il silenzio come stile di dio - CRISTIANI EVANGELICI
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Anche <strong>il</strong> figlio <strong>di</strong> Davide, <strong>il</strong> re Salomone,<br />
nella sua grande saggezza donata da YHWH, affermerà:<br />
"Bada ai tuoi passi quando vai alla casa <strong>di</strong> Dio e<br />
avvicinati per ascoltare..." (5:1) e ancora: "Il tuo<br />
cuore non s'affretti a proferire verbo davanti a<br />
Dio..." (5:2). L'uomo che aveva costruito <strong>il</strong> Tempio al<br />
Signore e conosceva i fasti del culto pubblico,<br />
ispirato dallo Spirito Santo pone in guar<strong>di</strong>a l'uomo <strong>di</strong><br />
tutti i tempi dal manifestare una devozione a YHWH che<br />
sia soltanto esteriore e gli comanda <strong>di</strong> preferire<br />
l'ascolto ed <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio alla parola fac<strong>il</strong>e, allorché<br />
egli si viene a trovare nella casa <strong>di</strong> Dio, alla<br />
presenza del Santo 43 .<br />
Geremia riprenderà <strong>il</strong> tema del s<strong>il</strong>enzio<br />
dell'uomo <strong>di</strong>nanzi alla santità ed all'onnipotenza <strong>di</strong><br />
Dio, e prendendo spunto dalla tragica situazione <strong>di</strong><br />
Gerusalemme e del popolo d'Israele dopo la<br />
deportazione in Bab<strong>il</strong>onia, affermerà con decisione:<br />
"Buona cosa è aspettare in s<strong>il</strong>enzio la salvezza<br />
dell'Eterno" (Lam. 3:26). Dopo essersi lamentato a<br />
lungo (giustamente, <strong>di</strong>remmo noi) per la terrib<strong>il</strong>e<br />
desolazione della città e del popolo, Geremia decide<br />
<strong>di</strong> richiamare alla mente pensieri positivi: la grazia,<br />
le compassioni, la fedeltà e la bontà <strong>di</strong> YHWH (vv.22-<br />
25), aggiungendo poi la riflessione che abbiamo<br />
citato. Israele ha peccato, nelle parole e nei fatti,<br />
ed ora non gli resta che aspettare l'intervento<br />
liberatorio <strong>di</strong> Dio, ed aspettarlo in s<strong>il</strong>enzio 44 , <strong>come</strong><br />
segno evidente <strong>di</strong> sottomissione e <strong>di</strong> riconoscimento<br />
della superiorità del Signore.<br />
Anche per <strong>il</strong> singolo uomo, Geremia ha un<br />
comandamento da parte dell'Eterno: "Si segga solitario<br />
e stia in s<strong>il</strong>enzio quando YHWH glielo impone!" (Lam.<br />
3:28). Qui l'or<strong>di</strong>ne non si limita alla circostanza<br />
43 Sia Negri (op. cit., p.62ss.) che Dosi (op. cit., p.82ss.)<br />
applicano i due versetti alla Chiesa ed ai cristiani <strong>di</strong><br />
oggi, ricordando che <strong>il</strong> credente del XX secolo è anch'esso<br />
chiamato all'um<strong>il</strong>tà e ad un atteggiamento s<strong>il</strong>enzioso quando<br />
si reca nel luogo <strong>di</strong> culto per adorare YHWH: chi deve<br />
parlare non è la nostra carne, ma piuttosto lo Spirito Santo<br />
tramite le nostre bocche.<br />
44 Anche qui <strong>il</strong> verbo ebraico è damàm, che ha <strong>il</strong> significato<br />
tipico della fiduciosa attesa <strong>di</strong> una risposta. Nel suo<br />
commentario alle Lamentazioni, Ellison ricorda che anche i<br />
vv.25 e 27 sono imperniati sull'aggettivo "buono", che nella<br />
lingua originale esprime la conformità e l'accettazione<br />
della volontà e degli scopi <strong>di</strong> YHWH ("Lamentations" in The<br />
Expositow's Bible Commentary, Zondervan, vol.6, p.720).<br />
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