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Banalità, pag - Patrizio Marozzi

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altro impossibile. Ma se già come ho detto nel tentativo<br />

esplicativo della ricerca del naturale possibile della<br />

conoscenza per mezzo dell‟amore, la mancanza d‟amore<br />

determina un fatto proprio della mancanza d‟amore, in<br />

un possibile impossibile, che cercano ancora di essere nel<br />

possibile, tra il mondo dell‟individuo e il mondo degli<br />

individui, c‟è il fatto che già nella mancanza d‟amore,<br />

l‟impossibile altro si manifesta, non soltanto per<br />

determinare il possibile, ma per rendere impossibile il<br />

possibile, come fenomeno e non più fatto privo di<br />

incredibile. Il naturale e scrutabile possibile, non stupisce<br />

più, quasi non dà più nessuna sensazione, perché esso<br />

stesso che per sua naturale espressione non manifesta<br />

nessuna funzione, le ha tutte senza che abbia bisogno di<br />

tale termine per manifestarle, e allora la parola che è<br />

espressione del possibile è manifesta in quanto colui che<br />

l‟ascolta, la creda impossibile, più che possibile e<br />

possibilità di un autore, che parla con il possibile<br />

stupendosi del suo incredibile naturale, in una<br />

conversazione che fa della relazione tramite essa, un<br />

motivo d‟esperienza, nell‟incredibile del possibile.<br />

l‟impossibile altro, in sostanza nega che anche nel<br />

possibile c‟è l‟incredibile e non la paura di esso, della<br />

libertà che supera il controllo e il dominio. L‟impossibile<br />

altro fa del controllo e delle possibilità che si possono<br />

esprimere attraverso di esso, la possibilità di stupirsi del<br />

proprio fare al di là del conoscere e dell‟amore che<br />

contiene il conoscere – la conversazione viene presa,<br />

badate non lascia, il posto, viene presa per confronto,<br />

senza che sia più tale, ma espressione delle sensazioni del<br />

fare, e che spiegano l‟impossibilità del possibile, per<br />

mezzo della convenienza, dell‟impossibile altro, sul<br />

dominio delle possibilità del possibile naturale e<br />

infinitamente scrutabile, che non suscitano stupore in<br />

quanto confronto con “il volere e il conoscere del<br />

possibile” ch‟è incredibile quanto impossibile<br />

immaginabile possibile. La credenza del fare è credenza

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