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Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

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FARGORegia Joel CoenSceneggiatura Joel e Ethan CoenFotografia Roger DeakinsMusica Carter BurwellScenografia Thomas WilkinsCon Steve Macey, Francis McDormand, SteveBuscemi, Peter StormareProduzione UsaAnno 1996Durata 98’LA TRAMAJerry Lundegaard, gestore di una concessionaria d’auto,ingaggia due malviventi per rapire la moglie e ottenere,così, il riscatto pagato dal suocero. Purtroppo perlui, i due rapitori, tanto incapaci quanto crudeli, tramuteranno in tragedia il rapimento. La poliziottaMarge, in avanzato stato di gravidanza, indagherà e scoprirà il piano.PREMIOscar 1996: miglior attrice a Francis McDormandOscar 1996: miglior sceneggiatura a Joel ed Ethan CoenFestival di Cannes 1996: miglior regia a Joel CoenLA CRITICASulla mappa Fargo è una località al confine fra il North Dakota e il vicino Minnesota: intitolando cosi’ illoro film, presentato in concorso e in uscita la settimana prossima in Italia, i fratelli Joel ed Ethan Coenhanno voluto simbolicamente alludere al confine tra il bene e il male. Proprio in un bar notturno di Fargo,nella prima scena, sorprendiamo il venditore di macchine Jerry (l’attore è William H. Macy, un predilettodi Mamet) sancire un patto scellerato con i gangsters Carl (Steve Buscemi, della scuderia Tarantino) e Gaeril taciturno (Peter Stormare, uno svedese targato Bergman). I due furfanti si impegnato a rapire la mogliedi Carl in modo da far pagare a Wade (Harve Presnell), ricco padre di lei, il congruo riscatto con cui Jerryconta di tamponare i propri debiti. È un modo per far vedere come in un quadretto familiare da «Ladie’ sHome Journal», affondato nel bianco paesaggio invernale, la cupidigia produce disastri. Paurosamentemascherati Carl e Gaer irrompono nella villa alla periferia di Minneapolis e si portano via dopo una lottaforsennata la povera donnetta, sorpresa mentre stava davanti alla tv: a Jerry non resta che esibire il suo fintodolore al suocero, che però è un tipo tosto (alle sue spalle, nello studio, ha un paio di bronzi di cowboysscolpiti da Remington) e non rinuncerà a farsi giustizia da sè in stile vecchia America. Negli assurdi andirivienidel film le macchine passano e ripassano sotto l’enorme scultura in legno del semidio Paul Bunyan,patrono della zona e ulteriore simbolo di valori ormai desueti. Mentre i Coen ci descrivono dei cialtronitanto insipienti da non reggere il confronto con i cattivi di una volta, non nascondono la loro simpatia perla poliziotta Marge (l’attrice bravissima è Frances McDormand, nella vita moglie di Joel), casalinga eincinta di sette mesi, che appare dopo mezz’ ora e si appresta a seguire le sanguinose tracce dei rapitori(alla fine i morti inutilmente ammazzati ammonteranno a sette). Straordinaria tragicommedia dove le più27

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