oggi<br />
soffrono - dopo nemmeno un mese - della<br />
nostra anomala assenza.<br />
Le storie sono tante e spesso ci fanno<br />
strizzare l’occhio alla natura, a quei<br />
mammiferi che in sessantanni abbiamo<br />
praticamente dimezzato, a quegli insetti<br />
che abbiamo ucciso con pesticidi e agricoltura<br />
intensiva, a quei cetacei che abbiamo<br />
mandato in confusione fra plastica,<br />
pesca e inquinamento acustico.<br />
Così accade, nei porti di Cagliari e<br />
Trieste, fra il traffico di natanti abbattuto<br />
a causa del Covid-19,<br />
che tornino<br />
i delfini, proprio lì,<br />
vicino alla banchina,<br />
dove non si vedevano<br />
da anni.<br />
Oppure in Laguna,<br />
o meglio a Burano,<br />
che le acque<br />
senza più gondole e<br />
orde di turisti, senza il via vai di barche<br />
e vaporetti, siano decisamente più chiare,<br />
trasparenti, tanto da mostrare pesci e organismi<br />
viventi che sembravano dimenticati.<br />
O ancora, scena a cui a Roma si è<br />
A Burano, le acque senza<br />
più il via vai di vaporetti<br />
e barche, sono decisamente<br />
più limpide<br />
abituati da un po’, vedere i cinghiali che<br />
invadono le strade ad esempio di Sassari,<br />
a cercar qualcosa da mangiare. O a Venezia<br />
vedere il Germano reale che torna<br />
a nidificare lungo i canali e via dicendo,<br />
dalle volpi avvistate a Milano ai cigni immortalati<br />
nei centri delle città dove non si<br />
osservavano da tempo.<br />
Per certi aspetti, va detto, potrebbe<br />
essere anche solo un caso, qualche animale<br />
che si è spinto un po’ più in là del<br />
solito a cercare approvvigionamento.<br />
Ma se come racconta<br />
uno studio<br />
pubblicato su Science<br />
nel 2018 gli animali<br />
che vivono in<br />
ambienti antropizzati<br />
percorrono delle<br />
distanze inferiori<br />
di due o tre volte<br />
rispetto a quelli che<br />
vivono in aree incontaminate, adesso per<br />
loro sembra quasi un momento di rivalsa,<br />
di esplorazione possibile grazie all’assenza<br />
dell’uomo. Anche se questi tematiche<br />
saranno probabilmente oggetto di<br />
48 <strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Marzo 2020