il kimmeridgiano delle prealpi veneto-trentine: fauna e biostratigrafia
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76 CARLO SARTI<br />
coste sulla c.a. sono diritte o leggermente proverse,<br />
tutte biforcate, è visib<strong>il</strong>e una sola costa intercalare<br />
esterna. Le coste si biforcano tra la metà e <strong>il</strong> terzo<br />
esterno del fianco. Nei giri interni le coste si biforcano<br />
sul terzo esterno del fianco.<br />
Si tratta in definitiva di un Orthosphinctes con caratteri<br />
molto conservativi, come ad es. la presenza<br />
di coste biforcate pressoché esclusive, l'evoluzione<br />
molto spinta, ecc..<br />
Fig. 20 - Orthosphinctes nov. sp. ind., n. inv. ME433. Sezione<br />
<strong>delle</strong> spire al diametro di 99 mm (x 1).<br />
Confronti: ciò che distingue questo esemplare da<br />
O.polygyratus è la evoluzione maggiore, l'ombelico<br />
molto aperto e la biforcazione <strong>delle</strong> coste pressoché<br />
esclusiva (solo una intercalare).<br />
Orthosphinctes polygyratus morf. colubrinus ad es.<br />
ha O/D più piccolo, è meno evoluto e inoltre ha i<br />
fianchi più rigonfi. Orthosphinctes tizianii (Oppel,<br />
1863) ha un rapporto O/D abbastanza sim<strong>il</strong>e ma<br />
differisce come numero di coste, minore della nuova<br />
specie, e come st<strong>il</strong>e di ornamentazione.<br />
Orthosphinctes sp. 1 in Pavia et Al. (1987, Tav.4,<br />
fig. 1 a-b) presenta un maggior numero di coste primarie;<br />
inoltre l'esemplare qui trattato ha un'unica<br />
costa intercalare, mentre negli esemplari descritti<br />
da Pavia si osservano molte coste intercalari esterne.<br />
Rispetto all'esemplare descritto da Del Campana<br />
(1905) come "Perisphinctes delgadoi" (p.58, Tav.2,<br />
fig.5,6) <strong>il</strong> ns. esemplare ha le coste che si biforcano<br />
decisamente più in basso e l'ombelico è più grande<br />
(l'ex, figurato da Del Campana ha O/D = 0,49).<br />
Attribuzioni biostratigrafìche: l'esemplare è stato<br />
raccolto quasi al tetto della Z.a Strombecki.<br />
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60<br />
20--<br />
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20 40 60<br />
Fig. 21 - Curve di costolazione. Orthosphincles polygyratus: A)<br />
MGB, n. inv. V282-142; B) MGB, n. inv. P27A; C) MGB, n.<br />
inv. ME507 (cfr.); D) MGB, n. inv. ME660 (cfr.). Orthosphinctes<br />
nov. sp. ind.: E) MGB, n. inv. ME433.<br />
Genere PROGERONIA Arkell, 1953<br />
Secondo Atrops (1982) <strong>il</strong> genere compare nella Z.a<br />
Hypselocyclum e si sv<strong>il</strong>uppa nelle Zone a Divisum<br />
e ad Acanthicum. Atrops (ib.) per le Progeronie<br />
"m" propone <strong>il</strong> nuovo subgenere Hugueninsphinctes,<br />
rimandando ad un futuro lavoro di revisione<br />
del genere Progeronia per una formalizzazione.<br />
Hantzpergue (1989) considera Progeronia sinonimo<br />
di Hugueninsphinctes (ib., p.104) e include<br />
parte <strong>delle</strong> specie di Progeronia nel genere Ardescia<br />
(in particolare le specie del gr. pseudolictor) e parte<br />
nel genere Lithacosphinctes (le specie del gr. ach<strong>il</strong>les<br />
D'Orb.).<br />
Ardescia è stato creato da Atrops (1982) come subgenere<br />
di Orthosphinctes, per includere le specie<br />
in origine appartenenti al genere Parataxioceras,