Banalità, pag - Patrizio Marozzi
Banalità, pag - Patrizio Marozzi
Banalità, pag - Patrizio Marozzi
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
significato, che non ha più il coraggio della sua peculiare<br />
partecipazione, della responsabilità di dovere essere<br />
libero, al di là di un soggetto e un oggetto, nel paradosso<br />
di un individualismo collettivizzato, che interpreta la vita<br />
personale, come le conseguenze di un calcolo statistico<br />
irrapresentabile e compartecipe della coscienza che non si<br />
vuol vedere. Il Sé si rappresenta ancora e non può essere<br />
artificio dell‟individuo ed è soggetto all‟irresponsabilità<br />
del magma, ma è pur sempre ancora l‟unica possibilità di<br />
rappresentazione, la mediazione tra l‟apparire e l‟essere,<br />
tra l‟esserci e la visibilità, il rappresentabile che scruta il<br />
non rappresentabile, identificandolo, un passo uguale in<br />
una moltitudine di passi diversi.<br />
Monalisa<br />
In definitiva sembra bastare, e metaforicamente<br />
rappresentare come un qualsiasi pulsante di un<br />
elettrodomestico, che spento, spegne l‟irrealtà del<br />
consenso dei pensieri. Quasi come dire che per far finire<br />
un‟ipotesi o una irrealtà di coercizione basta scollegare, il<br />
funzionamento di un oggetto tecnologico. Eppure quasi<br />
tutti nel calderone mediatico sembrano avvertire sempre<br />
più chiaramente la sensazione che questo strano gioco<br />
non finisca mai, e che si sia costretti a parteciparvi, quasi<br />
che un‟energia medianica affidata ad una identità così<br />
effimera per quanto, coinvolgente, nel non coinvolgere la<br />
reale responsabilità della persona, sia gioco forza<br />
determinante per quanto paradossalmente<br />
aleatoriamente responsabile, nel generare i pensieri e le<br />
reazioni emotive che danno un‟ipotesi significato ai loro<br />
comportamenti, in cerca di un motivo, a cui nel modo più<br />
rapido possibile aderire. È come essere continuamente<br />
cliccati in una rete che ha superato i confini tecnologici<br />
dell‟oggetto ed è entrata nei riflessi condizionanti della<br />
persona. Una molteplicità di reti nella rete delle reti dei<br />
pensieri. Per quanto si moltiplichino le ipotesi di scelta, in<br />
realtà si assiste ad un unico livello di relazioni associative