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Banalità, pag - Patrizio Marozzi

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Vieppiù il piano della suddetta identità della persona, sta<br />

in una serie di calcoli che ne catalogano l‟organigramma<br />

dei comportamenti. Dove in funzione di una<br />

legittimazione del consenso si catalogano le persone in<br />

funzione della loro intimità sessuale, nei connotati delle<br />

paure che ne hanno determinato la scelta e il vivere<br />

codesta intimità, che viene evidenziata nei cataloghi del<br />

consenso sociale a modo della sua convenienza. Come<br />

appare da questo mio parlarmi il soggetto della<br />

convenienza e del consenso sociale, è sempre più<br />

aleatorio, come del resto la cosiddetta identità, che<br />

diventa materia di parole più che dei loro significati e<br />

libertà di capire. E dov‟è che colloca la sua terminologia e<br />

spiegazione di ciò che deve apparire giusto e<br />

consenziente, nella vanagloria della diversità – anche la<br />

vanagloria ha una pazzesca convergenza con la parola<br />

diversità. E allora tutta la virilità sta nell‟affermare la<br />

propria intimità sessuale sull‟intimità sessuale dell‟altro,<br />

o altra. E tutto si riduce ad uno psicologismo sessuale<br />

meccanico e alle sue catalogazioni. E tutto allo sdegno e<br />

allo schifo e alla cosiddetta identità che cerca il ruolo di<br />

uguaglianza in funzione della ricerca del consenso e del<br />

maggior potere. E confondono lo sdegno e lo schifo,<br />

perché in definitiva tutti fanno sesso con tutti, e si<br />

sentono tutti nella stessa orgia, in una lotta per<br />

determinare chi sia passivo o attivo, chi si è fatto chi e chi<br />

si fa chi, e quanti o quante, o quanti e quanti e quante e<br />

quante, in una competizione, per dire ciò che è più giusto<br />

e ciò ch‟è più sbagliato, per dire chi è più bravo e chi è<br />

emarginato. Il sentimento che non è questo – è questo –<br />

un catalogo economico. E allora ha chi dobbiamo<br />

rivolgerci, a tutti questi, e che gli si va dire a questi, che<br />

so che l‟oralità sessuale può essere bella, che coinvolge<br />

molto della persona, e che so che forse è un po‟<br />

promiscua, e che dico che se una donna mi offre il sapore<br />

del suo sesso è difficile dirle di no, e che magari la<br />

reciprocità sta nel fatto che il piacere è nel suo piacere

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