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a cura di Diana Pirjavec Rameša<br />
senza cravatta», così<br />
è stato definito il ritrovo in-<br />
«Incontro<br />
formale tra il Presidente croato<br />
Ivo Josipović e l’omologo serbo<br />
Boris Tadić ad Abbazia. Grandi sorrisi<br />
e calorose strette di mano che annunciano<br />
un netto miglioramento nelle<br />
relazioni tra i due paesi<br />
L’incontro a sorpresa tra i Presidenti<br />
ha contribuito non poco al miglioramento<br />
delle relazioni tra i due<br />
Paesi. Su questo concordano sia Belgrado<br />
che Zagabria, condividendo<br />
la soddisfazione per il fatto che<br />
Josipović e Tadić siano riusciti ad<br />
“aggiustare” le relazioni politiche tra<br />
i due paesi dopo non poche “incomprensioni”.<br />
Nonostante fosse stato invitato,<br />
Tadić poco più di un mese fa non si<br />
era recato a Zagabria alla cerimonia<br />
di insediamento del terzo Presidente<br />
croato, adducendo a sua giustificazione<br />
il fatto che vi avrebbe trovato<br />
il Presidente del Kosovo, il nuovo<br />
stato la cui esistenza non è rico- nosciuta dalla Serbia e che Belgrado<br />
considera tuttora una sua provincia.<br />
Ma il vero problema nelle relazioni<br />
tra i due Paesi riguarda le denunce<br />
per genocidio, che la Croazia<br />
e la Serbia hanno presentato una<br />
contro l’altra alla Corte internazionale<br />
di giustizia dell’Aia. “Si potrebbero<br />
ritirare e il contenzioso risolvere<br />
con un accordo extragiudiziario”<br />
- hanno sostenuto ad Abbazia<br />
i due Presidenti. “Sarebbe opportuno<br />
risolvere la disputa tra i due Stati<br />
fuori dai tribunali, ma ciò non significa<br />
che si rinuncerebbe a perseguire<br />
i diretti responsabili per i crimini<br />
di guerra’’, ha detto Tadić. Nel 1999<br />
la Croazia aveva denunciato Belgrado<br />
per il genocidio commesso dalle<br />
truppe serbe durante il conflitto serbo-croato<br />
(1991-1995), ricorso contro<br />
il quale la Serbia ha risposto con<br />
una contro-denuncia tre mesi fa nella<br />
quale si sostiene che l’esercito e<br />
lo Stato croato sono responsabili di<br />
6 <strong>Panorama</strong><br />
In primo piano<br />
Incontro storico tra i Presidenti Josipović e Tadić ad Abbazia. Ora bisog<br />
Croazia e Serbia: nuove alleanze p<br />
L’evento sancisce l’inizio del<br />
disgelo tra Croazia e Serbia<br />
L’incontro “senza cravatta” tra i Presidenti Josipović e Tadić. E non è<br />
mancato nemmeno l’elemento sorpresa, visto che i media sono stati informati<br />
dell’evento solo nella giornata in cui questo doveva avvenire<br />
genocidio contro la minoranza serba<br />
in Croazia. “I rapporti tra i nostri due<br />
Paesi non dovrebbero restare ostag-<br />
gi dei criminali di guerra’’, ha osservato<br />
Tadić. I due Presidenti si sono<br />
detti pronti al tempo stesso a lavorare<br />
a favore dell’integrazione di Serbia,<br />
Croazia e dell’intera regione dei<br />
Balcani occidentali nell’Unione europea.<br />
Zagabria è nella fase finale<br />
del negoziato di adesione e potrebbe<br />
entrare nella Ue nel 2012, mentre<br />
Belgrado ha presentato domanda lo<br />
scorso dicembre, ma non ha ancora<br />
ottenuto lo status di paese candidato<br />
all’adesione.<br />
Il ritiro dell’accusa da parte della<br />
Croazia, ovviamente, significherebbe<br />
una mossa analoga da parte<br />
della Serbia, col che verrebbe tolto<br />
dall’ordine del giorno delle irrisolte<br />
questioni reciproche uno dei punti<br />
più dolorosi. Ma ve ne sono anche<br />
altri: i due Stati infatti devono ancora<br />
risolvere la questione delle persone<br />
scomparse durante la guerra, del<br />
rientro dei profughi serbi in Croazia,<br />
ma anche della restituzione di parte<br />
del patrimonio culturale croato portato,<br />
ai tempi della guerra, in Serbia.<br />
Le due ore scarse passate insieme -