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Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

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è soltanto il dominio ma la morte.Spesso il lato ‘nero’ di un film è legatoa un personaggio psicopatico, a unambiente corrotto, a una scenografiainquietante. Il ricatto, la delazione,la rapina, la truffa, il traffico di drogagenerano un intreccio dove la postain gioco è la morte. Sono rare le seriedi film che in pochi anni abbianoaccumulato sullo schermo una talequantità di brutalità e di omicidi. Lamorte è sempre sordida o insolita:aspetta il protagonista alla fine di unviaggio tortuoso. Il film noir è, inogni accezione del termine, un filmdi morte. La morte è l’obbiettivofinale di ogni azione e diffonde sulfilm la sua ombra cupa. La morte ègià dentro l’eroe del noir: bisognasolo aspettare che si rovesci all’esterno,inondando lo schermo di cadaverie di violenze inusitate.Rita Hayworth in due suoi celebri film:in alto nel ruolo di Gilda, la sensualeprotagonista dell’omonimo film diGeorge Cukor. Sotto con Orson Wellesne La signora di Shanghai.Dalla fine degli anni ‘50 si può sostenereche il cinema americano abbiaabbandonato il noir e in questo modoil genere, come accennavamo prima,si sia “trasferito” fuori dagli States.Nonostante sia un genere tipicamenteamericano, il noir ha avuto unanotevole diffusione anche nel cinemafrancese, con titoli quali Legittimadifesa di Henri-Georges Clouzot eAscensore per il patibolo di LouisMalle, i film di Dassin dopo averlasciato gli Usa, molti film di Becker,tutto il cinema di Melville, gran partedei film di Chabrol.Anche il cinema giapponese ebbe un ruolo importante:Kurosawa per certi versi già con Rashomon utilizzò flashbacke luci alla maniera del noir, poi con I cattivi dormono inpace e Anatomia di un rapimento entra perfettamente nelgenere. Un altro regista giapponese, Seijun Suzuki, tra il 1956e il 1967 ha realizzato circa 40 film, principalmente B-moviedi genere yakuza (mafia giapponese) con uno stile che si èfatto sempre più surreale e «artistico» influenzando tantissimol’evoluzione del genere.Per quanto riguarda il cinema italiano negli anni ‘60 e ‘70 c’èstato soprattutto uno sviluppo del poliziesco/poliziottesco cheprende spunto da un certo tipo di noir anche se con profondedifferenze. Vi rimandiamo al box a pagina 19 per una sinteticadisamina del noir e poliziottesco italiano.6

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