2024_2-TRATTORI

KUBOTA
Kubota oggi
è presente in
Europa non solo
con i trattori ma
anche con una
vasta gamma
di attrezzature
agricole grazie
all’acquisizione di
importanti marchi
come Kverneland,
Vicon, Great Plans,
Roc, Pulverizadores
Fede e Gianni
Ferrari.
novation Centre Europe (ICE)
che promuove l’Open Innovation
e accelera lo sviluppo di
nuove imprese nel continente
e il Centro di ricerca KRDE,
un polo di ricerca e sviluppo
con sede in Francia in sintonia
con i principali mercati per
la realizzazione di trattori su
misura per le esigenze degli
agricoltori europei. All’attivo
anche due centri di distribuzione
europei: NEDC ad
Alblasserdam (Paesi Bassi) e
SEDC a Cavaillon (Francia)
per consegnare i prodotti più
velocemente e un centro logistico
europeo di 22.000 metri
quadri con sede nel nord-est
della Francia per la distribuzione
dei ricambi. A questi si
aggiungono lo stabilimento
francese per la produzione di
trattori realizzato nel 2015,
e uno stabilimento
di macchine per
l’edilizia a Zweibrücken,
in Germania,
fondato nel
1989. Nel 2012
Kubota ha inoltre
acquisito il Gruppo
Kverneland, storica
azienda impegnata
nella realizzazione
di attrezzature per
la lavorazione del
suolo. Il gruppo include
anche la Great
Plains, azienda
americana che anch’essa produce
attrezzature per la lavorazione
del terreno, la semina
e lo sfalcio e la Roc, specializzata
nella produzione di andanatori
e carri trincia.
Da Marchio a gruppo
In epoca più recente, nel 2021,
ha inoltre incorporato la Pulverizadores
Fede, marchio
spagnolo produttore di atomizzatori,
e l’anno successivo,
è stata la volta della divisione
tosaerba del costruttore
italiano Officine Bieffebi e
della sua filiale Gianni Ferrari,
entrando così anche nel settore
della difesa delle colture e
del garden professionale.
Se la presenza di Kubota in
Europa è ampiamente consolidata,
ancor di più lo è il posizionamento
del brand a livello
globale. Il marchio di Osaka è
presente in 120 Paesi con circa
50 mila dipendenti e fattura
oltre 20 miliardi di euro. Numeri
che gli valgono il terzo
gradino del podio dell’industria
agricola mondiale e che
secondo i vertici Kubota sono
destinati a crescere anche nel
breve periodo. A dichiararlo
è Yasukazu Kamada, presidente
di Kubota Holdings Europa,
che, in occasione della
conferenza stampa ad Agritechnica
lo scorso novembre,
ha previsto per il gruppo un
fatturato in crescita fino a 22
miliardi di euro entro il 2025.
Nel frattempo, nel 2023, Kubota
ha fatturato 21,85 miliardi
contro i 19,84 del 2022 e i
16,27 del 2021, con una crescita
nel triennio del 34,3%.
Numeri supportati da ingenti
investimenti in ricerca e sviluppo
che il gruppo ha disposto
recentemente nei Global
Development Center sparsi
per il mondo. Nel dettaglio
622 milioni di euro dal 2022
nel Kubota Global Institute
of Technology in Giappone,
54 milioni di euro dal 2021
nel Kubota Reasearch & Development
Europe SAS in
Francia, 73 milioni di euro dal
2022 nel Kubota Reasearch &
Development North America
negli USA e 14 milioni di
euro dal 2016 nel Kubota Reasearch
& Development Asia
in Tailandia.
Tornando all’Europa, il
14,4% del fatturato complessivo
viene realizzato proprio
nel Vecchio Continente dove
la fetta più grossa, il 33% è
da imputare alle macchine
per le costruzioni, seguite
da trattori e attrezzature, entrambe
con il 22%, dai motori
con il 16% e dai ricambi con
il 6%. Imponente la crescita
a livello di vendite di trattori
nel 2023 con un più 38% rispetto
all’anno precedente. La
quota complessiva del brand
nipponico nell’UE a 7 (Italia,
Francia, Germania, Spagna,
UK, Polonia e Turchia) relativamente
al mercato trattori si
attesta all’8%, dato in crescita
dello 0,2% rispetto al 2022. In
Italia Kubota ha piazzato nel
2023 970 trattori in leggero
calo rispetto al 2022 ma con
una quota di mercato stabile
attorno, 5,5%.
Dall’autonomo all’elettrico
Le principali new entry per
l’Europa hanno riguardato
nel 2023 il lancio proprio ad
Agritechnica del prototipo di
trattore autonomo Agri Robo
a cui è stato dedicato un articolo
sul numero di Trattori di
gennaio e gli specializzati della
serie M5002 Narrow, offerti
in 5 modelli con motori Stage
V e potenze che vanno dai 74
ai 115 cavalli. Disponibili con
cabina o telaio di protezione
ROPS, sono dotati di assale anteriore
sospeso e di una cabina
con filtri di Categoria 4. Nei
campi e nei giardini di mezza
Europa è poi sbarcato il nuovo
compatto full electric Lxe da
26 cavalli di potenza dotato di
una batteria di grande capacità
in grado di fornire una ricarica
rapida di un’ora e un funzionamento
continuato di tre o quattro
ore. Pensato soprattutto per
l’utilizzo da parte degli enti comunali
o amministrativi, include
caratteristiche ottimali per
la falciatura, il trasporto e altre
attività di gestione del verde,
come la presa di forza indipendente,
la comoda trasmissione
HST e diverse prese idrauliche.
Grandi passi avanti anche
per quanto riguarda le nuove
tecnologie 4.0 grazie al Kubota
Connect, disponibile su
tutte le Serie M e gratuito per
i primi tre anni, per la manutenzione
predditiva e al Kubota
FarmCentre, che consente
di gestire la propria flotta, di
creare mappe di prescrizione
e di controllare tutti i mezzi in
un’unica piattaforma.
Fabio Terni
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