Revista 25 aniversario - eoi de salamanca - Junta de Castilla y León

de español e imaginaba que cambiando los artículos y
las terminaciones de algunas palabras como-çao en
portugués por-ción en español sería suficiente para
hablar y comunicarme. Esto lo pensaba yo en mi país,
Brasil. Pero llegué a España y ya en el aeropuerto no
podía entender casi nada de lo que me decían e
intentaba comunicarme en una especie de lengua
imaginaria que podría ser “el portu-ñol”. La gente me
miraba con cara de duda sobre lo que yo decía y no
hacían más que preguntarme “Pero...¿cómo dices?”.
Tras esos primeros días me di cuenta de que cada
idioma tiene su particularidad, y aunque hay
semejanzas, también hay muchas diferencias. Y eso
necesita un estudio y una reflexión.
Además de darme cuenta de que tenía que estudiarlo,
comprendí que tenía que aprender un montón de cosas
más: las expresiones, los gestos, la cultura, la
Cultura,... Y eso es lo que estoy haciendo en mis
clases.
(Aline Viviera. 26 años, Brasil. Estudiante .
Llegó en octubre de 2006)
Es una ciudad muy bonita,... tan
bonita que me quedé
Mis primeros meses en España...
Bueno... Pongamos un poco de orden.
Llegué en abril de 1994. La verdad es
que vine a este país simplemente para
conocerlo. Mi marido (entonces era
mi novio) me decía que era un país bonito y tranquilo.
Yo pensaba: “si él lo dice, será verdad”. Salamanca me
pareció una ciudad muy bonita y me pareció tan bonita
y me gustó tanto que me quedé a vivir aquí. Hoy vivo
aquí con mi marido y con mi hija.
Eso sí: la única cosa que echo de menos es mi
familia y siempre que puedo me voy a mi país de
vacaciones para estar un poco con los míos.
(Neuza Xavier de Brito. 30 años. Brasil. Vive y
trabaja en Salamanca. Llegó en 1994
Il bacio d’Italia
Che ne dici di riceverlo?
È vero che tanti di noi diventiamo poeti sognanti
quando pensiamo in Italia e la sua cultura, con la
letteratura divina, con le sue città svariatamente
meravigliose, con la cucina eccezionalmente squisita e
con la sua gente carinissima e cordiale. Forse, perciò
siamo numerosi quelli che abbiamo deciso di imparare
la lingua italiana Scuola delle Lingue Straniere
(Escuela Oficial de Idiomas); magari pensiamo che un
giorno non solamente leggeremo Dante o Svevo in
originale o guarderemo “Pane e Tulipani” o
“L´Ultimo Bacio” senza traduzione, ma che una
mattina noi stessi potremo salutare il cassiere del
Colosseo con un “Buongiorno!” o ringraziare con un
“Grazie mille!” uno sconosciuto nella strada di
Firenze o Napoli per il suo complimento inaspettato
“Che occhi così belli!”.
E veramente molte volte andiamo in Italia per le
vacanze, passiamo il tempo bellissimo, ma quando
torniamo in Spagna, cosa vediamo? Che non abbiamo
appena parlato l’italiano, perché ci siamo andati con i
nostri amici, con la nostra famiglia, con cui non
facciamo altro che parlare la madrelingua! Adesso, ci
domandiamo se vale la pena andare in Italia per
migliorare l’italiano se poi torniamo con quasi lo
stesso livello...
Ma la risposta è sì, ne vale la pena! Dovremmo
solamente cambiare il tipo del nostro viaggio e non
andarci in vacanza con gli amici della stessa lingua
(anche questo è ammissibile, ma non per imparare
l’italiano!), ma cercare un viaggio di studio in una
Scuola d’Italiano per Stranieri, eppure ce ne sono tante
nella mappa dello stivale!
Una Scuola d’Italiano per Stranieri, como la Scuola
“Dante Alighieri” di Castelraimondo (Macerata-
Marche) dove ho fatto il corso di due settimane
qualche giorno fa, offre altro che solo un corso di
lingua-oltre alle lezioni quotidiane di grammatica,
lessico, letteratura, cultura e civiltà, - dà la possibilità
di conoscere da dentro l’Italia vera, con le gite
organizzate, con la sezione di cinema, con le feste
tradizionali, con i viaggi nelle città più conosciute ecc,
ecc ... E, dal punto di vista della lingua, offre una
possibilità unica-immersione totale nelle condizioni
linguistiche, quando uno straniero è veramente
obbligato a parlare tutto il tempo la lingua di Petrarca!
Non c’è scampo quando non c’è nessuno che parla la
tua lingua materna!
Infatti, un soggiorno in una scuola per stranieri è una
esperienza irripetibile che non si dimenticherà mai.
Credo che noi, gli alunni della Scuola Ufficiale di
Lingue di Salamanca siamo privilegiati perché, a
differenza di altre persone, possiamo ricevere una
borsa di studio per un corso in Italia, non solamente a
Castelraimondo e per due settimane, ma anche in altre
città e per più tempo. L’unico passo che dobbiamo fare
è informarci nel Dipartimento d’Italiano della EOI di
Salamanca e chiedere queste borse (ce ne sono molte!),
quindi vi dico “In bocca al lupo!”.
Olga Ivanova.1º C NB Italiano