Banalità, pag - Patrizio Marozzi
Banalità, pag - Patrizio Marozzi
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mentre parla con me, trasformandosi la nostra ipotetica<br />
comunicazione in qualcosa di omertoso e di non detto,<br />
che non si sa più come dire, a meno che entrambi non si<br />
usi il cellulare, contemporaneamente l‟uno dinnanzi<br />
l‟altro, per riportare sull‟oggetto il senso della nostra<br />
comunicazione e l‟assenza della possibilità sensoriale del<br />
tatto e della vista, che inevitabilmente è presente nella<br />
comunicazione verbale, nella sua espressione presente,<br />
pre e post verbale. Insomma quando andando avanti così<br />
non si ha più niente da dirsi non resta di far finta di<br />
telefonarsi, attraverso l‟ipotesi di uno spazio e tempo, per<br />
paura di essere costretti a vivere l‟intimità della realtà, e<br />
la realtà dell‟intimità: è l‟unico modo per far finta che<br />
accada qualcosa se pur non vera. Insomma veramente<br />
non è più possibile parlare, figurarsi far accadere le cose<br />
in modo diretto e reale. E allora sono giunto sul luogo e<br />
c‟è anche una persona, a cui avrei potuto chiedere di<br />
incontrarci e la cosa non è diversa da come sta<br />
avvenendo, tra questi solitari moltitudine dove la scusa<br />
per far finta non manca mai (ma può una persona, sapere<br />
e far finta, quando può non far finta…e così fare accadere<br />
tutto, ma al contempo non far accadere nulla dove<br />
l‟illusione accade continuamente senza senso e sensi, non<br />
parlante solo perché diafana, come uno specchio riflesso<br />
all‟infinito?) C‟è una tizia che espone se stessa, o meglio<br />
lei divisa in parti visibile, in pezzi del suo corpo nudo,<br />
attraverso video e fotografia, e in audio frammenti di<br />
frasi e suoi della sua voce. Insieme a tutto ciò, c‟è lei che<br />
passeggia tra il pubblico con le labbra cucite con ago e filo<br />
e ogni tanto all‟improvviso, più o meno lentamente si<br />
alza la gonna sul davanti e fa vedere il suo sesso. Poi ad<br />
un certo punto, apre uno spazio del posto, svela un telo e<br />
si vedono quattro televisori due frontali e due laterali,<br />
rispetto al pubblico, accesi i quali si vedono due culi uno<br />
di una donna e uno di un uomo. Poi lei prende<br />
ipoteticamente con la mano un oggetto e lo pone davanti<br />
ai televisori che il pubblico vede lateralmente,