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TROMPE L’OEILL’INGANNO DELL’OCCHIOPerugia - Gallerie dei Gerosolimitani25 maggio – 15 settembre 2013Orari: 15.00 – 20.00.Sabato e domenica:10.00 – 13.00 / 15.00 – 20.00Lunedì e martedì chiusoIngresso gratuitoCatalogo: Gallerie dei GerosolimitaniVolumnia Editricewww.legalleriedeigerosolimitani.orgArteTROMPE L’OEILl’arte e l’inganno visivoUn raffinato genere artistico che ci ricorda quanto sia labile il confine frala realtà e l’illusione. Venticinque artisti italiani e stranieri in mostra presso leGallerie dei Gerosolimitani a Perugiadi Riccardo CenciDino Valls,Fraus oculideconstructio.Erkin,Farfallenotturne.Singolare alchimia fra verità e finzione,ambizioso tentativo di infrangere i limitibidimensionali della pittura, il trompel’oeil percorre l’intera storia dell’arte, dall’antichitàclassica al mondo contemporaneo.Curiosamente la definizione francese, traducibilecome ‘inganno dell’occhio’, giungesolo all’inizio dell’Ottocento, quando il generesembra aver esaurito gran parte delleproprie potenzialità. L’imitazione perfetta delmondo fisico ha infatti già raggiunto la suaapoteosi nelle certosine rappresentazionidel Quattrocento fiammingo, e in seguitonelle prospettive ingannevoli e nelle architetturesimulate del Barocco. Eppure unamostra organizzata presso le Gallerie deiGerosolimitani a Perugia vuole dimostrarecome il trompe l’oeil mantenga ancor oggiun suo innegabile vitalismo, divenendo metaforadi una modernità sempre più dominatadalle illusioni della realtà virtuale. Venticinquegli artisti, italiani e stranieri, chiamatia cimentarsi con un tema solo apparentementeobsoleto, in realtà in grado di stimolareinnumerevoli soluzioni creative. Di fronteal virtuosismo dei diversi interpreti, l’attodella visione si mostra in tutta la propriacomplessità, come processo neuro-fisiologiconel quale il cervello ricopre un ruolo protagonista.Il concetto stesso di realtà vienemesso in dubbio, le sensazioni visive generanocostruzioni mentali eterogenee, variabilia seconda delle diverse caratteristiche individuali.Si pensi a ‘Farfalle notturne’ di Erkin,dove lo straordinario realismo delle ciotolesembra in contrasto con la qualità evocativadelle farfalle, misteriosi emissari di un mondonel quale la fantasia è al potere. Si veda ancora‘Inganno’ di Maurizio Bottoni, rappresentazioneiperrealista di un pacco postalenella quale esperienza estetica e fisicità dell’immaginecombaciano perfettamente. Allesuggestioni degli antichi polittici si riferisceinfine ‘Restauratio’ di Dino Valls, raffinatissimariflessione sulla memoria e sulla conoscenza.Gli oggetti e le figure abbandonanoil ristretto ambito del quadro per invadere lospazio nel quale si trova l’osservatore. Nescaturisce una interazione fra opera e fruitore,un gioco infinito di aspettative e di rimandiche induce a riflettere sulle capacitàmimetiche dell’arte, e su quanto sia labile ilconfine fra realtà e illusione. nMaurizio Bottoni,Inganno.Dino Valls, Restauratio.