disponibile in formato PDF - Stampa alternativa

More documents

Recommendations

Info

fatto quest'affermazione è da un lato figlia dell'ignoranza dei meccanismi economici dell'informatica libera e della cultura libera, se si comprendono anche i contenuti non software. Dall'altro, forse, dall'intenzione di voler gettare un po' di discredito su questa forma di produzione culturale. Non è comunque una battaglia destinata a essere persa, quella del copyleft. Forse su carta non diventerà mai maggioritaria, ma non sarà soffocata perché i suoi concetti iniziano a diffondersi sempre di più e a essere condivisi sempre maggiormente. A meno che non lo si voglia fare a suon di leggi sull'irrigidimento del diritto d'autore, tendenza manifestatasi spesso nella fine degli Anni Novanta. Ma per “vincere” su questo fronte, l'industria della cultura proprietaria non avrà gioco facile: basti pensare alla sollevazione popolare – e non solo da parte del popolo dell'informatica – registrata in Europa con la proposta di direttiva attraverso cui rendere sostanzialmente brevettabili le idee che non rispondevano a requisiti di innovazione o di industrialità. Quella direttiva è stata respinta. Certo è che si riuscirà a fare fronte sempre più compatti e sempre più consapevoli man mano che si capirà che questi argomenti non sono materia per tecnocratici avulsi dalla sfera politica, ma comprendono invece le libertà dei cittadini di esprimersi. Biografie Antonella Beccaria è giornalista e scrittrice, si occupa di tematiche legate a informazione in Rete, cronaca e letteratura. Il suo blog ne raccoglie i testi e materiali prodotti. Collabora con Gnuvox e Fronte della Comunicazione di Stampa Alternativa. Antonella Beccarla: http://antonella.beccaria.org/ 115
Open content e open source nella scuola: Dschola e LiberScuola Come abbiamo visto l’applicazione del copyleft abbraccia tutti i campi del sapere, e trovano largo utilizzo anche nell’editoria. Un’altra interessante prospettiva di sviluppo per il copyleft e dell’open source è la didattica. I sistemi operativi e gli applicativi liberi sono spesso utilizzati negli istituti tecnici e professionali proprio per la loro caratteristica di adattabilità e la possibilità di intervenire sui codici sorgente per capire come sono stati creati e come sono strutturati. A questo bisogna aggiungere che l’adozione del software libero consente alle scuole di risparmiare sull’acquisto di licenze e di sistemi operativi, infatti basta avere una copia del software da istallare e copiarlo su tutti i computer di proprietà dell’istituto. Ne consegue una rinnovata libertà economica che rende più flessibile e aperta la scelta didattica, che non devono più piegarsi alle necessità finanziarie. L’insegnate, adottando i sistemi liberi, ha più libertà di scelta. Non è più strettamente vincolato da un fornitore unico e può impostare la sua attività didattica scegliendo tra tutti i sistemi operativi presenti quello che più si adatta alle sue esigenze d’insegnamento. Uno degli aspetti fondamentali della didattica è la possibilità, da parte degli studenti, di continuare a casa il lavoro iniziato tra le pareti scolastiche, e di approfondirlo. Con l’adozione di software liberi lo studente può tranquillamente portare a casa il lavoro svolto a scuola, il programma applicativo sarà fornito dallo stesso docente, in piena legalità, e la famiglia dello studente non dovrà così sostenere spese aggiuntive per l’acquisto di software proprietari. Questo fornisce uno stimolo in più per l’approfondimento personale dell’allievo che avendo a casa, e a sua completa disposizione, il software che utilizza a scuola sarà incentivato a portare avanti un lavoro personale di ricerca. La possibilità di modificare il programma aggiunge uno stimolo in più, lo studente ha la possibilità di adattare il programma alle sue 116
Page 2 and 3:
[Upgrade ; 1] Il testo che dà tito
Page 4:
Lo Snodo della rete di Gaetano Rizz
Page 8 and 9:
Introduzione La rivoluzione digital
Page 10 and 11:
Le radici storiche Libera circolazi
Page 12 and 13:
estituire la libertà di comunicare
Page 14 and 15:
Ma, a fare da contraltare alla libe
Page 16:
particolari certificazioni o deposi
Page 19 and 20:
sistema che permettesse la portabil
Page 21 and 22:
gli utenti iniziarono ad apprezzare
Page 23 and 24:
La questione fu risolta con uno str
Page 25 and 26:
La libera circolazione nella societ
Page 27 and 28:
culturale che ha lasciato la preced
Page 29 and 30:
comunicazione tra tutte le basi mil
Page 31 and 32:
Per Robert fu un’illuminazione, i
Page 33 and 34:
utenti di Internet in tutto il mond
Page 35 and 36:
scientifica, un luogo dove le menti
Page 37 and 38:
individuale. Nel suo testo “L’i
Page 39 and 40:
della capacità umane, e la costruz
Page 41 and 42:
pronto a rivivere, perché in verit
Page 43 and 44:
ma circolano in uno spazio fatto di
Page 45 and 46:
cosmopedia. A differenza della clas
Page 47 and 48:
supera la sedimentazione e l’accu
Page 49 and 50:
L’oggetto del brevetto deve quind
Page 51 and 52:
digitali, limitare il pubblico domi
Page 54 and 55:
Proprietà intellettuale e diritto
Page 56:
figura dell’autore. La prima nazi
Page 59 and 60:
elevati di utilizzo delle linee tel
Page 61 and 62:
collettiva le opportunità offerte
Page 63 and 64:
intercettazioni, ed esecuzioni di p
Page 65 and 66:
Il rischio che queste potenzialità
Page 67 and 68: il pedaggio in autostrada, il bigli
Page 69 and 70: di contenuto è tutelato da copyrig
Page 71 and 72: accesso alla conoscenza, all’info
Page 73 and 74: a proporre le loro opere creative.
Page 75 and 76: copyleft. Gli artisti inviano la lo
Page 77 and 78: Tutti i progetti che abbiamo contat
Page 79 and 80: gestione dei contenuti i ruoli sono
Page 81 and 82: Quali sono i progetti paralleli di
Page 84 and 85: Informazione indipendente online e
Page 86 and 87: L’altra faccia del giornalismo on
Page 88 and 89: fotocopia all'interno delle aule de
Page 90 and 91: Diplomatique e altre, e pubblichiam
Page 92 and 93: quando si è trattato di decidere s
Page 94 and 95: non può essere ristretto solo al c
Page 97 and 98: Le biblioteche e gli archivi di tes
Page 99 and 100: In Italia ci sono due iniziative ch
Page 101 and 102: tf, txt), mentre dall'altra parte s
Page 103 and 104: Intervista a Marco Calvo, president
Page 105 and 106: "utili" al mondo della scuola, Libr
Page 107 and 108: Quando il romanzo è collaborativo:
Page 109 and 110: una sintesi (sempre provvisoria) de
Page 111 and 112: Intervista a Monica Mazzinelli, com
Page 113 and 114: Roberto Bui (Wu Ming 1) fa parte fi
Page 115 and 116: Scrittori copyleft: Antonella Becca
Page 117: stata una mera questione contrattua
Page 121 and 122: migliorare la situazione. Occorre f
Page 123 and 124: Intervista al professor Giuseppe D'
Page 125 and 126: Biografie Augusta Giovannoli - coor
Page 127 and 128: Quando la musica è libera: l’eti
Page 129 and 130: preliminare si è stabilito di liqu
Page 131 and 132: Parallelamente al copyfree, anzi pr
Page 133 and 134: itengo che siano dei potenti strume
Page 135 and 136: Antonio Quinci, musicista e composi
Page 137 and 138: Anche l’open content va protetto:
Page 139 and 140: Da dove parte l’esigenza di intro
Page 141 and 142: Sì, in effetti molti pensano erron
Page 143 and 144: proprie opere nel miglior modo poss
Page 145 and 146: La firma digitale qualificata serve
Page 147 and 148: Conclusioni Per concludere ritornia
Page 149 and 150: duecentocinquantamila copie solo in
Page 151 and 152: Ringraziamenti Il primo grazie va a
Page 153 and 154: Bibliografia 150 1. Alipriandi. cop
Page 155 and 156: Sitografia di riferimento 152 1. ht
Page 157 and 158: Indice generale Introduzione.......
Page 159: Gaetano Rizza: nato nel a Siracusa
show all

disponibile in formato PDF - Stampa alternativa

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?