genius loci pt. pdf.qxd - ROMANIAN LIBRARY
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cezione di Dimitrie Cantemir che, tra „incrementa atque decrementa“<br />
che presagiva su Giambattista Vico, i suoi „corsi e ricorsi“. Anche<br />
Brancusi è stato a Parigi come un „Monaco scito“, portando con<br />
lui una soluzione arcaica, dei suoi Carpati contadini e forse anche<br />
I.L.Caragiale, prevedendo il teatro moderno, poteva inquadrarsi nella<br />
stessa categoria. Proprio Eminescu, nel 1880, tra la sua sconosciuta<br />
dottrina nazionale avrebbe potuto correggere, anticipando, i<br />
movimenti „terzo-mondisti“ („tiers-mondiste“) più recenti.<br />
George Calinescu immaginando la prima storia antropologica<br />
di una letteratura europea, nel 1941; N. Iorga, in buona misura ha<br />
fatto uscire dalla Scuola Storiografica di „Annalles“, il monaco Filotei,<br />
l'innologo del secolo XIV tradotto a Venezia, Ioan Cassian l'iniziatore<br />
della vita di comunità in Occidente nel secolo IV dopo Cristo, Dionysius<br />
Exiguus, il creatore del computo cristiano è stato quello che a calcolato<br />
„epoca di dopo Gesù Cristo“, nel secolo VI; Nicolae Grigorescu,<br />
il pittore di Barbizon (del secolo XIX), presentendo i colori evanescenti<br />
degli impressionisti; Petru Movila, metropolita del secolo XVII,<br />
creatore, della Iasi, al „Simbolo di fede“ ortodosso; questi sono a<br />
loro modo, „i monaci sciti“ tra ripetizione dello scenàrio storico e<br />
tra attitudine irredutibile.<br />
Loro vengono con un finale indeciso e, dunque, con una soluzione<br />
che no era prevista, indicando la forza per creare indipendentemente<br />
e involontariamente, ma ugualmente quasi invariabile senza<br />
una germinazione tra diffusione riconosciuta proprio come se fosse<br />
stata presa ulteriormente. Siamo in un'area di una culture sottolunara,<br />
che non è ufficiale e non è riconosciuta — dunque è àpocrifa<br />
— con tratti di profetismo, Tradizione incalcolabile come vecchiezza<br />
e sorgente, forse proprio parallela con la seconda cultura che,<br />
essendo ratificata, ottiene gloria, benché spesso utilizza quella ignorata<br />
e o marginalizzata tra dimenticare. Ma, con tutte queste, siamo<br />
qui in quello che si può denominare universalità di esenza, quello<br />
che è mostra che è possibile farsi con la creazione l'alto grado di<br />
generalità senza andarsi su sentieri confermati però sviluppando una<br />
storia propria del valore che, essendo espressi in materia fondamentale,<br />
no si condiziona né di conferma né di diffusione. Una favola<br />
che intorbida, di fatto un apologo che descrivere questo paradosso<br />
della via solitaria sappiamo in teoria sacra presentata di Dumitru<br />
Staniloaie che in queste proposizioni di una logica di semplicità essenziale<br />
che non può essere respinta, per quanto si prova.<br />
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