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Riassunto Penco - Appunti Unict

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Ragionandoci ne deriviamo che:<br />

• non esiste un gruppo di proprietà che riesca a definire tutti e soli i giochi<br />

• non esiste una essenza comune a tutti i giochi, solo somiglianze e differenze<br />

• non esiste un insieme di proprietà necessarie e sufficienti a definire ogni caso di gioco<br />

Come è possibile che pur non essendoci una definizione univoca di gioco siamo comunque in<br />

grado di usare il predicato "gioco"?<br />

"Spesso varie esemplificazioni di un concetto sono imparentate tra loro come i membri di una<br />

famiglia: qualcuno ha certi caratteri in comune con altri, ma non è detto che via sia un<br />

carattere comune a tutti i membri della famiglia".<br />

La presentazione delle idee di Wittgenstein sui predicati di somiglianza di famiglia non<br />

sarebbe completa senza l'idea di schema o prototipo.<br />

Vi sono due modi diversi di usare una immagine:<br />

-­‐ come immagine di un esemplare<br />

-­‐ come immagine di un tipo, ossia schema di una serie di oggetti che, per quanto imparentati,<br />

sono diversi tra loro<br />

L'immagine di una foglia può' essere la rappresentazione di una singola foglia o di uno schema<br />

prototipico di foglia in generale. Le riflessioni di Wittgenstein sulle somiglianze di famiglia e<br />

sui prototipi aprono sono spesso rielaborate successivamente da altri filosofi. Putnam ad<br />

esempio sviluppa un argomento basato sul concetto di "deferenza". e sulla comprensione di<br />

parole comuni e apparentemente padroneggiate da tutti i parlanti. La comprensione della<br />

parola "oro" è differente da un soggetto comune ad un orefice. Come facciamo a capirci se i<br />

concetti, le immagini e le credenze connesse alla parola oro sono differenti in ciascun<br />

parlante?<br />

-­‐ perché il significato è qualcosa di condiviso dalla comunità dei parlanti (che spesso usano<br />

una parola deferendo ad altri la responsabilità del suo uso corretto o del suo significato<br />

preciso)<br />

-­‐ c'è uno stereotipo semplificato per tutti gli individui della comunità<br />

In parole povere: nessun singolo parlante conosce in modo esaustivo il significato delle<br />

parole. La conoscenza del significato è distribuita nella società e i parlanti normalmente<br />

deferiscono agli esperti molti aspetti del significato, utilizzando stereotipi semplificati.<br />

(pensando alle tigri ognuno lo fa secondo uno stereotipo, solo un esperto distingue tra le<br />

moltitudini di varianti).<br />

Frames e reti semantiche<br />

Minsky si rifà direttamente a Wittgenstein e all’idea di somiglianze di famiglia, presentando il<br />

concetto di frames. Un frame è una struttura dati (o quadro di riferimento) che rappresenta le<br />

caratteristiche di un concetto, ma per ogni caratteristica del concetto fornisce una serie di valori<br />

possibili e un valore default (predefinito, valido fino a prova contraria), in mancanza di ulteriori<br />

informazioni. In tal modo un frame si può facilmente cambiare e arricchire. I valori di default<br />

contribuiscono a formare uno stereotipo. A livello di sistema computazionale ci saranno funzioni<br />

specifiche che vengono attivate quando le informazioni sono discordanti con i valori del frame. I<br />

frames sono organizzati in reti (reti semantiche) e si distinguono dagli insiemi di postulati di<br />

significato tradizionali per la presenza di valori di default. Per essere tradotta in un insieme di<br />

postulati di significato, una rete semantica deve utilizzare forme diverse dal calcolo predicativo<br />

classico (logiche non monotone o probabilistiche) boh ????

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