Giallo Rosso Blu - Mondadori Education
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Talora i colori ricorrono anche nei nomi dei personaggi, per sottolinearne<br />
le caratteristiche fisiche o il modo di vestire o, ancora, per<br />
rimandare a ciò che essi fanno abitualmente. Pensa, per esempio,<br />
a Biancaneve, a Barbablù, ma anche a Cappuccetto <strong>Rosso</strong> e a<br />
Cenerentola, che ricorda il colore della cenere del focolare.<br />
Inventa un personaggio negativo, un antagonista, e “coloralo” per<br />
iscritto, descrivendo il suo aspetto e il modo in cui è vestito. Dagli<br />
poi un nome e, se vuoi, disegnalo.<br />
Passa ora a un pr otagonista positivo: anche questa volta divertiti a<br />
descriverlo e a cer cargli un nome adatto. Che ne dici adesso di farli<br />
“entrare” entrambi in una fiaba? Racconta…<br />
Il cibo delle fiabe<br />
6 Spesso nelle narrazioni fiabesche compar e anche il cibo, associato ad<br />
aspetti magici. Pensa per esempio alla mela di Biancaneve o alla casetta della<br />
strega che Hans e Gretel incontrano nella fiaba dei fratelli Grimm: «Quando furono<br />
ben vicini, vider o che la casa era fatta di pane e coperta di focaccia, ma le<br />
finestre erano di zucchero trasparente».<br />
*<br />
In un’altra fiaba della celebr e coppia di fratelli, un r e è in grado di capir e il linguaggio<br />
degli animali; un servo, vedendo che al termine di ogni pasto il sovrano<br />
si faceva ancora servire un piatto misteriosamente coperto, un giorno portò il piatto<br />
in camera sua e, preso dalla curiosità, sollevò il coperchio: «…e vide che dentro<br />
c’era una serpe bianca. Non poté trattenersi dall’assaggiarla: ne tagliò un pezzettino<br />
e se lo mise in bocca. Ma appena lo sfiorò con la lingua, udì dalla finestra uno strano bisbiglio di voci<br />
sottili. S’avvicinò alla finestra e s’accorse che erano i passeri, che si raccontavano tutto quel che avevano<br />
visto nei campi e nei boschi. A veva assaggiato la serpe e poteva capir e il linguaggio degli animali».<br />
Nella fiaba di Giambattista Basile, Pinto Smalto, una ragazza si cr ea da sola il pr oprio innamorato, impastando<br />
pasta di mandorla, zucchero, acqua di rosa e profumi.<br />
E gli esempi potrebbero essere ancora molti: frutta, legumi, pollame, pesce…, tutto rigorosamente “magico”.<br />
Ora tocca a te: utilizzando le caratteristiche che hai visto, inventa e scrivi una fiaba, in cui all’er oe-protagonista<br />
venga offerto un cibo particolare, grazie al quale riesce a superar e brillantemente le sue prove.<br />
Giochiamo a carte<br />
7 Per questo gioco sono necessari cartoncini di vari colori, forbici, pennarelli, una riga, una matita,<br />
eventualmente un taglierino.<br />
Decidi con i tuoi amici a quali colori, tra quelli che avete a disposizione, abbinare i vari elementi della fiaba.<br />
Per esempio: er oe-protagonista-rosso; antagonista-blu; aiutante-giallo; tr e prove da superar e-verde; tre<br />
mezzi magici-rosa; metamorfosi-bianco.<br />
Ritagliate a questo punto dei rettangolini di cartoncino, delle dimensioni di sette centimetri per nove e rifinite<br />
bene i bordi.<br />
Per aumentare le possibilità di scelta, a ogni elemento devono corrispondere almeno tre carte per ciascun<br />
giocatore (se, per esempio, siete in quattr o, ci saranno dodici carte r osse, dodici blu e così via). Alla fine<br />
avrete cinque mazzetti di carte di colori diversi, che potr ete anche impreziosire con dei disegni.<br />
Dopodiché ciascuno estrae a caso da ogni mucchietto una carta. Quando tutti i giocatori avranno pescato<br />
le carte, inizia la gara: ciascuno, con gli elementi che ha a disposizione, inventa e scrive una fiaba. Alla<br />
fine sarà una giuria di compagni a decider e, tramite votazione, chi ha vinto.<br />
La fiaba 29