il silenzio come stile di dio - CRISTIANI EVANGELICI
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Certo, non possiamo <strong>di</strong>menticare che la<br />
Scrittura talvolta parla del "s<strong>il</strong>enzio" non <strong>come</strong> <strong>di</strong><br />
una dote o <strong>di</strong> un priv<strong>il</strong>egio, quanto piuttosto in<br />
associazione a situazioni negative. Nel presente<br />
lavoro non ci occuperemo prioritariamente <strong>di</strong> tali<br />
aspetti "negativi", e pertanto ci sembra doveroso dar<br />
loro degli accenni già in questa sede, concludendo <strong>il</strong><br />
presente paragrafo.<br />
Ad esempio, nella Bibbia troviamo <strong>il</strong> re<br />
Davide che, almeno in una circostanza, ha scelto <strong>il</strong><br />
s<strong>il</strong>enzio "senza averne alcun bene, anzi <strong>il</strong> mio dolore<br />
si è inasprito" (Sal. 39:2) 10 . Altrove <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio<br />
viene collegato alla sconfitta definitiva degli<br />
avversari o degli empi (Sal. 8:2; 31:17) e lo stesso<br />
Ades viene talvolta definito "<strong>il</strong> luogo del s<strong>il</strong>enzio"<br />
(Sal. 115:17). La vigliaccheria è talvolta ricondotta<br />
alla scelta <strong>di</strong> stare zitti (Est. 4:14); così pure in<br />
rapporto alle più um<strong>il</strong>ianti punizioni, inflitte ai<br />
nemici d'Israele (Is. 47:5) ma anche agli Anziani del<br />
popolo <strong>di</strong> Dio (Lam. 2:10).<br />
ORDINE DELLA SUCCESSIVA TRATTAZIONE<br />
Vi è uno stretto rapporto fra la parola e <strong>il</strong><br />
s<strong>il</strong>enzio, l'uno <strong>come</strong> opposto o inverso dell'altra.<br />
Quando c'è la parola non può esserci <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio, e<br />
quando domina <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio non vi è posto per la<br />
parola. In questo stu<strong>di</strong>o, nel trattare <strong>il</strong> valore<br />
biblico del s<strong>il</strong>enzio, esamineremo in<strong>di</strong>rettamente<br />
alcuni prof<strong>il</strong>i attinenti al suo contrario (<strong>il</strong><br />
parlare), soffermandoci soprattutto su taluni suoi<br />
aspetti negativi, senza però voler sminuire in alcun<br />
modo <strong>il</strong> valore della parola.<br />
A tal proposito vale la pena ricordare che la<br />
Bibbia afferma con perentorietà che nel principio Dio<br />
creò ogni cosa visib<strong>il</strong>e per mezzo della parola, a<br />
<strong>di</strong>mostrazione della grande importanza <strong>di</strong> quest'ultima<br />
(cfr. Gen.1:3,6,9,11,14,20,24,26). Inoltre, <strong>il</strong> Signore<br />
10 Fra le <strong>di</strong>verse traduzioni evangeliche della Bibbia in<br />
italiano, per questo lavoro abbiamo ut<strong>il</strong>izzato soprattutto<br />
quella del dott. Luzzi del 1923 (cd. "versione riveduta"), e<br />
talvolta la traduzione curata dalla Società Biblica <strong>di</strong><br />
Ginevra del 1992 (cd. "nuova riveduta").<br />
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