La luce dietro le sbarre
Numero 24 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
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SPORT Domenica 3 maggio 2009<br />
21<br />
Nel 1999 Berniero Gallotta, oggi al<strong>le</strong>natore della Naziona<strong>le</strong> femmini<strong>le</strong>, fondò la società Cresh<br />
Eboli capita<strong>le</strong> dell’hockey su pista<br />
<strong>La</strong> scommessa sono i giovani: nel 2003 i primi successi con l’under 16<br />
BARBARA TROTTA<br />
<strong>La</strong> Cresh (circolo rotellistico<br />
ebolitana sporting hockey) è<br />
un’associazione che pratica<br />
una disciplina ancora poco<br />
conosciuta, l’hockey su pista,<br />
chiamato anche hockey<br />
a rotel<strong>le</strong>. È giocato su un<br />
campo di cemento, piastrel<strong>le</strong><br />
o <strong>le</strong>gno, e a scontrarsi sono<br />
cinque avversari dotati di<br />
pattini e di una mazza con<br />
un’estremità ricurva, che<br />
viene usata per colpire una<br />
pallina di sughero e gomma<br />
e mandarla in rete. <strong>La</strong> Cresh,<br />
che quest’anno compie i suoi<br />
primi dieci anni di vita,<br />
viene alla <strong>luce</strong> nel 1999 grazie<br />
a Berniero Gallotta, ex<br />
giocatore di serie A1, e oggi<br />
al<strong>le</strong>natore della squadra naziona<strong>le</strong><br />
femmini<strong>le</strong> (alla cui<br />
guida sarà anche durante<br />
l’europeo del 2009 e il mondia<strong>le</strong><br />
del 2010). Gallotta, con<br />
l’aiuto della moglie, Angela<br />
Califano, attua<strong>le</strong> presidente<br />
della società, si impegna ad<br />
infondere nella città di Eboli<br />
l’amore per uno sport poco<br />
diffuso. Non lo fermano <strong>le</strong><br />
difficoltà.<br />
All’inizio, infatti, l’associazione<br />
ha a disposizione per<br />
<strong>le</strong> sue attività solo un inadatto<br />
spazio all’aperto, freddissimo<br />
durante l’inverno. I<br />
bambini, però, cominciano a<br />
praticare l’hockey su pista e<br />
la Cresh inizia a crescere.<br />
Nel 2003 ottiene i primi successi<br />
accedendo al<strong>le</strong> finali di<br />
scudetto a Follonica con la<br />
squadra degli under 16 e il<br />
palazzetto dello sport, il Palase<strong>le</strong>,<br />
viene dotato di una<br />
Le donne in campo<br />
Nella stagione sportiva<br />
2005-2006 la Cresh, per<br />
la prima volta in Italia,<br />
schierò tra i dodici giocatori<br />
della squadra che<br />
partecipava al campionato<br />
di serie B maschi<strong>le</strong><br />
anche cinque donne. Lo<br />
prevede il regolamento<br />
federa<strong>le</strong>, che otto anni fa,<br />
ha introdotto la possibilità<br />
di organizzare squadre<br />
miste in tutte <strong>le</strong> categorie.<br />
<strong>La</strong> cosa, però, suscitò<br />
un certo scalpore,<br />
ma non preoccupò la<br />
società che si dimostrò<br />
favorevo<strong>le</strong> a questa deroga<br />
fin dal primo momento.<br />
Ora tutte <strong>le</strong> squadre<br />
maschili della Cresh sono<br />
miste.<br />
struttura per la disciplina. <strong>La</strong><br />
squadra femmini<strong>le</strong>, dopo <strong>le</strong><br />
iniziali incertezze, decolla e<br />
nel campionato di serie A<br />
del 2005/2006 accede alla fina<strong>le</strong>,<br />
anche se non riesce ad<br />
ottenere lo scudetto. Nel<br />
2006/2007, poi, quattro at<strong>le</strong>te,<br />
Francesca Chiagano, Cristina<br />
Capaccio, A<strong>le</strong>ssandra<br />
Melchionda e Simona Costabi<strong>le</strong>,<br />
sono scelte per partecipare<br />
ai mondiali di fine<br />
settembre disputati a Santiago<br />
del Ci<strong>le</strong>.<br />
Nel<strong>le</strong> ultime tre stagioni la<br />
Cresh è sempre in lizza, sia<br />
con <strong>le</strong> squadre giovanili sia<br />
con la serie B maschi<strong>le</strong> ( girone<br />
centro-sud ) e la A femmini<strong>le</strong>.<br />
In entrambe <strong>le</strong> categorie<br />
detiene il terzo posto.<br />
<strong>La</strong> società, quindi, è oggi<br />
una realtà consolidata costituita<br />
da circa 120 tesserati, la<br />
cui età varia da sette-otto<br />
anni (mini-hockey) a più di<br />
ventidue per <strong>le</strong> attività<br />
senior, divisi in undici squadre<br />
(8 maschili e 3 femminili)<br />
che partecipano ad altrettanti<br />
campionati nazionali.<br />
Nel 2008 è stata al tredicesimo<br />
posto mondia<strong>le</strong> per club<br />
femminili, e quest’anno ha<br />
ottenuto la qualificazione<br />
per <strong>le</strong> finali nazionali giovanili<br />
nel<strong>le</strong> categorie under 13<br />
e 17 che si disputeranno a<br />
Modena a fine maggio. Un<br />
suo at<strong>le</strong>ta Ciro Martino,<br />
inoltre, è stato nella naziona<strong>le</strong><br />
under 15 per due anni<br />
consecutivi (2007 e 2008).<br />
Finalmente, poi, avrà una<br />
struttura sportiva tutta sua,<br />
vicino al Palase<strong>le</strong> e in fase di<br />
comp<strong>le</strong>tamento.<br />
Il team della A femmini<strong>le</strong><br />
<strong>La</strong> squadra di serie A<br />
femmini<strong>le</strong> fotografata<br />
con Berniero Gallotta<br />
quando, nel 2007, partecipò<br />
alla fina<strong>le</strong> di scudetto<br />
a Follonica.<br />
Nel<strong>le</strong> ultime tre stagioni<br />
si è classificata per due<br />
volte al secondo posto e<br />
una volta al terzo.<br />
I ragazzi dell’under 20<br />
<strong>La</strong> squadra under 20 (17-<br />
18-19 anni) che, sconfitta<br />
a marzo dal Matera per 11<br />
a 5 nonostante il suo<br />
grande impegno, ha chiuso<br />
la stagione sportiva<br />
classificandosi al terzo<br />
posto, ma spera in un<br />
eventua<strong>le</strong> ripescaggio per<br />
disputare i play-off.<br />
GLI EMIGRANTI DELLO SPORT: GIUSEPPE POETA (4<br />
Con lui il basket è poesia<br />
Il play battipagliese si racconta e rivela: «Sogno di andare al<strong>le</strong> Olimpiadi»<br />
Mancato<br />
funzionario<br />
di banca<br />
Giuseppe Poeta nasce<br />
a Battipaglia il 12 settembre<br />
1985. Nel 2005<br />
passa dalla Pallacanestro<br />
Sa<strong>le</strong>rno a Veroli in<br />
B1, e in quel torneo<br />
stabilisce un record di<br />
punti in una sola partita<br />
di B1 italiana, ben 51<br />
contro Forlì. Dal 2007 è<br />
inoltre nella Naziona<strong>le</strong><br />
di coach Recalcati, con<br />
23 gare e 184 punti.<br />
Giuseppe è figlio di<br />
Franco e Lucia, e fratello<br />
di Manuela. È fidanzato<br />
con A<strong>le</strong>ssia, di Sa<strong>le</strong>rno,<br />
ed oltre al cinema,<br />
ama seguire anche<br />
<strong>le</strong> partite di calcio. A<br />
tavola non dice no al<strong>le</strong><br />
linguine agli scampi.<br />
Non avesse sfondato<br />
nel basket avrebbe provato<br />
ad affermarsi nel<br />
ramo bancario.<br />
ORLANDO SAVARESE<br />
Per un ragazzo di Battipaglia<br />
come <strong>le</strong>i, Giuseppe Poeta, compiere<br />
sacrifici è importante.<br />
Quanto è costato stare lontano<br />
dalla famiglia?<br />
Probabilmente non tantissimo,<br />
perché la mia famiglia l’avevo abbastanza<br />
vicina. Ad ogni modo mi<br />
ritengo abbastanza estroverso, per<br />
cui mi sono trovato quasi sempre<br />
bene nei posti in cui ho giocato. Ho<br />
scelto Teramo perché qui ho trovato<br />
la possibilità di crescere fisicamente<br />
e umanamente.<br />
Gioca a Teramo ormai da anni.<br />
<strong>La</strong> sua dimensione l’ha trovata lì.<br />
Infatti mi trovo bene, è una città a<br />
misura d’uomo, con poco traffico,<br />
con poca confusione. È un ambiente<br />
che mi piace. Tra l’altro a Teramo<br />
c’è molto pubblico quando giochiamo<br />
noi perché c’è sempre un minimo<br />
di quattromila spettatori per<br />
ogni gara interna.<br />
Miglior giocatore del girone di<br />
andata, a chi la dedica?<br />
A sinistra<br />
Giuseppe Poeta<br />
va a canestro.<br />
Sulla destra<br />
il cestista<br />
di Battipaglia<br />
saluta i suoi fans<br />
(foto Carrelli)<br />
Alla mia famiglia perché ha sempre<br />
creduto in me, al mio al<strong>le</strong>natore e<br />
alla squadra. Ci sono molti destinatari<br />
per questo riconoscimento.<br />
Come si è avvicinato a questo<br />
sport?<br />
A sei anni, da piccolissimo. Già allora<br />
avevo una grande passione per<br />
la pallacanestro e l’ho semplicemente<br />
seguita come molti ragazzi.<br />
Importante per la propria squadra<br />
di club ma anche per quel<strong>le</strong><br />
che sono <strong>le</strong> nuove <strong>le</strong>ve della<br />
Naziona<strong>le</strong> A, perché è uno dei<br />
punti fermi.<br />
Forse è ancora presto per dirlo,<br />
sono contento di essere in Naziona<strong>le</strong>,<br />
ma dobbiamo ancora conquistare<br />
tutto sul campo.<br />
Ci può ricordare il suo debutto<br />
azzurro?<br />
Fu abbastanza particolare, perché<br />
debuttai il 2 giugno 2007 ed era<br />
una Naziona<strong>le</strong> sperimenta<strong>le</strong>. C’erano<br />
molti giovani. Fu contro la<br />
Croazia e provai grande emozione.<br />
<strong>La</strong> sua famiglia come lo visse?<br />
Con grande orgoglio, anche con<br />
grande tensione per un proprio<br />
figlio in maglia azzurra.<br />
Com’è il rapporto tra <strong>le</strong>i e la sua<br />
città?<br />
Ho tanti amici oltre alla famiglia,<br />
ho anche casa, quindi ci torno<br />
vo<strong>le</strong>ntieri.<br />
Quanto è diffici<strong>le</strong> per un italiano<br />
imporsi nella pallacanestro<br />
maschi<strong>le</strong>?<br />
Abbastanza, perché c’è tanta concorrenza<br />
anche a livello mondia<strong>le</strong>,<br />
ma bisogna crederci e non sentirsi<br />
svantaggiati e già battuti in partenza.<br />
Un domani tenterebbe un’esperienza<br />
all’estero?<br />
Sì, la tenterei, anche perché potrebbe<br />
essere fondamenta<strong>le</strong> per<br />
una crescita ancora maggiore.<br />
Tornerà in Campania?<br />
Se ci dovessero essere <strong>le</strong> condizioni,<br />
tornerei.<br />
Qual è la sua sfida primaria?<br />
Personalmente mi auguro di arrivare<br />
a giocare <strong>le</strong> Olimpiadi di<br />
Londra, magari vincere una<br />
medaglia.