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il kimmeridgiano delle prealpi veneto-trentine: fauna e biostratigrafia

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IL KIMMERIDGIANO DELLE PREALPI VENE"] (-TRENTINE: FAUNA E BIOSTRATIGRAFIA 107<br />

larghi spazi intercostali, nel giro più esterno sono<br />

tutte semplici. Le coste sono diritte, con leggera<br />

proversione sul ventre e sul margine ventrolaterale;<br />

sul ventre si osserva una interruzione sifonale. Sul<br />

fragmocono le coste di un fianco non corrispondono<br />

esattamente con le coste dell'altro fianco, con<br />

una modalità osservab<strong>il</strong>e anche in altre specie di<br />

Trenerites. R.I.W. fino a 44 mm, la curva di costolazione<br />

decresce poi lentamente. Presenti profonde<br />

costrizioni su tutto l'esemplare.<br />

Fig. 50 - Trenerites nov. sp. ind., n. inv. PI35A. Sezione della<br />

spira al diametro di 61 e 36 mm (x 1).<br />

Osservazioni: si è preferito mantenere una nomenclatura<br />

aperta dato <strong>il</strong> ritrovamento di un unico<br />

esemplare; una possib<strong>il</strong>e ipotesi è che questo esemplare<br />

possa essere la microconca di Trenerites enayi<br />

nov.sp.; in effetti, morfologicamente e come coste<br />

può essere assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e a T.enayi nov.sp..<br />

L'esemplare è stato però raccolto 7 cm sopra <strong>il</strong> livello<br />

stratigrafico di T.enayi.<br />

Confronti: tutti i Trenerites di altre specie sono di<br />

dimensioni decisamente più grandi, inoltre: T.zuììianus<br />

ha un maggior numero di coste , con forte<br />

proversione sul ventre; T.evolutus ha le coste più<br />

ravvicinate; T.enayi ha le coste più arcuate.<br />

Attribuzioni biostratigrafìche: esemplare raccolto<br />

nella Z.a S<strong>il</strong>enum, Subz.a Trenerites.<br />

TRENERITES ENAYI nov.sp.<br />

Tav.21, fig.la-b; Tav.22, fig.2a-b-c-d;<br />

fig.51A-B-C-D, 52A-L n.t.<br />

Olotipo: l'esemplare figurato a Tav. 21, fig. 1, n.<br />

inv. SNF6/65.<br />

Paratipo: l'esemplare figurato a Tav. 22, fig. 2, n.<br />

inv. P39A.<br />

Locus typicus: Monte Pasubio (Provincia di Trento,<br />

Italia), successione di Col Santino.<br />

Stratum typicum: Formazione del Rosso Ammonitico<br />

Veronese, unità nodulare superiore, 70 cm sopra<br />

la base della suddetta unità .<br />

Derivatio Nominisi la specie è dedicata al Prof.<br />

R.Enay, paleontologo dell'Università di Lione<br />

(Francia).<br />

Attribuzione <strong>biostratigrafia</strong>: l'olotipo proviene<br />

dalla Zona a S<strong>il</strong>enum, Subzona a Trenerites, del<br />

Kimmeridgiano.<br />

Materiale-, n. inv. SNF6/65, P39A<br />

Misure:<br />

N. inv. D<br />

SNF6/65 155<br />

P39A 117<br />

77<br />

Olotipo 153<br />

evolutus<br />

0 H<br />

93.3 33.8<br />

70 30<br />

40 19<br />

90.3 30,6<br />

S O/D<br />

27 0,601<br />

24 0,598<br />

14 0.519<br />

27.6 0,59<br />

H/D S/D<br />

0,218 0.174<br />

0,256 0,205<br />

0,246 0.181<br />

0,20 0.18<br />

olotipo 110 69.8 30.8 22 0,58 0.28 0.20<br />

zullianus<br />

Diagnosi-, conchiglia di grande taglia, evoluta, con<br />

ombelico grande e poco profondo. Ornamentazione<br />

data da coste biforcate e semplici, queste ultime<br />

prevalenti nei giri interni e pressoché esclusive nei<br />

giri più esterni a partire da D = 55 mm. Biforcazioni<br />

tra <strong>il</strong> terzo esterno e <strong>il</strong> margine ventrolaterale del<br />

fianco. Nel fragmocono le coste si congiungono sul<br />

ventre, dove, in corrispondenza dell'area medioventrale,<br />

si può produrre un leggero rigonfiamento.<br />

Nella camera d'abitazione le coste sono leggermente<br />

proverse e si possono attenuare fortemente<br />

sul ventre, fin quasi a scomparire. Presenti costrizioni<br />

profonde e proverse.<br />

Descrizione: forma di grandi dimensioni, a ombelico<br />

grande e poco profondo e con muraglia ombelicale<br />

pressoché inesistente. Accrescimento molto<br />

lento della spira, con ricoprimento quasi nullo. La<br />

sezione della spira è subrettangolare alta in tutti i<br />

giri, ad eccezione del più interno dove è subquadrata.<br />

Nei giri più interni le coste sono biforcate e<br />

semplici con prevalenza di queste ultime e le biforcazioni<br />

si effettuano tra <strong>il</strong> terzo esterno e <strong>il</strong> margine<br />

ventrolaterale. Nel penultimo giro si osservano sul<br />

fianco coste semplici e biforcate in rapporto di 2:1<br />

prima di una costrizione profonda e proversa e tut-

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