Banalità, pag - Patrizio Marozzi
Banalità, pag - Patrizio Marozzi
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allora cosa è possibile creare da ciò che è creato stesso?<br />
Un sospetto un sospiro, il pensiero, la lì vita, o fin anche<br />
l‟incommensurabile amore. Perché per quel che so<br />
l‟amore non può essere che la condivisione della verità,<br />
nell‟amore stesso o nella verità. Spesso quando osservo,<br />
mi capita di osservare, in special modo in questi ultimi<br />
tempi, la mancanza dell‟interrogazione della<br />
composizione nell‟ascolto. Una strana e pericolosa<br />
disattenzione, una mancanza di realtà nella concretezza,<br />
mancanza di profondità, dove forse la banalità stessa ha<br />
decisamente un concreta profondità, più vera e per<br />
questo reale, di ciò che viene espresso in questa<br />
mancanza. Chissà se si può esser precisi nello spiegarla<br />
come in una mancanza della creatività della fantasia e del<br />
pensiero e dell‟emozioni. Di fede e di Dio e l‟essere come<br />
umano. Non so di certo se le strade sono tutte facili o<br />
difficili, non è poi questo il sentire degli animi, o il punto<br />
da chiarire e da sapere, quanto piuttosto dove si è in<br />
grado di creare, di essere e pensarsi, in una coscienza che<br />
si libera dalle catene di chi la domina, che si chiarisca da<br />
se stessi, ma non rimanga chiusa soltanto in tutti noi, o in<br />
una profanazione umana, e allora creare? Un attimo che<br />
non importa che sia dinamico o no, o che sospende il<br />
tempo, ora o sempre, ma che corra, ma non sparisca,<br />
perché non ha attimo in esso che abbisogna di apparire,<br />
che sia fermo o cammini. Siete giunti a parlare del sesso,<br />
del ventre fecondo o del suo apparire nella storia, come<br />
se ciò rappresentasse un evento stesso del tempo, forse la<br />
sua grandezza non può che rimanere chiusa in questo,<br />
nell‟umana contemporanea di ogni tempo, o forse si<br />
inventeranno stratagemmi per far finta che ciò non<br />
appaia come evento in sé apparente della storia umana.<br />
Ci riduciamo ad una creazione storica e al suo possesso,<br />
perché è la spiegazione più comoda che piace darsi,<br />
un‟eternità biologica e culturale, che fa del piacere il suo<br />
possesso, l‟inevitabile conseguenza delle conseguenze, un<br />
uso utile e conveniente, una maturità del libero arbitrio