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Banalità, pag - Patrizio Marozzi

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volere conoscere, non è indispensabile al sentire<br />

dell‟affermazione della proprio volontà, nei confronti di<br />

se stessi e gli altri e l‟intera collettività umana e non, per<br />

mezzo di un‟associazione immediata tra la volontà e un<br />

effetto possibile, a se stessi e alla collettivizzazione. E la<br />

conoscenza, l‟intelligenza, la saggezza non sono<br />

determinati per l‟esperienza, che vive di una memoria<br />

labile di tali esperienze umane, continuativamente<br />

annullate e sovrapposte l‟una sulle altre, in una sorta di<br />

allontanamento emozionale e concettuale dalla realtà,<br />

immediata e della memoria, che così si auto riscrive<br />

continuativamente, a seconda del bisogno di<br />

ap<strong>pag</strong>amento della proprio volontà (del non accedere,<br />

all‟accadere) né dell‟immaginare che accada, ma che è<br />

accaduto come si immaginava dovesse accadere, anche se<br />

la domanda e la risposta, non corrispondono affatto alla<br />

verità, la realtà, né ai veri desideri di conoscere capire, o<br />

d‟intimità.<br />

Vi dico che accadeva, non perché ciò non accade più,<br />

tutt‟altro, non accade più a me, o meglio sono<br />

perfettamente consapevole che l‟immagine mentale del<br />

mio interlocutore, tende inevitabilmente a questo, e non<br />

ad altro e io non posso far altro che sapere quel che sta<br />

avvenendo, non è quel che si vuole che avvenga, perché<br />

non c‟è una risposta e non può esserci una domanda. E<br />

per quanto la mia domanda è la più vera possibile,<br />

l‟interlocutore cerca il controllo, sull‟ipotesi stessa della<br />

mia domanda, immaginando un termine a cui associarsi<br />

per associarla al suo controllo, per il non accadere, e<br />

l‟accedere del proprio non accadere, come<br />

rappresentazione della realtà attraverso di sé. Il gioco<br />

dell‟uno in funzione dell‟uno, ha bisogno che molti<br />

determino l‟accadere in funzione di qualcosa che non<br />

accadde neanche a una persona quanto e con un‟altra<br />

persona. Una maggioranza siffatta, può ben sì dire ad<br />

una persona cosa è la realtà, senza che questa in<br />

definitiva si sia ancora svegliata e magari fatto colazione,

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