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il silenzio come stile di dio - CRISTIANI EVANGELICI

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<strong>di</strong> compassione <strong>di</strong> fronte ai bisogni primari <strong>di</strong> membri<br />

dello stesso popolo 64 .<br />

Quanti significati ha <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio nell'Antico<br />

Testamento! E quante sfaccettature esso assume<br />

(talvolta anche negative), così da prospettarsi <strong>come</strong><br />

un vero caleidoscopio spirituale, zeppo <strong>di</strong><br />

insegnamenti pregnanti anche per noi oggi! Ma,<br />

chie<strong>di</strong>amoci, cosa succede nel Nuovo Testamento?<br />

Gli esempi del Nuovo Testamento<br />

Il tema del s<strong>il</strong>enzio non ha solo dei<br />

comandamenti da parte <strong>di</strong> YHWH ma anche degli esempi,<br />

nell'Antico Testamento, che ci aiutano a scoprire <strong>come</strong><br />

gli uomini del passato abbiano messo in pratica gli<br />

or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>vini, ovvero abbiano <strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>to con tutte le<br />

conseguenze negative del caso. Ma cosa possiamo<br />

riscontrare nel Nuovo Testamento? Dalla comparsa sulla<br />

terra del Figlio <strong>di</strong> Dio ai primi tempi <strong>di</strong> permanenza<br />

della Sua Chiesa, esistono degli esempi che possano<br />

fare anch'essi da insegnamento per noi oggi?<br />

Abbiamo già visto <strong>come</strong> Gesù fu un esempio<br />

meraviglioso <strong>di</strong> ubbi<strong>di</strong>enza alla volontà del Padre,<br />

anche nel serbare <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio in <strong>di</strong>verse occasioni. Ma<br />

che si può <strong>di</strong>re dei <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo? Essi, durante<br />

<strong>il</strong> ministero del Maestro, avevano imparato da Lui<br />

molte cose, e per esempio sul monte della<br />

trasfigurazione assistettero a qualcosa <strong>di</strong> unico e<br />

meraviglioso (cfr. 2 Pt. 1:16-18). Di fronte alla<br />

conversazione <strong>di</strong> Gesù con Mosè ed Elia (Mt. 17:3),<br />

alle parole potenti e autorevoli che vennero dal cielo<br />

(v.5) ed a quelle <strong>di</strong> profonda consolazione dette dal<br />

Figlio <strong>di</strong> Dio (v.7), la proposta dell'impetuoso Pietro<br />

si <strong>di</strong>stinse per la sua ingenuità e carnalità (v.4).<br />

Era meglio se Pietro avesse serbato <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio,<br />

<strong>come</strong> fecero gli altri due <strong>di</strong>scepoli presenti. I tre,<br />

comunque, mostrarono anche la loro ubbi<strong>di</strong>enza al<br />

comandamento <strong>di</strong> Gesù <strong>di</strong> non parlare ad alcuno <strong>di</strong><br />

quella visione fino alla Sua resurrezione (v.9),<br />

perché nel vangelo <strong>di</strong> Luca sta scritto che "essi<br />

64 Ancora una volta, ecco che <strong>il</strong> verbo ebraico qui riscontrato<br />

è charàsh, evidentemente perchè i Giudei erano certo in<br />

grado <strong>di</strong> rispondere a Nehemia, ma non lo fecero perchè era<br />

troppo chiara la loro responsab<strong>il</strong>ità e non riuscivano<br />

proferire parola.<br />

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