Banalità, pag - Patrizio Marozzi
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su noi stessi stesi nella terra, per affermarne il possesso, la<br />
sua ragion d‟essere, e su oltre le più alte vette della<br />
materia, per dimenticare la terra e gli orizzonti. Tutta<br />
questa storia del sesso, che l‟uomo si è inventato per<br />
immaginarsi simile a Dio più che a se stesso, poggia tutta<br />
la sua condizione più che sulla conoscenza sul dominio,<br />
del perché la natura elargisce consapevolezza in un modo<br />
o in un altro, in realtà in tutto questo, l‟unica cosa vera è<br />
solo la capacità di provare un po‟ di gioia e in questo e in<br />
questo la sua naturale possibilità, nell‟attimo stesso che si<br />
sospende. Per il resto è tutta una pazzia di dominio sul<br />
bene e sul male così come l‟uomo vuole intenderlo a<br />
seconda del tempo, ma non credo che ciò abbia molto a<br />
che fare con il respiro stesso del mare. E allora quanta<br />
debolezza vi è in esso, quanta prosopopea e vanagloria,<br />
quanta non naturalità, può trasformarsi in un attimo.<br />
Credo che parlavate anche di quello che in un modo o<br />
nell‟altro la socialità ci elargisce come consenso, come<br />
dimensione dell‟interpretazione, come continua ricerca di<br />
spiegarsi per controllarsi più che conoscersi, ma dico solo<br />
l‟individuo può conoscere l‟individuo e gli individui. E<br />
allora questo sesso di cui stavate parlando in sostanza si<br />
definisce in una ricerca dell‟apparire della propria<br />
percezione del consenso, attraverso gli altri e poi su se<br />
stessi, per lasciare tutto il resto in un altrove di riflessi<br />
condizionati più che di memoria. La grande disputa, la<br />
grande disputa è perché è giusto o non è giusto<br />
procreare, per mezzo di ciò quale è il consenso e l‟utilità,<br />
e attraverso ciò il piano della difficoltà del procreare, e<br />
per mezzo di ciò l‟acclarazione della legittimità del libero<br />
arbitrio, e giustificazione dei meriti ricevuti dal consenso,<br />
e ap<strong>pag</strong>amento per mezzo delle giustificazioni del<br />
consenso, che si trasforma subito in condanna quanto il<br />
libero arbitrio non dimostra, potere e controllo nell‟atto<br />
del procreare poco conveniente, su questo piano<br />
antroprocreativo si struttura tutta la morale del sesso<br />
come possibilità di possesso e ricerca del consenso.