AssicurazioniOBBLIGO SÌ, MA DAL 2014Approvato il decreto che fa slittare ad agosto del prossimo anno la copertura assicurativaobbligatoria per i professionisti del settore sanitario. Ora il governo ha 12 mesi persciogliere i nodi di un mercato dalle tante rigiditàdi Andrea Le PeraAl principio dell’estate ha iniziato adapparire nelle cronache politichecome auspicio, poi si è trasformatain proposta, quindi è stata invocata comeuna vera e propria necessità. E infine laproroga all’obbligatorietà della coperturaassicurativa è arrivata, per il secondo annoconsecutivo, con un decreto approvatopoco prima dell’ultima scadenza utile.Una decisione limitata esclusivamente alleprofessioni sanitarie e presa con la consapevolezzache troppe questioni devonoancora essere affrontate, come ha sottolineatol’intera categoria attraverso lo scio-Il decreto Balduzzi aveva previstol’istituzione di un fondo finanziatoda professionisti e assicurazioniper garantire a tutti una copertura,ma gli incontri presso il ministeronon hanno ancora portato a un accordoSPECIALIZZANDI E TUTELESono una specializzanda in radioterapia. Anche per noi è obbligatorial'assicurazione (secondo legge 148/2011)? GrazieDottoressa Carla PisaniGentile dottoressa Pisani,la legge richiede una copertura assicurativa per tutti i professionistiche abbiano un contatto diretto con i propri ‘clienti’. Conuna recente circolare, l’Inail ha chiarito che l’Asl è tenuta a provvederealla copertura assicurativa (Rc professionale) nei confrontidel medico in formazione che svolge attività nelle proprie strutturealle stesse condizioni del resto del personale.L’unico caso in cui lo specializzando sarebbe obbligato a stipulareprivatamente una polizza si verificherebbe quindi nell’eventualitàdi altre attività professionali al di fuori di quellesvolte nell’ambito del corso di specializzazione, poiché la polizzafornita dalla Asl si riferisce di norma alla sola attività assistenzialesvolta presso le proprie strutture: fermo restandoche la proroga sposta l’obbligo ad agosto 2014, è consigliabilein questi casi verificare la propria copertura richiedendo gliestremi della polizza.56Il Giornale della Previdenza 5 – 2013
Assicurazionipero di quattro ore dello scorso 22 luglio.A partire da una legge sulla responsabilitàprofessionale, considerato che tra l’aumentodelle richieste di risarcimento e lanecessità delle compagnie assicurative diriequilibrare i conti, intere categorie dell’areasanitaria rischiano di non potersi tutelarenemmeno volendo. Ma nei prossimi12 mesi sono attese risposte anche su altritemi, chiarimenti indispensabili per chi ancoradeve sottoscrivere una polizza.LE REGOLE DA SCRIVEREI costi, innanzitutto. Sia per i colleghi più giovani,sia per i professionisti di alcune areecritiche (chirurgia, ortopedia, ginecologia) alleprese con premi da oltre 10mila euro annui.Il decreto Balduzzi aveva previsto l’istituzionedi un fondo finanziato da professionisti e assicurazioniper garantire a tutti una copertura,ma gli incontri presso il ministero non hannoancora portato a un accordo.Anche perché non è stata fatta chiarezza riguardoai requisiti minimi delle polizze, inparticolare per quanto riguarda la responsabilitàpregressa: sarebbero davvero tutelatimedico e paziente se il primo non fosse assicuratoper prestazioni fornite qualche annoprima, quando ancora non aveva stipulatouna polizza? E come considerare la franchigia,che accollando all’assicurato unapercentuale del risarcimento rende impossibileconoscerne l’entità in anticipo, e diconseguenza prepararsi accantonando unacifra da utilizzare in caso di necessità? Infineil tema dell’obbligatorietà a sensounico, con il paradosso che nel mercatoattuale le compagnie possono rifiutarsi diassicurare professionisti con richieste dirisarcimento in corso, indipendentementedall’esito dell’azione legale.Un elenco di complessità accumulate nelcorso degli anni, acuite dall’assenza di unanormativa capace di gestire i cambiamentidell’ultimo decennio. Una vera e propriaemergenza da affrontare al più presto, primache sui medici si scateni l’effetto di contraddizioniignorate troppo a lungo. nLA COPERTURA IN OSPEDALESono un medico ospedaliero, specialista in malattie dell'apparatorespiratorio, assunto a tempo indeterminato (con rapporto di lavoroa tempo pieno ed esclusivo) nella U.O. di Pneumologia diun ospedale della provincia di Bari. Non esercito attività da libero professionista,non svolgo attività lavorativa intra-moenia o extra-moenia,in pratica lavoro esclusivamente ‘in nome e per conto’ dell'Asl Bari.Sulla base di questa premessa, vorrei sapere se anche io sono tenuto (cioèobbligato) a stipulare una assicurazione privata per la responsabilitàcivile da rischio professionale, che leggo sulla ‘Previdenza’ essere obbligatoriadal prossimo 13 agosto; oppure, come penso sia più logico considerandola tipologia della mia attività lavorativa, io sono già tutelatodalla mia Asl e quindi non sarei obbligato a stipulare una assicurazioneprivata.Dottor Domenico BalaccoGentile dottor Balacco,l’obbligatorietà della copertura assicurativa, che scatterà adagosto 2014 dopo la proroga concessa dal governo al settoredella Sanità, è nata con l’obiettivo di fornire a ogni cittadinomaggiori garanzie nel momento in cui si rivolge a un professionista.Nel suo caso, essendo presente la copertura dellaAsl le sue prestazioni ricadono sotto l’ombrello della polizzae rispettano così i requisiti della norma.Se è vero che non sarà obbligato a stipulare un’ulteriore polizza,il dibattito degli ultimi mesi ha avuto comunque il pregiodi accendere i riflettori sul tema della qualità della coperturaassicurativa. Un rapporto di dicembre 2012 della Commissioneparlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario ha evidenziatocome il 62,7 per cento delle Asl non offra una coperturanei casi di colpa grave (rivalendosi direttamente sul medicoin caso di condanna), il 48,5 per cento delle polizze non prevedela clausola di tutela legale, e solo il 16 per cento fornisceai propri dipendenti entrambe le garanzie, facoltative ma avolte determinanti.In un contesto che vede un continuo aumento delle richiestedi risarcimento (seppure a ritmi più ridotti rispetto al recentepassato), è quindi opportuno conoscere nel dettaglio le tuteleofferte dalla polizza in vigore nella struttura in cui si opera, pervalutare la necessità di muoversi autonomamente magari inserendogaranzie integrative. E tutelare, oltre ai pazienti, anchela propria serenità.Inviate i vostri quesiti all’indirizzo giornale@enpam.itoggetto: “Rubrica assicurazioni”Gli argomenti suggeriti verranno approfonditi nei numeri successivi5 – 2013 Il Giornale della Previdenza 57