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Previdenza - Enpam

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L’AvvocatoIL PUNTOL’unico dato certo è quello che, ad oggi, non c’è ancoraun orientamento giurisprudenziale prevalentee consolidato. Le sentenze emesse in primo gradonel 2010 e nel 2011 dalle sezioni Lavoro di alcuni tribunalicivili di tutta la penisola, hanno segnato unpunto a favore dei medici pionieri che per primihanno fatto ricorso. I giudici di Torino e Novara tragli altri – ad esempio – hanno sancito l’inadempienzadell’Italia alla direttiva comunitaria, laddove non haadeguato l’importo della borsa di studio, tenendonebloccato l’importo dal 1992 al 2006. Il 24 luglio è arrivataanche una sentenza della Corte d’appello di Milanoche, esprimendosi su due ricorsi nati su input delSigm, ha accertato il diritto degli specializzandi e condannatolo Stato a risarcimenti fino a 70mila euro.Sebbene i segnali siano confortanti,resta difficile prevedere sel’orientamento verrà confermato.Altrettanto complicato – tenutoconto dei tempi della giustizia –sarebbe quantificare con precisionel’attesa. Quel che si puòprovare a fare, è mettere un po’d’ordine partendo dalla premessache “in giurisprudenza non è maiopportuno né professionale parlaredi certezze” come ribaditodallo staff di avvocati di Consulcesi.È all’associazione legale chepiù ha fatto parlare di sé graziealle mirate campagne marketingche il Giornale della previdenza si è rivolto per fareil punto.Quali medici rientrano nel target e possono aderirealla vostra causa?Quelli che si sono iscritti al corso di specializzazionetra gli anni 1993/1994 e il 2006/2007, percependouna borsa di studio di circa 21 milioni e 500mila lireall’anno.Perché presentare ricorso?Per ottenere le mancate differenze retributive (circa14mila euro per ogni anno di specializzazione), il mancatoversamento degli oneri contributivi e assistenzialie la mancata rivalutazione della borsa di studio.Qual è l’odierno orientamento giurisprudenzialesulla vicenda?La giurisprudenza di legittimità e di merito è in evo-luzione. Oggi, le cause da noi promosse e che promuoveremo,si fondano sui principi sanciti nelle sentenzedi legittimità e di merito già note. Gli altri principisu cui insistiamo sono la disparità di trattamento(ante e post 2007) e la transitoria vigenza di alcunedelle norme del decreto legislativo 368/99, che introdussetemporaneamente gli oneri previdenziali econtributivi anche per chi frequentava la scuola dispecializzazione.Quanti medici hanno fatto ricorso con voi?Quasi 4mila.Quante cause avete condotto o avete in atto edove?Una al tribunale di Roma, che è quello competentepoiché la controparte è lo Stato.A quando gli esiti?La causa in discussione è inprimo grado. Entro i primi mesidel 2014 dovremmo avere i primiresponsi.A quanto ammonta la vostra richiestadi rimborso?In termini complessivi si può arrivarea chiedere fino a 180milaeuro per ogni medico. Non è peròpossibile dare un importo certo,poiché le somme possono essereoggetto di una valutazione delgiudice. Inoltre, soprattutto conriguardo agli oneri contributivi,l’importo varia in base alla situazioneprevidenziale del singolomedico. Noi ad esempio indichiamo una somma dicirca 80mila euro prendendo come parametro unreddito annuo di 26mila euro.Che documentazione bisogna presentare?Un certificato di specializzazione e la modulistica danoi inviata firmata e compilata.Perché fare ricorso se oggi non c’è certezza divittoria?Non avevano certezza neppure i medici specializzatiante 1991, che oggi invece vedono riconosciuti i lorodiritti su tutti i fronti.Una volta vinto, c’è la possibilità che l’Avvocaturafaccia ricorso? E se sì, cosa succede a quelpunto?Si procederà eventualmente con un ulteriore gradodi giudizio. n5 – 2013 Il Giornale della Previdenza 55

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