06.08.2015 Views

NOIR

Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

A partire dagli Anni ‘70 il cinema nero torna in voga anchenegli Stati Uniti trasformato nel cosiddetto neo-noir, cherielabora lo stile del noir classico secondo un’ottica moderna.I più importanti esempi di questo filone sono costituitida Il lungo addio di Robert Altman, Chinatown di RomanPolanski, Bersaglio di notte di Arthur Penn, via via fino aversioni che abbandonano lo schema classico, in cui tuttoruota attorno alla figura del detective e/o a quella dellafemme fatale: per cui, si possono definire noir anche filmquali La conversazione di Coppola o Taxi Driver di MartinScorsese, i quali comunque mantengono intatti situazioni,atmosfere, stati d’animo (e non di meno una sottesa criticasociale) tipici del genere.C’è da considerare anche Scarface di Brian De Palma conAl Pacino, remake del capolavoro di Hawks. Più vicini alnoir classico i successivi Brivido caldo di LawrenceKasdan e, in tempi più recenti, Rischiose abitudini diStephen Frears e L.A. Confidential di Curtis Hanson.Il cinema americano di oggi riscopre il proprio passatooscuro, basti pensare a Gangs of New York di MartinScorsese o a Zodiac di David Fincher. La figura del delinquente,canaglia dallo charme inconfondibile c’è tutta in Lapromessa dell’assassino di David Cronenberg, noir suigeneris, dove Viggo Mortensen è un glaciale russo dallosguardo talmente tagliente da poter uccidere. Ridley Scott èun esploratore dei generi, il suo Blade Runner (1982) è unneo-noir cyberpunk che adatta un racconto di Philip K. Dickalla realtà dei detective. Come Scarface anche il recenteAmerican Gangster (sempre di Scott) riporta in auge il confrontotra due realtà temporali differenti ma tra rappresentazionisociali così stranamente identiche.Il cinema di Joel e Ethan Coen entra di diritto in questodiscorso, i due geniali fratelli esordiscono con Blood Simpleun noir molto classico. Poi, muovendosi sempre intorno algenere, realizzano Fargo, L’uomo che non c’era, per certiversi Il grande Lebowski e anche Non è un paese per vecchi,rivestendo il noir di una forte impronta autoriale e conun umorismo non comune.Negli anni ‘90 anche Quentin Tarantino, già sceneggiatoredi noir come Una vita al massimo di Tony Scott e Assassininati di Stone, ha un ruolo fondamentale nella ristrutturazionedel genere: i suoi capolavori del periodo (Le iene, PulpFiction e Jackie Brown) si muovono nelle tematiche noircon l’introduzione spiazzante di dialoghi surreali, violenzagrafica e ossessioni pop.È necessario ricordare anche Michael Mann con il suo cinemafiammeggiante. Mann è uno dei pochi registi al mondocapace di mescolare autorialità e cinema di genere in unadimensione mainstream, dando vita ad autentici capolavoridel genere: Manhunter, Heat- la sfida, Collateral e il recenteNemico Pubblico.In alto: a partire dagli anni ‘50 il cinema giapponeseebbe un ruolo importante nel generenoir. In alto un’immagine del regista SeijunSuzuki, autore di numerosi B-movie, principalmentedi genere yakuza.Sopra: il Philip Marlowe interpretato da ElliotGould nel film di Robert Altman Il lungo addio.7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!