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Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

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caccia alle streghe durante il maccartismo. I valori classici efondanti della società sono quelli più bersagliati: il matrimonio,la famiglia, il ruolo della donna all’interno di essa, vengonospesso messi in discussione. Così come le istituzioni, chevengono viste non come rassicuranti, protettive per il cittadino,bensì nemiche e pericolose. Un’entità della quale diffidare.Anche in anni più recenti, quando ormai il genere noir, per lomeno nella sua accezione più classica, è finito, i film che adesso si ispirano e che ne sono i naturali prosecutori, utilizzanogli schemi del genere per narrare una società che non è maivista in maniera positiva. Infatti la violenza, la criminalitàorganizzata, i serial killer sono spesso gli ingredienti e i protagonistidei film che, più o meno dall’inizio anni Ottanta, vengonodefiniti neo-noir. A partire da Brivido caldo (LawrenceKasdan, 1981) e, soprattutto, Blade Runner (Ridley Scott,1982), film a tutti gli effetti di fantascienza ma che utilizza,senza ombra di dubbio, molti degli stilemi del noir classicoper raccontare una società del futuro ormai senza più anima,dove i sentimenti vengono immessi all’interno di robot semprepiù simili agli esseri umani e dove è sempre più labile ilconfine fra la macchina e l’uomo.Anche oggi, nei romanzi e nel cinema, viene utilizzata semprepiù spesso la formula del poliziesco, del noir, del thriller,per raccontare le storture della società contemporanea. Nesono un esempio, in letteratura, gli americani James Ellroy,James Lee Burke, Tony Hillerman, James Crumley, SandraScoppettone. In Europa oltre ai molti scandinavi (fra i quali ipiù famosi sono sicuramente Henning Mankel e LisaMarklund) che svelano i cupi retroscena di una società soloapparentemente perfetta, troviamo la folta schiera dei “mediterranei”,dai nostri Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli,Massimo Carlotto e molti altri, al sommo catalano ManuelVazquez Montalban. Dal marsigliese Jean-Claude Izzo algreco Petros Markaris, altro anello di congiunzione fra cinemae letteratura, essendo stato sceneggiatore di buona parte deifilm di Theo Angelopoulos sino alla tragica morte del regista,avvenuta a causa di un incidente stradale poche settimane orsono.Lo scrittore belga Georges Simenon, autoredi innumerevoli romanzi noir e inventore delCommissario Maigret.IL <strong>NOIR</strong> MEDITERRANEOLa Francia: Simenon e i suoi erediIl poliziesco francese affonda le sue radici sin nell’800, quandoÉmile Gaboriau pubblica, nel 1863, quello che viene considerato,a tutti gli effetti, il primo «vero» romanzo poliziescofrancese, L’Affaire Lerouge. Negli anni seguenti poi, GastonLeroux e Maurice Leblanc produrranno opere con al centro leimprese di detective (Rouletabille) e ladri (Arsène Lupin).Ma è con Georges Simenon che il genere acquista una suafisionomia ben definita. Simenon, di origine belga ma pariginodi adozione, oltre alle opere con il notissimo personaggiodel commissario Maigret, realizza una serie di romanzi dove10

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