questo tentativo di raccontare un determinato mondo per ciòche, effettivamente, era. Togliendo il racconto poliziesco dallanaftalina nella quale sino ad allora era stato costretto da autoriquali, giusto per citare i più noti, si annoveravano AgathaChristie, creatrice di Hercule Poirot e Miss Marple e S.S. VanDine, ideatore del sofisticato detective privato Philo Vance.Fra gli scrittori che contribuirono in maniera massiccia all’affermarsidel romanzo hard-boiled, vanno citati DashiellHammett e Raymond Chandler. Hammett era un ex detectivedella Agenzia Pinkerton, costretto ad abbandonare il mestiereper via della tubercolosi della quale era afflitto e contratta nelcorso della Prima guerra mondiale. Per campare si dedicò,quindi, alla scrittura, descrivendo le sue esperienze come investigatore.Vari racconti di Hammett vennero pubblicati propriodalla rivista diretta da Joseph T. Shaw. Rivista alla quale collaboròanche Raymond Chandler. Nato a Chicago ma trapiantatoin California Chandler, dopo svariate esperienze lavorative,iniziò, a partire dal 1933, a pubblicare su Black Mask dei raccontinei quali il protagonista era un poliziotto privato concaratteristiche molto simili a quelle del futuro Philip Marlowe.Il cinema, ben presto, si appropria delle storie di Hammett,Chandler e soci, trasformandole in film di grande successo.Non solo. Molti scrittori della “scuola dei duri”, Hammett eChandler in testa, iniziarono a collaborare con l’industria cinematograficain veste di sceneggiatori di film tratti da loro opereo da opere di altri scrittori.La trasposizione di molti romanzi hard-boiled del periododella depressione in film è dovuta, in parte, al fatto che l’istituzionedell’autocensura di Hollywood, che aveva impedito, sinoad allora, tale operazione, divenne nel periodo bellico più permissiva.Tuttavia, passando dalla carta stampata alla pellicola,spesso il genere poliziesco perse molte delle sue caratteristicheper acquisirne altre, completamente diverse e proprie del generenoir.I “duri” americani e il grande schermoDashiell Hammett (1894-1961) e Raymond Chandler (1888-1959)Fra i primi detective nati dalla fantasia di scrittori di polizieschiad essere approdati sul grande schermo, troviamo Sam Spade.Nato dalla penna di Dashiell Hammett, Spade è il protagonistadi uno fra i più apprezzati noir statunitensi: Il mistero del falco(John Huston, 1941), tratto dal romanzo del 1936 Il falconemaltese. In questo film Sam Spade ebbe il volto di HumphreyBogart che, successivamente, interpretò anche Philip Marlowe,altro famoso detective privato creatura dello scrittoreRaymond Chandler, ne Il grande sonno. Questa pellicola giratada Billy Wilder nel 1946 è da considerarsi fra i capolavoriassoluti della cinematografia in generale. Alla sua sceneggiaturaparteciparono fra gli altri, lo stesso Chandler e il famosoromanziere William Faulkner.In alto: copertina della rivista poliziescaBlack Mask, con il racconto di DashiellHammett Il falcone maltese.Sopra: Dashiell Hammett (a sinistra) eRaymond Chandler (a destra).15
In totale sono nove i film in cui compare il personaggio di Marlowe. Non tutti, ovviamente, sono da considerarsidei capolavori. Anzi, alcuni sono decisamente mediocri. Fra i titoli, però, ritroviamo ottime pellicolefra le quali, oltre alla già citata opera di Wilder, va segnalata Il lungo addio (Robert Altman, 1973)dove, a prestare il volto al detective è l’attore Elliot Gould che si muove in un’ambientazione insolita quelladella società californiana degli anni Sessanta-Settanta.Infine preme ricordare il Marlowe interpretato da Robert Mitchum in Marlowe, poliziotto privato (DickRichards, 1975) non tanto per la qualità del film, quanto per la grande interpretazione di Mitchum che donaa Marlowe un’aria stanca, disillusa, che nulla ha più da chiedere alla vita, avendone già conosciuto tutto ilmarcio che si cela in essa.Cornell Woolrich (1903-1968)Anche Cornell Woolrich va annoverato fra quegli scrittori i cui romanzi hanno dato origine a film di grandesuccesso. Woolrich, newyorkese, conosciuto anche sotto alcuni pseudonimi (William Irish, GeorgeHopley), dopo un inizio di carriera in sordina, diede alle stampe nel 1940 La sposa era in nero, segnandol’avvio della cosiddetta «serie nera», una sequenza di romanzi che influenzerà non solo il roman noir francese,ma anche il cinema. Proprio da questo romanzo François Truffaut, allora giovane esponente dellanouvelle vague francese, ne trasse un ottimo film interpretato da Jeanne Moreau dal titolo La sposa in nero(1967).Ma quello del cineasta francese non fu l’unica pellicola realizzata a partire dai romanzi di Woolrich. It Hadto be Murder, divenne Rear Window film del 1954 di Alfred Hitchock, conosciuto in Italia come La finestrasul cortile.La vita di Woolrich non fu facile. Legato morbosamente alla madre, visse chiuso con lei in un albergo diManhattan in uno stato psichico precario. Alla morte della donna cadde vittima di uno stato depressivo chelo portò a perdersi nell’alcol, incapace di scrivere e finendo i suoi giorni su una sedia a rotelle a causa dell’amputazionedi un piede.Jim Thompson (1906-1977)Quasi dimenticato per molti anni e ora, da qualche tempo, riscoperto dalla critica e dal pubblico, JimThompson ha “prestato” molti suoi romanzi al cinema. Opere dalle quali ne sono scaturite pellicole digrande successo, fra le quali Getaway! di Sam Peckimpah (1972), Il fascino del delitto di Alain Corneau(1979), Colpo di spugna di Bertrand Tavernier (1981), Rischiose abitudini, di Stephen Frears (1990).Artista maledetto, Jim Thompson amava descriversi come “uno nato in carcere”. In realtà nacque in unalloggio posto sopra la prigione di Anadarko in Oklahoma, dove il padre, sceriffo della contea di Caddocostretto poi alla fuga perché accusato di corruzione, viveva con la famiglia. Una figura ingombrante quelladel padre, tanto che il giovane Jim ne rimase segnato per tutta la vita, che trascinò fra alcol, mille lavoriper sbarcare il lunario e la scrittura nella quale riversava i propri incubi e le proprie ossessioni.Jim Thompson, nelle sue opere, descriveva una società malata, un’America sconfitta dal suo stesso sogno.Una società basata sulla menzogna e popolata da uomini miseri, vittime e, allo stesso tempo, artefici dellapropria dannazione. Come altri e, forse, meglio di altri, Thompson ha raccontato la famiglia descrivendolacome un’istituzione ormai alla deriva, marcia. Così come la provincia americana, subdola e violenta,dalla quale egli stesso proveniva.16Da sinistra a destra:Cornell Woolrich, JimThompson e JamesEllroy.