06.08.2015 Views

NOIR

Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

Tutti i colori del noir - Cineforum del Circolo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Locandine de Le iene, di QuentinTarantino e di Oldboy di Kim Ki-dukPer quanto riguarda il cinema degli ultimi anni non si può non parlare del noir del sud-est asiatico. Pur semplificando,vanno citati almeno una manciata di autori che dagli anni ‘90 sono venuti alla ribalta nei festivaleuropei. Il cinema asiatico ha rielaborato il noir con un uso della violenza molto diverso da quella chevediamo nei film americani e con una commistione tra generi (melodramma, commedia, anche horror) cherende originalissimi gli autori di questo cinema.Per il cinema di Hong Kong sono saliti alla ribalta registi geniali come John Woo (poi assorbito daHollywood, purtroppo) e Johnnie To che tiene ancora la posizione sfornando una serie di titoli con uno stilepersonale e avvincente (The Election, Breaking News, PTU). Capolavoro recente del cinema di Hong Kongè la saga in tre capitoli Infernal Affairs di Andrew Lau, grande successo al botteghino e recentemente ripresada Martin Scorsese con il remake The Departed.Per il Giappone c’è sicuramente da considerare il genio assoluto di Takeshi Kitano, nei suoi noir asciutti epoetici (Violent cop, Sonatine, Hana-bi) la Yakuza è un elemento assolutamente ricorrente così come losono il mare, la disgrazia fisica ed il suicidio. L’eroe di Kitano è molto spesso un invincibile vendicatorela cui giustizia cruda e discutibile è portata avanti in modo inesorabile.Anche la Corea una citazione la merita: Park Chan-wook è un regista originale come pochi, i suoi JointSecurity Area e la triologia della vendetta (Mister Vendetta, Oldboy e Lady Vendetta) sono universalmentericonosciuti capolavori del genere.———————Nel corso della rassegna abbiamo scelto di privilegiare il noir contemporaneo, rivolgendoci perciò alle treanime storiche del noir: Stati Uniti, Francia e Sud-est asiatico. L’obiettivo, nel scegliere i film, è stato quellodi presentare opere che ragionassero sull’evoluzione del noir, sulle sue contaminazioni con altri generi,cercando di fornirne un panorama il più ampio possibile, pur nelle “ristrettezze” di soli sei titoli.Inizieremo con il cinema orientale e, in particolare, con Hana-bi di Takeshi Kitano (1997). È il film che faconoscere Kitano fuori dal Giappone con la vittoria del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia del1997. È un film poetico, polimorfico che parte come un poliziesco d’azione, continua come un noir, finiscenel melodramma esistenziale. Alterna il lirico e il tragico, scoppi di violenza e digressioni sulla pittura.Spiazza, coinvolge, intenerisce, colpisce, commuove.A seguire, Fargo (1996) uno dei film più interessanti dei fratelli Coen, Joel, ed Ethan. Opera spiazzanteper vari motivi. L’ambientazione: anziché le cupe atmosfere cittadine, l’innevata e apparentemente candidaprovincia americana (siamo nel Minnesota, luogo di origine dei due fratelli); la stupidità con cui i duecriminali compiono il loro efferato delitto; la poliziotta che indaga (e già il fatto che non sia di generemaschile la dice lunga) con un’aria non particolarmente intelligente e in avanzato stato di gravidanza.Sempre negli Stati Uniti, ma a Los Angeles, si svolge la vicenda di Collateral di Michael Mann (2004).8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!