Scuola secondaria di primo grado - Narrativa
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e allora fece un gesto da mamma e invece <strong>di</strong><br />
seppellirlo, dato che comunque non poteva tenerlo,<br />
lo avvolse in una sciarpa verde e lo mise<br />
nella ruota dell’ospizio 5 <strong>di</strong> carità, sicura che chi<br />
c’era dall’altra parte avrebbe potuto fare qualcosa<br />
per il suo piccoletto.<br />
In quel mondo e in quell’epoca si faceva così.<br />
I bambini <strong>di</strong> troppo venivano messi nella ruota<br />
dell’ospizio e passavano da quella parte della vita<br />
dove una famiglia è composta da una madre, un<br />
padre e dei fratelli, a quella dove l’esistenza te la<br />
guadagni da solo dal <strong>primo</strong> momento che apri gli<br />
occhi (sempre se a quel punto ne hai voglia).<br />
Ma quella sera quelli dell’ospizio <strong>di</strong>menticarono<br />
<strong>di</strong> controllare la ruota degli orfanelli.<br />
A loro <strong>di</strong>scolpa 6 bisogna <strong>di</strong>re che quella notte<br />
faceva davvero molto freddo, così un torpore<br />
grave si impadronì della gente, anche <strong>di</strong> quelli<br />
che avrebbero dovuto controllare la ruota, che<br />
ormai essendo abituati a tutto pensarono: «Se<br />
c’è un bimbo sulla ruota piangerà!».<br />
Il pensiero li rasserenò.<br />
5 nella ruota dell’ospizio: presso la porta dell’orfanotrofio esisteva una<br />
specie <strong>di</strong> finestra girevole, aperta verso la strada, dove le mamme, che per<br />
la povertà o per altri dolorosi motivi non potevano mantenere i loro bimbi,<br />
li deponevano. Ruotando la finestra il bimbo veniva introdotto all’interno<br />
dell’ospizio degli orfanelli.<br />
6 <strong>di</strong>scolpa: scusante.<br />
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