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La luce dietro le sbarre

Numero 24 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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20 Domenica 3 maggio 2009TERRITORIO<br />

L’INIZIATIVA<br />

Gli street artists meridionali esclusi dalla mostra del Madre passano all’attacco<br />

Figli di una Madre snaturata<br />

Molti artisti hanno aderito all’iniziativa di protesta contro il Museo<br />

Alcuni degli artisti meridionali che hanno ideato il logo (in basso) dell’iniziativa “Madre snaturata”<br />

VERONICA VALLI<br />

Vo<strong>le</strong>ndo fare un paragone storico,<br />

si potrebbe quasi dire che i writers<br />

napo<strong>le</strong>tani sono i nuovi crociati<br />

della Street Art. Ma in termini<br />

moderni, la “crociata” per cui si<br />

battono è una mostra. L’antefatto<br />

è l’esposizione “Urban superstar<br />

show” dal 24 apri<strong>le</strong> al museo d’arte<br />

contemporanea Madre di<br />

Napoli in occasione del salone del<br />

fumetto Comicon, organizzata<br />

dalla gal<strong>le</strong>ria romana Mondopop<br />

diretta da David Vecchiato. <strong>La</strong><br />

rassegna propone di essere la più<br />

esauriente mostra di Urban Art<br />

mai presentata in un museo italiano,<br />

che porta al Madre alcuni<br />

tra i nomi più noti della giovane<br />

arte Contemporanea, nata dal<strong>le</strong><br />

ultime tendenze del<strong>le</strong> culture giovanili<br />

con l’intento di promuovere<br />

questa corrente artistica troppo<br />

spesso bistrattata. Il prob<strong>le</strong>ma è<br />

che la prestigiosa lista degli artisti<br />

coinvolti non contempla nessuno<br />

dei tanti esponenti della Street<br />

Art attivi a Napoli e nel sud Italia<br />

in genera<strong>le</strong>.<br />

A segnalare la mancanza è stato<br />

Augusto De Luca, il “cacciatore di<br />

graffiti”, ormai autorità del settore,<br />

che, pur riconoscendo la validità<br />

dell’iniziativa, ha voluto sottolineare<br />

la particolarità. <strong>La</strong> notizia<br />

potrebbe sembrare margina<strong>le</strong><br />

nell’economia della mostra, in<br />

realtà genera un quesito: perchè<br />

un ente musea<strong>le</strong> così importante<br />

per l’arte contemporanea in<br />

Campania come il Madre ha tralasciato<br />

proprio il patrimonio<br />

artistico del suo territorio? De<br />

Luca si rivolge al direttore del<br />

museo, Eduardo Cicelyn, perché<br />

se il curatore della mostra è giustificabi<strong>le</strong>,<br />

in quanto ha del<strong>le</strong> preferenze<br />

nel<strong>le</strong> sue scelte e, essendo<br />

di Roma, potrebbe anche non<br />

conoscere l’ambiente meridiona<strong>le</strong><br />

della Street Art, di contro non lo è<br />

il direttore, reo di aver ignorato<br />

una realtà ben nota. Di qui è scaturita<br />

la po<strong>le</strong>mica, che ha coinvolto<br />

artisti, esperti del settore e<br />

appassionati del genere. Le varie<br />

comunità di Street Artists del Sud<br />

non hanno tardato a farsi sentire.<br />

Artisti come il col<strong>le</strong>ttivo Satoboy,<br />

Helios, Trapani, Corvo, BioDpi,<br />

Iabbo e lo stesso De Luca, si sono<br />

riuniti a Sa<strong>le</strong>rno, dove c’è la sede<br />

della webzine Ziguline, da subito<br />

testimone dell’iniziativa, per attuare<br />

una controffensiva pacifica<br />

alla mostra.<br />

Dall’incontro è nato il movimento“Madre<br />

Snaturata”, il cui nome<br />

riecheggia la simbologia col<br />

museo appunto “madre” che ha<br />

dimenticato i suoi “figli”, con l’intento<br />

di dare risalto ad una realtà<br />

artistica viva ed attiva, con buona<br />

pace di direttori di museo e gal<strong>le</strong>risti.<br />

Veicolo principa<strong>le</strong> dell’iniziativa<br />

è stato internet, col sem-<br />

pre valido supporto dei social<br />

network. Iabbo e De Luca hanno<br />

creato una pagina myspace, dove<br />

hanno“resuscitato” Lucio Amelio,<br />

gal<strong>le</strong>rista e mecenate napo<strong>le</strong>tano,<br />

scomparso nel 1994, noto per<br />

aver contribuito alla diffusione<br />

dell’arte strettamente contemporanea<br />

a Napoli, per farlo assurgere<br />

a portavoce del progetto, una<br />

sorta di santo protettore. Sono<br />

stati tantissimi gli artisti di tutta<br />

Italia a sposare la causa, addirittura<br />

anche alcuni tra i partecipanti<br />

della “Urban Show”, facendo così<br />

di Madre Snaturata un tormentone,<br />

con cui stanno riempiendo i<br />

muri tangibili del<strong>le</strong> città e quelli<br />

virtuali del web. In coincidenza<br />

con l’inizio dell’esposizione, gli<br />

artisti hanno deciso di sabotare la<br />

mostra in maniera particolare,<br />

con del<strong>le</strong> performance da svolgere<br />

all’esterno del museo.<br />

Partendo dall’idea di protesta,<br />

hanno ideato un’azione, nell’accezione<br />

artistica del termine, che<br />

alcuni, come Iabbo, hanno fatto<br />

già partire dal web, ma tutte <strong>le</strong><br />

modalità in cui si svolgeranno per<br />

il momento sono segrete. Anche<br />

se il movimento contestazione di<br />

“Madre Snaturata” mira a colpire<br />

il Madre, il museo e la mostra di<br />

Mondopop stanno beneficiando<br />

della risonanza mediatica dell’operazione<br />

ma dagli organizzatori<br />

non ci sono state repliche precise.<br />

Solo i collaboratori del Madre<br />

hanno fatto sapere che tempo fa<br />

c’era stata l’idea di fare una<br />

mostra sulla Street Art, di cui poi<br />

non s’è fatto nulla.<br />

Non resta che aspettare la mostra<br />

per scoprire cosa si sono inventati<br />

i nostri writer.<br />

SONIA ACERRA<br />

Il pensiero moderno di Carlo<br />

Del Balzo ricordato nel centenario<br />

della sua morte. A commemorare<br />

l’ intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong> irpino<br />

proprio la sua terra nata<strong>le</strong><br />

con una mostra documentaria<br />

che si è tenuta nella sala Penta<br />

della Biblioteca Provincia<strong>le</strong><br />

«Scipione e Giulio Capone» di<br />

Avellino. Attualmente è in via<br />

di comp<strong>le</strong>tamento il catalogo<br />

della rassegna sullo scrittore,<br />

giornalista e politico che è<br />

stata promossa dalla Provincia<br />

di Avellino e dal Centro di<br />

Ricerca Guido Dorso. L’esposizione<br />

ha evidenziato - in<br />

un percorso che si è sviluppato<br />

in quattro filoni - i poliedrici<br />

interessi dell’intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong><br />

che comprendono l’attività di<br />

pubblicista, <strong>le</strong>tterato, politico<br />

e antesignano dell’idea d’Europa.<br />

A raccontare la vita e il<br />

lavoro di Del Balzo <strong>le</strong> sue opere,<br />

conservate nel fondo omonimo<br />

- acquisito nel 1913 -<br />

della Biblioteca «Capone». Accanto a queste<br />

alcuni dipinti esposti al Museo di Pulcinella<br />

di Acerra (Napoli). Nato a San Martino Val<strong>le</strong><br />

Caudina (Avellino), il 31 marzo 1853, dalla<br />

nobildonna Marianna Finelli e dal nobi<strong>le</strong><br />

Francesco, sindaco del paese natio, dopo la<br />

sua formazione accademica, prima nel col<strong>le</strong>gio<br />

di San Carlo all’Arena a Napoli e poi<br />

all’Istituto Martinelli, approfondì studi di<br />

<strong>le</strong>tteratura e nel 1872 si laureò in Giurisprudenza<br />

all’Università di Napoli. Dal<br />

matrimonio con Susanna (Marie Jeanne<br />

Suzanne Hy) - a cui ha dedicato «Susanna<br />

Del Balzo» e «Lettere a mia moglie» - ebbe,<br />

dopo la morte precoce del primogenito, due<br />

figli Anna e Roberto. Si introdusse nella vita<br />

Un’esposizione e un catalogo per il centenario della morte<br />

L’ intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong> moderno<br />

Nel<strong>le</strong> opere di Carlo Del Balzo un pensiero ancora attua<strong>le</strong><br />

A sinistra<br />

un ritratto<br />

di Del Balzo<br />

A destra il dipinto<br />

della sua opera.<br />

intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong> di Napoli, frequentandone molti<br />

esponenti, in particolare Matteo Renato<br />

Imbriani. Soggiornò, per motivi di salute, a<br />

Parigi, entrando nel Comitato esecutivo<br />

dell’Associazion littéraire et artistique internaziona<strong>le</strong><br />

e visse a Roma, frequentando anche<br />

Milano. Avviò ed esercitò per alcuni anni<br />

la carriera forense che lasciò in seguito ad<br />

una grave p<strong>le</strong>urite e <strong>le</strong> sue arringhe, tenute<br />

nel foro napo<strong>le</strong>tano, sono raccolte nel volume<br />

«Vita forense». <strong>La</strong> sua carriera di giornalista<br />

incominciò su <strong>le</strong> riviste «Alcione»,<br />

«Mergellina» e «Crisalide», mostrando impegno<br />

per la <strong>le</strong>galità e il progresso civi<strong>le</strong>, e<br />

criticando l’alta borghesia. In mostra la corrispondenza,<br />

gli scritti inviati da Parigi durante<br />

l’Esposizione Universa<strong>le</strong> del 1878,<br />

quelli pubblicati su «<strong>La</strong> rivista Nuova di<br />

Scienze <strong>le</strong>ttere ed arti», fondata da Del Balzo,<br />

gli speciali su Napoli e su Parigi.<br />

L’intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong> irpino consolidò il suo interesse<br />

per Dante Alighieri di cui pubblicò<br />

su «Cronaca Partenopea»,<br />

scrivendo il testo «Dante e l’idea<strong>le</strong><br />

socia<strong>le</strong> nell’arte e nel<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere».<br />

Realizzò articoli su «Popolo<br />

Irpino» (1892-1893), giorna<strong>le</strong><br />

stampato a Napoli alla Tipografia<br />

Irpina.<br />

Di Del Balzo <strong>le</strong>tterato si ricorda il<br />

suo primo romanzo manoscritto,<br />

in 31 capitoli, «<strong>La</strong> battaglia di<br />

Legnano», redatto a sedici anni e<br />

mai pubblicato, mentre lo sarà il<br />

primo «Paesaggi. Bozzetti» (Napoli,<br />

1875) e ancora «Pro Patria»<br />

e una biografia del padre Francesco.<br />

Compose i drammi «Masaniello»,<br />

«Un comune retaggio»<br />

e «Berenice», i volumi «Roma» e<br />

«<strong>La</strong> cronaca del tremuoto di<br />

Casamicciola».<br />

Scrisse, inoltre, «Parigi e i parigini»<br />

e «Napoli e i napo<strong>le</strong>tani» libri<br />

di costume dei due centri europei.<br />

Pubblicò, infine, i romanzi<br />

«Le sorel<strong>le</strong> Damala» e <strong>le</strong> «Ostriche».<br />

Della sua impresa politica<br />

molti gli scritti. Prima sindaco di<br />

San Martino, poi esponente naziona<strong>le</strong><br />

della sinistra estrema<br />

e dei repubblicani. <strong>La</strong> prima<br />

e<strong>le</strong>zione a deputato nel col<strong>le</strong>gio<br />

d’Ariano andò ma<strong>le</strong>, mentre<br />

fu e<strong>le</strong>tto nel<strong>le</strong> altre due<br />

successive, nel col<strong>le</strong>gio di<br />

Mirabella Eclano e di Jesi,<br />

dove poi non venne rie<strong>le</strong>tto.<br />

Del Balzo si qualifica come<br />

un intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong> post-risorgimenta<strong>le</strong><br />

con vocazione unitaria ed europea<br />

alla cui radice c’è la convinzione che la cultura<br />

è il fondamento indispensabi<strong>le</strong> per<br />

costruire i rapporti umani, politici ed economici<br />

di un organismo sovranaziona<strong>le</strong> .

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