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il kimmeridgiano delle prealpi veneto-trentine: fauna e biostratigrafia

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102 CARLO SARTI<br />

to. Le coste, sia le primarie che le secondarie, hanno<br />

un andamento caratteristico, regolarmente arcuato.<br />

Costrizioni generalmente assenti; a grandi diametri<br />

può essere presente una costrizione sull'ultimo giro.<br />

Anche nei giri più interni si osserva <strong>il</strong> tipico arcuamento<br />

<strong>delle</strong> coste, più o meno accentato.<br />

Osservazioni: La variab<strong>il</strong>ità intraspecifica riguarda<br />

la maggiore o minore densità di costolazione e <strong>il</strong><br />

maggiore o minore arcuamento <strong>delle</strong> coste; per<br />

quest'ultimo, come primo caso si può citare l'olotipo<br />

in Canavari (1898); <strong>il</strong> secondo caso è evidente<br />

nell'esemplare figurato da Ziegler (1959, Tav. 10,<br />

fig.l).<br />

L'esemplare P140A presenta alcune coste triforcate,<br />

particolarità mai segnalata in nessun altro<br />

esemplare descritto in letteratura.<br />

Confronti: Nebrodites grecoi ha una curva di costolazione<br />

lentamente decrescente con l'ontogenesi<br />

(R.I.W. fino a 40-60 mm); Tutti gli altri Nebrodites<br />

(ad esclusione di Nebrodites pìanycyclum, Nebrodites<br />

doublieri e N.hospes minor) hanno curve di costolazione<br />

crescenti con l'ontogenesi. Inoltre la regolare<br />

concavità <strong>delle</strong> coste distingue questa specie<br />

da N.favaraensis, che ha anche una densità di costolazione<br />

minore, e dagli altri Nebrodites che hanno<br />

tutti un diverso st<strong>il</strong>e di ornamentazione.<br />

Attribuzioni biostratigrajiche: gli esemplari trattati<br />

sono stratigraficamente più alti rispetto ai grecoi<br />

fino ad ora segnalati in letteratura; infatti gli esemplari<br />

qui descritti provengono dalla Zona ad Acanthicum,<br />

mentre Oloriz (1978, 1979), Oloriz & Fernandez<br />

Llebrez (1979) , Cecca et Al.(1985), Pavia<br />

et Al.( 1987) segnalano la specie nella Zona a Divisum.<br />

NEBRODITES sp.cfr.GIGAS (Quenstedt, 1888)<br />

Materiale: N. inv. ME417<br />

Misure:<br />

N. inv. D 0 H S O/D H/D S/D<br />

Quenstedt 240 125 63 -- 0,52 0.262 -<br />

1888<br />

T.109,f.8<br />

ME417 204 112 53 32 0,549 0,259 0.156<br />

Confronti: la sola confusione possib<strong>il</strong>e, a grandi<br />

diametri, è con Nebrodites peltoideus (Gemmella-<br />

ro), ma gigas si distingue per le sue coste più distanziate<br />

e robuste. Inoltre nel gigas le coste sono<br />

semplici e biforcate, con diverse intercalari esterne<br />

nella c.a. e con predominanza <strong>delle</strong> coste semplici,<br />

anche nei giri interni, a differenza del peltoideus<br />

dove le coste biforcate sono sempre abbondanti.<br />

Attribuzioni biostratigrafìche: l'esemplare proviene<br />

dalla Z.ad Acanthicum, Subz.a Longispinum.<br />

NEBRODITES nov.sp.aff. PLANYCYCLUM<br />

(Gemmellaro, 1876)<br />

Tav. 14, fig.3; fig.46A-B, 47N n.t.<br />

? 1877 Ammonites cfr. herbichi Hau. - FAVRE,<br />

Tav.7, fig.3a-b-c<br />

? 1978 Nebrodites (Nebrodites) cfr. pìanycyclum<br />

Gemm. - OLORIZ, p.168, Tav.13, fig.2<br />

Materiale: N. inv. A79C, LU70.<br />

Misure:<br />

N. inv. D O H S O/D H/D S/D<br />

A79C 125,5 69 32 23.8 0,554 0,257 0,19<br />

Favre, 111 63,4 28,2 - 0,571 0,254 --<br />

T.7,f.3<br />

Oloriz. 113,4 64.3 27 23 0,567 0,238 0.202<br />

T. 13,f.2<br />

Descrizione: conchiglia di taglia media, evoluta e<br />

con ombelico poco profondo. Sezione della spira<br />

subovale, con <strong>il</strong> massimo spessore a metà fianco.<br />

L'ornamentazione è data da coste semplici e biforcate,<br />

diritte. Il punto di biforcazione si trova sul<br />

terzo esterno del fianco. Il rapporto tra coste semplici<br />

e biforcate è di circa 3-4/1 sull'ultima mezza<br />

spira e di circa 1-2/1 nei giri interni. Dal nucleo<br />

fino al diametro di circa 40 mm le coste biforcate<br />

sono invece in numero maggiore <strong>delle</strong> semplici. La<br />

Sezione della spira al diametro di 124 mm (A) e 93 mm (B) (x 1).

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